Uscire quando piove non è mai piacevole. Quando nevica ancora meno!
Le previsioni erano funeste ma sul Lago Maggiore spirava una gelida brezzolina, il cielo era velato e la giornata si presentava come una delle più fredde dell'inverno... almeno non nevicava!
Avventurarsi sulla specchio grigio del lago per una brave pagaiata di appena 16 km ha dato i suoi buoni frutti: uno stacco dalla monotonia lavorativa, una boccata d'aria fresca (ehm, fredda!!!) ed un bottino di tutto rispetto per la mia collezione di palle colorate!
Going out when it is raining is never a good idea. When it is snowing is still worst!
The forecasts were very bad but yesterday on the Lake Maggiore there was just an icy breeze, a clouded sky and the day seemed to be one of the coldest day of the North Italian winter... but no snow at least!
Face the grey mirror of the lake for a brief paddle of just 8 n.m. give good results: a break from the working week, a mouthful of fresh air (ehm, cold air!!!) and a big booty for my collection of colored balls!
IL BLOG DI TATIYAK
Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro
Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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14 gennaio 2013
10 gennaio 2013
More BCU courses in Italy!
Se il buon giorno si vede dal mattino, questo 2013 sarà fantastico!
Tatiyak propone nuovi corsi BCU in Italia, sia in maggio che in novembre, sia sul fiume che sul lago che in mare, sia al nord che al sud!!! Insomma, ce n'è un po' per tutti i gusti!
E siccome cavallo vincente non si cambia, continuiamo a lavorare con Phil Hadley.
I primi corsi di maggio 2013 sono quelli per le 3 e 4 stelle di canoa canadese sul Fiume Ticino, per i quali dobbiamo ancora definire alcuni particolari logistici... Non mettiamo il carro davanti ai buoi e aggiorneremo sito e blog non appena possibile.
Si prosegue poi con il classico Level 1 Coach, il corso di quattro giorni per imparare ad insegnare: dal 19 al 23 maggio 2013 sul Lago Maggiore presso la sede della Lega Navale di Laveno Mombello ed in collaborazione con l'associazione locale Sullacqua.
Non c'è due senza tre: si salta a più pari l'estate e si approda a novembre a Vulcano, la più bella delle Isole Eolie! Grazie alla fattiva collaborazione del mitico Eugenio Viviani di Sicily in kayak, ci spostiamo al mare, in uno degli angoli più incantevoli di questa nostra meravigliosa Italia, e proponiamo ben DUE corsi BCU.
Il 3 stelle kayak dal 10 al 12 novembre ed il Level 2 Coach dal 13 al 16 novembre, per chi vuole proseguire il percorso didattico della British Canoe Union ed approfondire le proprie capacità tecniche e didattiche.
Tutti i corsi sono a numero chiuso, con pochi posti disponibili che, come l'anno passato, vanno subito a ruba. Prenotate per tempo e non esitare a contattarci per chiedere maggiori informazioni su costi, logistica e programmi.
Perché si vive per imparare e si impara per vivere!
More BCU Paddlesport courses in Italy with Phil Hadley, organized and promoted by Tatiyak:
3* open canoe award: 15-16 May on Ticino River near Milan (more informations soon, stay tuned).
4* training open canoe: 17-18 May on Ticino River near Milan (as above: be patient!).
Level 1 Coach: 19-23 May on Lake Maggiore, thanks to local association Sullacqua and Seal Club of Laveno Mombello.
Jumping to the south of Iltay after the summer time, we also organize TWO more courses, thanks to the sea kayak school Sicily in kayak managed by Eugenio Viviani:
3* sea kayak award: 10-12 November in Vulcano Island - Sicily
Level 2 Coach: 13-16 November in Vulcano Island... the most spectacular island of the Aeolian archipelago, where you can find deep blu water, warm weather and an active vulcano too.
As soon as possible we update the Tatiyak web site with an English translation...
Hope to meet you sooner or later for one of these BCU courses in Italy!
Tatiyak propone nuovi corsi BCU in Italia, sia in maggio che in novembre, sia sul fiume che sul lago che in mare, sia al nord che al sud!!! Insomma, ce n'è un po' per tutti i gusti!
E siccome cavallo vincente non si cambia, continuiamo a lavorare con Phil Hadley.
I primi corsi di maggio 2013 sono quelli per le 3 e 4 stelle di canoa canadese sul Fiume Ticino, per i quali dobbiamo ancora definire alcuni particolari logistici... Non mettiamo il carro davanti ai buoi e aggiorneremo sito e blog non appena possibile.
Si prosegue poi con il classico Level 1 Coach, il corso di quattro giorni per imparare ad insegnare: dal 19 al 23 maggio 2013 sul Lago Maggiore presso la sede della Lega Navale di Laveno Mombello ed in collaborazione con l'associazione locale Sullacqua.
Non c'è due senza tre: si salta a più pari l'estate e si approda a novembre a Vulcano, la più bella delle Isole Eolie! Grazie alla fattiva collaborazione del mitico Eugenio Viviani di Sicily in kayak, ci spostiamo al mare, in uno degli angoli più incantevoli di questa nostra meravigliosa Italia, e proponiamo ben DUE corsi BCU.
Il 3 stelle kayak dal 10 al 12 novembre ed il Level 2 Coach dal 13 al 16 novembre, per chi vuole proseguire il percorso didattico della British Canoe Union ed approfondire le proprie capacità tecniche e didattiche.
Tutti i corsi sono a numero chiuso, con pochi posti disponibili che, come l'anno passato, vanno subito a ruba. Prenotate per tempo e non esitare a contattarci per chiedere maggiori informazioni su costi, logistica e programmi.
Perché si vive per imparare e si impara per vivere!
Who is Phil?!? |
3* open canoe award: 15-16 May on Ticino River near Milan (more informations soon, stay tuned).
4* training open canoe: 17-18 May on Ticino River near Milan (as above: be patient!).
Level 1 Coach: 19-23 May on Lake Maggiore, thanks to local association Sullacqua and Seal Club of Laveno Mombello.
Jumping to the south of Iltay after the summer time, we also organize TWO more courses, thanks to the sea kayak school Sicily in kayak managed by Eugenio Viviani:
3* sea kayak award: 10-12 November in Vulcano Island - Sicily
Level 2 Coach: 13-16 November in Vulcano Island... the most spectacular island of the Aeolian archipelago, where you can find deep blu water, warm weather and an active vulcano too.
As soon as possible we update the Tatiyak web site with an English translation...
Hope to meet you sooner or later for one of these BCU courses in Italy!
07 gennaio 2013
Riflessi
Se usciamo in canadese il sabato, la domenica è tutta dedicata al kayak!
Mentre io combatto una battaglia persa con l'impianto elettrico di casa, Mauro si diverte a cogliere immagini riflesse sul Lago Maggiore, in compagnia del buon Andrea, paziente soggetto di posa...
Quando è tornato a casa, in un attimo ha scoperto il corto circuito e ha riavviato ogni cosa: un mago!
Sempre col sorriso sulle labbra, ovviamente!
If we paddle the open canoe on Saturday, than we have a free Sunday to paddle a kayak!
But I unfortunately remain at home to beat a dead horse with the electric system. Mauro instead was taking amazing pictures of the Lake Maggiore with his paddle buddy Andrea...
When he came back home, in just a while worked out the electric problems: a magician, with a big smile on his face!
Mentre io combatto una battaglia persa con l'impianto elettrico di casa, Mauro si diverte a cogliere immagini riflesse sul Lago Maggiore, in compagnia del buon Andrea, paziente soggetto di posa...
Quando è tornato a casa, in un attimo ha scoperto il corto circuito e ha riavviato ogni cosa: un mago!
Sempre col sorriso sulle labbra, ovviamente!
If we paddle the open canoe on Saturday, than we have a free Sunday to paddle a kayak!
But I unfortunately remain at home to beat a dead horse with the electric system. Mauro instead was taking amazing pictures of the Lake Maggiore with his paddle buddy Andrea...
When he came back home, in just a while worked out the electric problems: a magician, with a big smile on his face!
Ubicazione:
Cerro di Laveno - Lago Maggiore - Italia
06 gennaio 2013
Il Po delle Befana
Appuntamento alla Diga della Loggia, alle porte di Torino, per le 10 di sabato mattina.
Il GPS non riconosce le strade sterrate e annuncia l'arrivo appena lasciamo la tangenziale.
Una stradina in terra battuta segue gli argini sopraelevati fino all'ansa del Po: in pochi secondi passiamo dalla civiltà industriale del Lingotto a quella contadina delle risaie. Siamo gli ultimi, ma arriviamo da più lontano e tutti sono pronti a perdonare i nostri 20 minuti di ritardo...
Una decina di canoisti hanno risposto all'appello di Toni e Beppe: chiamano il briefing davanti al tabellone del Parco del Po e precedendo le nostre domande lo riempiono di informazioni naturalistiche sul tratto torinese del fiume.
Mi sorprende scoprire che il Po è quasi interamente navigabile fino alla foce ma le sue sponde sono immerse nel nulla, lasciarle è quasi impossibile, Beppe la definisce a chiare lettere "un'impresa amazzonica".
Le sponde vicino alla diga sono basse, battute da pescatori e cacciatori: i primi si allontanano appena scarichiamo le barche dal tetto, forse intimiditi dalla nostra superiorità numerica, i secondo si sentono sparare in lontananza.
Siamo una bella flotta variegata: un kayak fluviale, uno marino ed uno groenlandese, tre canadesi da i colori vivaci di cui una, ribattezzata a ragion veduta lo "scaldabagno", sprofonda in acqua fino alla linea di galleggiamento perché deve sopportare il carico tutt'altro che lieve di ben tre membri d'equipaggio.
Toni è raggiante. La giornata di sole e temperature primaverili ci accompagna lungo le prime anse del fiume. Luisi gode le prime pagaiate a bordo della sua nuova canadese, una Old Town verde bottiglia che è una meraviglia. Livio non la smette di dargli suggerimenti su come attrezzarla, su cosa sistemare e su come issarla sull'auto senza rischiare un'ernia inguinale. Toni è passato dal kayak da mare alla canoa canadese con l'entusiasmo di un bambino che si ritrova a lasciare il triciclo per la sua prima bicicletta... Alle prime uscite è ancora titubante, ma affronta col sorriso sulle labbra questi primi 16 km e conoscendolo brucerà le tappe per ritrovarsi con l'intera famiglia in Canada ad attraversare i Grandi Laghi!
La sosta per il pranzo è sulla riva ciottolosa del laghetto di una cava dismessa.
E' un museo all'aria aperta di archeologia industriale: ci sono braccia meccaniche che spuntano dappertutto e lungo gli argini sono stati abbandonati dei lunghi nastri trasportatori galleggianti che sembrano ora, così sbilenchi ed arrugginiti, dei tralicci precipitati in acqua. L'arco alpino incorona il paesaggio: tra le cime innevate ne spicca una, più alta e appuntita delle altre. E' il Monviso, ci spiegano in coro i locali, giustamente orgogliosi del patrimonio ineguagliabile delle loro terre. Il suo profilo argentato ci tiene compagnia durante il pranzo, innaffiato di prosecco ed addolcito da torte al cioccolato.
Prima di rientrare alla base, Toni ci porta alla scoperta dei piccoli segreti del laghetto, delle sue macchine macina-sassi e delle sue chiatte abbandonate: deve essere attirato dalle grandi imbarcazioni e forse non contento di essere già passato dal kayak alla canadese aspira ora ad una barca col timone. Per staccarlo dalla chiatta dobbiamo fargli notare quel sottile velo color vinaccia che con lunghe lingue limacciose ricopre la superficie dello specchio d'acqua. Non spira il benché minimo alito di vento e non sentiamo alcun cattivo odore ma tutti ci chiediamo cosa sarà mai quell'appiccicume che sta facendo annerire le chiglie delle nostre canoe. Beppe riempie una bottiglietta di quel liquido rosè: aspetteremo le analisi dell'Arpa.
Ce ne dimentichiamo appena Giorgio, che ci aspetta all'arrivo, stappa l'ennesima bottiglia di spumante e ci serve un bagagliaio pieno di pasticcini e salatini. Una giornata strepitosa che speriamo di ripetere ben prima della prossima Epifania!!!
Last Saturday we went to Turin for a slow paddling along the Po River. Ten friends, three kayaks and three open canoes - one of them with three people on board. We paddled for just ten miles into the silence of the river, few miles out of the industrial city, enough to appreciate the wilderness of this part of the Po Natural Reserve. Toni was very happy due to his new green Old Town canoe. We had a break for lunch in a little artificial lake used in the past as a gravel pit: it is now a perfect place for an industrial archeological site and we spent some time exploring the old floating docks. After a chocolate cake and few glasses of wine, Toni was quite interested in the yellow barge: leave the kayak for the open canoe, maybe he wants to change a bigger boat! On the way back, we met another friend, Giorgio, who offered us more wine and a car trunk full of cookies. A perfect day, let's do it again before next Epiphany!
Il GPS non riconosce le strade sterrate e annuncia l'arrivo appena lasciamo la tangenziale.
Una stradina in terra battuta segue gli argini sopraelevati fino all'ansa del Po: in pochi secondi passiamo dalla civiltà industriale del Lingotto a quella contadina delle risaie. Siamo gli ultimi, ma arriviamo da più lontano e tutti sono pronti a perdonare i nostri 20 minuti di ritardo...
Una decina di canoisti hanno risposto all'appello di Toni e Beppe: chiamano il briefing davanti al tabellone del Parco del Po e precedendo le nostre domande lo riempiono di informazioni naturalistiche sul tratto torinese del fiume.
Toni, l'impareggiabile padrone di casa. |
Le sponde vicino alla diga sono basse, battute da pescatori e cacciatori: i primi si allontanano appena scarichiamo le barche dal tetto, forse intimiditi dalla nostra superiorità numerica, i secondo si sentono sparare in lontananza.
Siamo una bella flotta variegata: un kayak fluviale, uno marino ed uno groenlandese, tre canadesi da i colori vivaci di cui una, ribattezzata a ragion veduta lo "scaldabagno", sprofonda in acqua fino alla linea di galleggiamento perché deve sopportare il carico tutt'altro che lieve di ben tre membri d'equipaggio.
Le sponde spoglie del fiume e le barche colorate che scorrono al centro... |
L'Epifania tutte le feste si porta via! |
E' un museo all'aria aperta di archeologia industriale: ci sono braccia meccaniche che spuntano dappertutto e lungo gli argini sono stati abbandonati dei lunghi nastri trasportatori galleggianti che sembrano ora, così sbilenchi ed arrugginiti, dei tralicci precipitati in acqua. L'arco alpino incorona il paesaggio: tra le cime innevate ne spicca una, più alta e appuntita delle altre. E' il Monviso, ci spiegano in coro i locali, giustamente orgogliosi del patrimonio ineguagliabile delle loro terre. Il suo profilo argentato ci tiene compagnia durante il pranzo, innaffiato di prosecco ed addolcito da torte al cioccolato.
L'ultima passione di Toni: barche sempre più grandi! |
Ce ne dimentichiamo appena Giorgio, che ci aspetta all'arrivo, stappa l'ennesima bottiglia di spumante e ci serve un bagagliaio pieno di pasticcini e salatini. Una giornata strepitosa che speriamo di ripetere ben prima della prossima Epifania!!!
Giorgio fa partire i festeggiamenti finali... |
Ubicazione:
Torino - La Loggia - Italia
02 gennaio 2013
Buona fine, miglior principio!
Forse è il caso di dire l'inverso perché è stata migliore la fine ed appena passabile l'inizio.
Per il tempo, naturalmente: il 31 splendeva nel cielo terso un sole vivace che scaldava la pelle. Non fosse stato per la brezza gelida che calava da nord si sarebbe potuto scambiare per un bel giorno di primavera! Il primo dell'anno, invece, i colori erano spenti e la temperatura fissa a zero gradi: il sole non si è mai scomodato a tenerci compagnia, sembrava dover recuperare l'enorme sfacchinata del giorno prima...
Ma il lago è sempre un meraviglioso universo da esplorare, tutto l'anno, in ogni stagione dell'anno, con qualunque tempo. E gli effetti sono sempre differenti ed inaspettati.
Così il 31 ci siamo sfilati muffole e cappelli ed abbiamo pagaiato a pochi metri da riva tra Cerro e Monvalle per goderci lo spettacolo delle canne di bambù mosse dal vento, degli aironi cinerini appollaiati sugli alberi spogli, delle rosette di sempervivum abbarbicate alla roccia lungo il costone verticale di Santa Caterina del Sasso. Il bel tempo avrebbe indotto a parlare, invece siamo rimasti quasi sempre in silenzio, che per me è quasi un evento! Al rientro abbiamo raccolto dal lago un mazzolino di rose ancora profumate, i petali setosi carichi di goccioline d'acqua gelata...
Il primo dell'anno, ancora un po' assonnati e con un leggero ritardo sulla nostra solita tabella di marcia (perché contro ogni previsione siamo riusciti ad aspettare la mezzanotte per festeggiare in compagnia), ci siamo imbarcati alla volta delle Isole Borromee. Avvolti nel grigio più uniforme ed accompagnati da un venticello gelido che sarebbe stato capace di tagliare ogni conversazione, abbiamo invece percorso i classici venti chilometri chiacchierando a più non posso. Tutt'altro che mogi e taciturni, il cielo velato e la temperatura polare avevano stranamente scatenato la nostra parlantina e per tutto il lago si sentivano solo le nostre risa...
Tornando a casa mangiata dal freddo, che mi fa precipitare in serate letargiche peggio di un ghiro d'alta montagna, mi sono ricordata perché mi piace tanto pagaiare, anche quando sarebbe meglio rimanere al caldo sotto una pila di coperte: perché ti si stampa in viso un sorriso così grande che dura un'intera settimana!
We spent two days paddling on the lake to well finish the year and better start the new one!
The sun was warm on the 31 and the day seemed to be a spring day. The first was on the contrary a grey day, very cold and with no sun at all. But the lake is always a marvellous universe to be discoverd every day of the year and we came back home very happy for the two days paddling. C uriosly, we didn't talk on the 31 - that is quite and event for me - but we laugh a lot on the first, despite the cold weather...
When we came back home, I exactly remembered why I love so much paddling: it is the best activity to have a big smile printed on your face for the entire week later!
Per il tempo, naturalmente: il 31 splendeva nel cielo terso un sole vivace che scaldava la pelle. Non fosse stato per la brezza gelida che calava da nord si sarebbe potuto scambiare per un bel giorno di primavera! Il primo dell'anno, invece, i colori erano spenti e la temperatura fissa a zero gradi: il sole non si è mai scomodato a tenerci compagnia, sembrava dover recuperare l'enorme sfacchinata del giorno prima...
Ma il lago è sempre un meraviglioso universo da esplorare, tutto l'anno, in ogni stagione dell'anno, con qualunque tempo. E gli effetti sono sempre differenti ed inaspettati.
Equipaggio misto: Mauro sul Greenland ed Andrea e Mirella in canadese! |
L'inaspettato regalo ricevuto dal lago... |
Tornando a casa mangiata dal freddo, che mi fa precipitare in serate letargiche peggio di un ghiro d'alta montagna, mi sono ricordata perché mi piace tanto pagaiare, anche quando sarebbe meglio rimanere al caldo sotto una pila di coperte: perché ti si stampa in viso un sorriso così grande che dura un'intera settimana!
Gli unici fruitori del servizio invernale! |
The sun was warm on the 31 and the day seemed to be a spring day. The first was on the contrary a grey day, very cold and with no sun at all. But the lake is always a marvellous universe to be discoverd every day of the year and we came back home very happy for the two days paddling. C uriosly, we didn't talk on the 31 - that is quite and event for me - but we laugh a lot on the first, despite the cold weather...
When we came back home, I exactly remembered why I love so much paddling: it is the best activity to have a big smile printed on your face for the entire week later!
Ubicazione:
Cerro di Laveno - Lago Maggiore - Italia
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