IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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31 marzo 2011

More books about Greenland...

Il sito di Tatiyak vanta un piccolo sistema "ingegnoso" che permette di "scoprire" gli aggiornamenti intervenuti e della cui utilità non mi ero mai resa conto fin quando Mauro non me l'ha pazientemente spiegata: basta entrare nella home page e cliccare su "cronologia aggiornamenti" per capire cosa è stato inserito ed in quale data... letture, eventi, viaggi, escursioni e... corsi!
Come nostra abitudine, abbiamo pubblicato sul sito le schede delle nostre ultime letture, i libri letti durante questo lungo inverno, un anno particolarmente fortunato nella scelta dei volumi, complici alcuni incontri speciali, qualche publicazione editoriale recente e delle ricerche bibliografiche ben riuscite.
Sono cinque volumi davvero entusiasmanti che faranno la felicità di molti appassionati lettori: "Tres anos a traves del Artico" è il raccontro della traversata di tre anni a piedi, in slitta ed in kayak dalla Groenlandia all'Alaska di quattro amici spagnoli; "Prima di domani" è insieme a "Una storia marittima" l'ennesimo avvincente romanzo dello scritto danese Jorn Riel da cui è stato tratto un bel film sulla realtà Inuit; "Polar Dream" è il diario di un viaggio speciale compiuto a piedi e con gli sci da una donna e dal suo cane fino al Polo Nord magnetico; "Alla fine del mondo" è la raccolta un pò deludente delle più significative esplorazioni artiche... insomma, tanto da leggere e da scoprire sul Grande Nord sulla pagina dedicata alle letture del nostro sito!
Buona lettura...


When we read a good book about Greenland or North Pole we immediately put a note in the reading page of the Tatiyak web site. We've just finish five interesting books and we pubblish a sintetic schedule for each... just in Italian, sorry: "Tres anos a traves del Artico" written in Spanish,"Before tomorrow" by Jorn Riel, "Polar Dream" about a solo expedition to the magnetic North Pole and the Italian edition of a Polar adventures collection. If you read or understand our language, please click on the home page "cronologia aggiornamenti" for the update...

28 marzo 2011

Sebino lake Sunday paddle

Nella notte tra sabato e domenica è scattata l'ora legale e per paura di mancare l'appuntamento abbiamo messo avanti di un'ora tutti gli orologi di casa già dalla sera prima: la mattina dopo eravamo in perfetto orario e poco dopo le otto facevamo il nostro ingresso in autostrada per raggiungere lo specchio d'acqua distante circa un'ora di monotono trasferimento sulla lingua d'asfalto.


Quando abbiamo raggiunto un'auto con due kayak sul tetto abbiamo esultato e non abbiamo impiegato molto a capire che si trattava di Giorgio e Betty: siamo una piccola comunità di pagaiatori ben affiatata ed oramai ci basta un'occhiata dal finestrino per riconoscerci! Abbiamo così trasformato la trasferta in auto in un divertente "colloquio" su quattro ruote: ogni volta che uno dei due autisti iniziava il sorpasso, il passeggero si ingegnava in saluti e smorfie...


Sul lago ci aspettava una leggera brezza da nord ed un cielo grigio e piatto: le previsioni avevano annunciato pioggia nel tardo pomeriggio ed in effetti poco dopo pranzo è caduta qualche goccia di acqua fredda... ma l'abbigliamento invernale ci ha protetto dalle bizze del tempo, anche se qualcuno batteva i denti dal freddo per avere indossato calzari estivi e magliette troppo leggere.


All'imbarco dal Sassabanek siamo stati salutati dagli amici romani di Gravità Zero, già in zona dal giorno precedente per una delle loro programmate giornate di prove in acqua di kayak ed attrezzatura: 30 kayakper 30 km di pagaiata in compagnia, anche se per una strana concatenazione di eventi il gruppo si è andato assottigliano sempre di più e al rientro eravamo rimasti ormai solo il 15... ma tutti sono rientrati sani e salvi!


Il maestro dei giochi è stato come sempre all'altezza della situazione e prima dell'imbarco del pomeriggio ci ha nuovamente illustrato il percorso da seguire: puntare sul piccolo isolino di Loreto, con le sue torrette merlate che contengono a stento una vegetazione rigogliosa, trasversare poi su Mont'Isola, la più grande isola lacustre abitata d'Europa dove non circolano automobili, e proseguire finalmente verso Iseo, una cittadina rivierasca sempre molto frequentata dove ci divertiamo a "fare lo struscio" sotto la passeggiata del lungo lago: i "terragni" sul marcaipiede di là dal parapetto e noi in acqua a manovrare i kayak colorati in attesa della turbolenta partenza del traghetto di linea.


La scultura vicino all'imbarcadero è secondo alcuni un'opera d'arte ispirata alla tradizione popolare di seccare il pesce su appositi sostegni... però a me ha sempre fatto pensare ad un pontile accartocciato.
La giornata si è conclusa in fretta, troppo in fretta, tra saluti, baci e abbracci e la promessa di ritrovarci presto in kayak... quasi non ci siamo resi conto delle distanze percorse e del tempo trascorso per le tante chiacchiere con cui abbiamo "condito" l'escursione, sulle esperienze fatte, sull'inizio della bella stagione, sui programmi futuri, primo fra tutti quello di ItaliAmmassalik: speriamo di coinvolgere altre realtà nel progetto, di trovare una sede adatta per l'esposizione della mostra fotografica e di avviare altre iniziative per promuovere questa ambiziosa collaborazione con gli Inuit della Groenlandia... del resto, il "nostro" kayak arriva proprio da lassù!


On Sunday morning we meet a car with two kayak carried on and we immediatly realize who they are because we are a little community and we know each other just by recognizing the car!
Than we reach the Sebino lake for a sea kayak meeting: 30 kayaks at the beginning for a 30 km paddle, under a grey sky and a cold rain after lungh time... due to random events, we came back in just 15 kayaks but everyone is safe! Our team leader explain the way twice: to coming back we have to cross towards Loreto Island, than to Mont'Isola and finally to Iseo village.
Beautiful places and amazing views, expecially when we pass under a curious sculpture, maybe inspired by the old local tradicion to dry fishes under the sun on wodden structures...

26 marzo 2011

ItaliAmmassalik a Milano

Abbiamo risposto all'invito di Ottorino Tosti e lo abbiamo raggiunto a Milano a "Fa la cosa giusta!", l'ottava fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili: presentava il progetto ItaliAmmassalik nella piazzetta del turismo responsabile nell'ambito delle iniziative promosse dalla Associazione Italiana Turismo Responsabile, che ha deciso di sostenere il progetto ospitandolo alla fiera.
Ottorino è sempre appassionato e coinvolgente nelle sue presentazione del progetto ItaliAmmassalik: stavolta i suoi racconti di viaggio sono stati accompagnati da nuove ed accattivanti immagini della Groenlandia, dei suoi fiordi, dei suoi ghiacci e della sua gente ospitale e sensibile.


Come in un recente passato, anche oggi la vita dei pochi abitanti della regione, poco più di 3000 distribuiti in 6 piccoli villaggi, è profondamente influenzata dalla rigide condizioni climatiche: a differenza della costa occidentale della Groenlandia, quella orientale su cui affaccia la regione di Ammassalik è interessata da correnti oceaniche fredde che trasportano grandi masse di ghiaccio marino durante tutto l'anno.
Questo isolamento forzato ha mantenuto inalterate per decenni le tradizioni locali ma oggi rischia di soffocare le ultime generazioni, che per cercare lavoro abbandonano i villaggi di origine oppure sopravvivono con il sussidio di disoccupazione danese. Gravi problemi affliggono così le piccole comunità: alcoolismo, depressione ed un tasso di suicidi paurosamente alto.


Il progetto ItaliAmmassalik vuole diffondere la conoscenza del Mondo Inuit per dare sostegno al miglioramento dell'offerta turistica, una delle pochissime attività possibili in quelle remote terre ghiacciate e di incredibile bellezza, per la maggior parte ancora inesplorate; la Red House di Robert Peroni è una guest-house che accoglie i pochi turisti occidentali e che ha avviato una collaborazione con la gente del posto per migliorare la formazione professionale dei giovani Inuit nel settore turistico: nella regione, infatti, si possono praticare il trekking, l'alpinismo, la glaciospeleologia, lo scialpinismo, le uscite con le slitte trainate dai cani, le gite in barca e, ovviamente, anche in kayak... un mondo incontaminato che può essere scoperto ed apprezzato ancora meglio grazie al contatto diretto con le popolazioni locali!


Il tutto in un'ottica di turismo responsabile ed ecosostenibile che risponde pienamente ai nostri canoni...
Ottorino ha spiegato tutto questo e molte altre cose ancora nel corso di un breve ma intenso incontro durato circa un'ora, trasmettendo a tutti un senso di profondo rispetto per quelle genti e di sentita ammirazione per il loro stile di vita, semplice ma di antica ascendenza, capace di volgere lo sguardo al futuro mantenendo un forte legame con il passato... è un progetto davvero importante che speriamo incontri sempre nuovi sostenitori!
Il prossimo appuntamento con il progetto ItaliAmmassalik sarà l'inaugurazione in aprile della mostra fotografica presso il Museo Nazionale dell'Antartide di Genova: non mancate!

23 marzo 2011

Searching for Recco's bread...

Con qualche giorno di ritardo riusciamo finalmente ad aggiornare il blog, dribblando gli altri mille impegni per pubblicare alcune foto della pagaiata domenicale baciata dal primo sole primaverile!
La serata del sabato non prometteva nulla di buono: lampi e tuoni hanno accompagnato la presentazione del viaggio a Creta che gli amici di Canoaverde ci avevano invitato a tenere nella splendida cornice del Castello di Nervi, affacciato sulla passeggiata panoramica e sul mare nero dell'imbrunire...


La domenica mattina, invece, il meteo locale ha sorpreso tutti, anzi solo noi che non siamo genovesi, avvezzi come loro alle bizze imprevedibili di questa fetta di mondo chiusa tra i monti ed il mare: il cielo carico di pioggia della sera precedente aveva scaricato durante la notte tutte le sue nubi turbolente ed aveva conservato soltanto qualche nuvola sfilacciata, come pennellate di panna sull'azzurro intenso della giornata.
La panna delle meringhe che hanno accompagnato il nostro frugale pranzo sulla spiaggia di Recco: focaccia al formaggio a volontà per i dieci membri della spedizione culinaria!


L'incontro con gli amici di Canoaverde è stato particolarmente piacevole e costruttivo perchè non si è trattato solo di una semplice escursione lungo costa in compagnia, ma per una volta le lente pagaiate sono state condite da una informale conversazione sulle tecniche di navigazione: il bel tratto di costa che si snoda tra Genova e Recco, infatti, offre una serie di notevoli attrattive per i canoisti, liberi di sbizzarrirsi tra le zone di surf che si creano nelle baie protette ed i giardini di roccia che si susseguono quasi senza soluzione di continuità... spazi d'acqua da conoscere, scoprire ed affrontare in sicurezza per un pieno divertimento!


Un luogo incantevole, dal mare e da terra, e qualcun altro deve pensarla così: sul lungomare di Recco abbiamo "scovato" una due ruote caricata oltre ogni limite tollerabile dalla precaria stabilità del pedalare e vissuta in maniera invidiabile in ognuno dei suoi innumerevoli zaini e sacchi ed involucri di juta...
Un girovago nostro cugino che da chissà dove si è lanciato alla scoperta del mondo raggiungendo questo remoto angolo della costiera ligure con lo stesso entusiasmo con cui noi torniamo, pagaiando appagati, alla volta di Genova Nervi.


A wonderful week-end in Genoa, paddling with our friends of the Canoaverde local sea kayakers club; the day before the weather was not so good and we've introduced our slide show about Crete in a rainy and stormy night... but magically Sunday morning was perfect for a long relaxed paddle along the rocky coast of this actractive sea line. We finally arrive in Recco at lungh time: flat bread made with olive oils and herbs for entrance and meringues for dessert! 
We met a curious old overloaded bike but we didn't met the owner: maybe a globe trotter fallen in love with this magical angle of the world... like he ride on the land, we paddle on the sea!