Il temporale della sera prima... |
Il cielo nuvoloso della mattina... |
La spiaggia 'segreta' della zona militare... |
Amate cipree! |
Tramonto dorato... |
L'ultimo giorno dell'anno non poteva essere migliore!
Le perturbazioni che hanno sfiorato il campo ieri sera e stamattina non ci hanno impensierito e ci hanno dato lo spunto per un paio di foto 'dedicate' ai kayak...
Partiamo con un po' di ritardo, sia al risveglio perché ho qualche linea di febbre (già passata), e sia alla ripresa dopo la pausa pranzo perché m'è tornata la febbre, ma non una febbre qualsiasi, una febbre diversa: la febbre da cipree! Ne ho trovate una quindicina in pochi minuti e a pochi metri dai kayak: considerato l'enorme valore commerciale che avevano in epoca romana, oggi son diventata ricchissima!
La caletta era ben riparata dalla brezza che oggi in maniera decisa ci ha accompagnato in mare; illuminata da un sole caldo che ha brillato in cielo per l'intera giornata; incastonata tra scogli di granito rosa che sulla spiaggia formavano dei comodi sedili ed in acqua delle secche insidiose.
Ci siamo resi conto solo dopo un bel po', storditi com'eravamo dalla bellezza del paesaggio, di essere nel cuore di una zona militare, il "Poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra". Accanto ad ogni torre seicentesca e sulla sommità di ogni collinetta han costruito piccole postazioni radar che neanche dovesse scoppiare una guerra... ma forse, anche senza guerra, abbiamo solo sostituito il terrore atavico per gli assalti dei pirati con altre moderne paure di invasioni barbariche... Il panorama ne risente, la sicurezza generale chissà.
Intanto, non c'era connessione internet nell'intera zona ed è per questo che non siamo riusciti a pubblicare il diario di viaggio di ieri in tempo reale...
Lasciamo la Torre di Murtas per raggiungere quella di Porto Corallo, soffocata la prima dalle casermette verdi e la seconda da un villaggio turistico che pare più un complesso cimiteriale. Ma gli architetti ed i progettisti di questi famigerati centri estivi, perennemente chiusi in inverno, ce l'hanno mai trascorsa una vacanza in un posto così? Beh, si dovrebbe forse inserire come clausola nel bando di gara per l'appalto!
Fortuna che l'onda lunga ci spinge di poppa e ci divertiamo di più a scrutare il mare che non a guardare la terra: per un giorno preferiamo di gran lunga il liquido al solido... anche perché l'onda spinge bene e tocchiamo punte di 4-5 nodi. Nonostante i vari ritardi accumulati nel corso della giornata, quindi, riusciamo a mantenere una buona andatura e a sbarcare sulla spiaggia di sabbia appena oltre il porto ricavato alla foce del fiume Flumendosa (altra opera di alta ingegneria navale, non c'è che dire) che non sono neanche le cinque del pomeriggio.
Il sole non è ancora calato ed appena svestita la muta stagna ed indossati gli abiti civili (sulle cui condizioni generali sarà bene calare un pietoso silenzio!) ci dedichiamo agli auguri di fine anno: ancor prima di mettere sul fuoco le lenticchie, rassicuriamo amici e parenti sulla nostra felice condizione, chissà quanto creduti, e ci ritiriamo a dormire che son da poco scoccate le nove di sera... nel pieno rispetto delle strane regole del nostro capodanno in kayak!