IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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30 dicembre 2015

BCU Level 3 Coach training: session 4 near Rome...

La quarta sessione del mio tirocinio da Level 3 Coach BCU si è svolta ad Anzio, grazie alla calorosa ospitalità di Emanuele Mattei dell'East Bay e di Marco Menichetti del Circolo Velico Tirrena.
Ho avuto la possibilità di lavorare con degli allievi che non avevo mai incontrato prima in kayak, dei veri "unknown students", perfetti per simulare la prova d'esame. Anche gli argomenti scelti sono stati molto stimolanti, dalla pagaiata avanti all'eskimo, dagli spostamenti laterali alla virata di prua, per finire in bellezza con una manovra modulata dalla canoa canadese, la pagaiata indiana...
Le giornate di sole e di calma di vento hanno permesso a Mauro di visitare i dintorni e di spingersi in compagnia fino a Tor Caldara e a Torre Astura: siamo tornati a casa abbronzati e sorridenti.

Milena in veste natalizia lavora insieme a Giulio...
Marco, Francesco, Milena e Claudio pronti per la seconda sessione...
Francesco alle prese con nuove manovre...
The fourth session of my Level 3 Coach training was run in Anzio, near Rome. We were all guests of our friends Emanuele and Marco in their sea kayak center. I finally have had the opportunity to meet some "unknown students" to work with and it was a very good chance to train the new coaching style.
We have practised some interesting themes, passing from paddling forward to rolling, from moving sideways to bow rudder, arriving at an interesting open canoe manouver applied to sea kayak: the indian stroke... 
In the meanwhile, due to the warm sun and the gentle breeze, Mauro went paddling around to visit new places in good company and at the end of the week-end we all get a tan and big smiles.

24 dicembre 2015

Happy Holidays!

Buone Feste


Happy Holidays

21 dicembre 2015

BCU Level 3 Coach training: session 3 with the same "experimental students"...

Mentre Mauro continua a macinare chilometri in compagnia, io mi sono dedicata a nuove sessioni di insegnamento: sabato abbiamo lavorato sugli appoggi alti groenlandesi con Tomaso e sulla pagaiata in avanti con Mirella. Domenica è stata la volta di appoggi e virate con Gianni e Tomaso e di spostamenti laterali e di alcuni divertenti esercizi di "magia nera" con Roberta e Mirella. Nonostante il freddo, siamo stati al caldo!

Siamo al giorno prima dell'inizio dell'inverno e Tomaso si diletta in appoggi alti...
... mentre Babba-Natale si diverte con ogni possibile variazione degli spostamenti laterali.
La nuova mascotte "Strenna la Renna" che Mirella mi ha subito rubato!
Last week-end Mauro ahs paddled more miles and I've involved myself in a new session for my Level 3 Coach training: Saturday we have worked about Greenland high brace with Tomaso and about forward paddling with Mirella. Sunday was the time for edged turning and braced handbrake turn with Gianni and Tomaso and also for moving sideways and some "balck magic" exercises with Mirella and Roberta. Despite the cold weather we have succeeded in reamin very warm!

14 dicembre 2015

"Ironman"

Sono passati appena 27 giorni dall'operazione chirurgica alla spalla sinistra e Mauro già freme per tornare in kayak: sabato scorso abbiamo percorso 13 chilometri sul Lago Maggiore, in una splendida giornata di sole ed in ottima compagnia.
Il test di prova è andato bene: l'Uomo di Ferro riprende a pagaiare!

Mauro sul Voyager osserva gli scalatori in parete...
Less than one month ago, Mauro has had the surgical intervention to his left shoulder. Some days ago his doctor said he was able to start paddling again. Last Saturday we spent some hours paddling 8 miles on the Lake Maggiore in a sunny winter day. Job done: "Ironman" is ready again! 

07 dicembre 2015

"L'ame de la banquise" de Nathalie et Alain Antognelli

Qualche tempo fa abbiamo partecipato con piacere ad una raccolta fondi un po' particolare, finalizzata alla pubblicazione di un libro fotografico realizzato da due amici monegaschi, Nathalie e Alain Antognelli, che conosciamo da tempo per la passione condivisa per il kayak da mare (e di cui avevamo sia apprezzato una prima mostra fotografica "Listening to the people of Greenland" e sia condiviso le periodiche newsletter che scrivevano all'Artico). Con questa recente iniziativa, i due fotografi esploratori volevano condividere la loro pluriennale esperienza di navigazione in kayak lungo la costa occidentale della Groenlandia e la loro prolungata convivenza con gli Inuit nei più remoti villaggi della banchisa artica.
All'ultimo Symposium di Anglesey, poi, ho avuto occasione di assistere alla proiezione del loro ultimo filmato, datato inizio 2015, sulle abitudini di vita e di lavoro degli ultimi cacciatori di foche e di orsi (minuto tre del filmato!). Il DVD, di cui avevo subito chiesto una copia, dura 52 minuti ed è stato realizzato in francese, con sottotitoli in inglese: sul sito phototeam-nature si può vedere il trailer del film e scegliere di ordinarlo per posta (costo 15,90€).
La scorsa settimana, finalmente, abbiamo ricevuto sia il DVD che il libro.
La dedica scritta a mano sulla prima pagina interna, proprio sotto il titolo bilingue, recita così: "Monaco, the 26.11.2015 - As you read those pages, let yourself share with us a kayak and wintering adventure which came true".
Il libro è pieno di foto curiose (insuperabile quella conclusiva delle coppia di schiena in abiti tradizionali!) ed è corredato di stralci dei loro diari di viaggio e di interviste molto interessanti agli Inuit incontrati nel corso dei cinque anni passati in Groenlandia.

L'ame de la banquise - stesso titolo per DVD e libro fotografico!
Una delle prime pagine con i tracciati dei viaggi in kayak (rosso) ed in slitta (giallo)
I kayak erano sempre molto carichi per garantire ai due esploratori una completa autonomia
La passione muove gli iceberg!
L'introduzione al reportage sulla caccia al narvalo con kayak ed arpione
Nathalie e Alain hanno iniziato la loro avventura il 28 maggio del 2009, pagaiando verso sud per 1111 km, dal 72° parallelo Nord di Upernavik fino a Ilullissat. Hanno poi proseguito nel 2010, percorrendo altri 1033 da Ilullisat fino alla capitale Nuuk, sempre tra la fine di maggio e la fine di agosto. Sono tornati una terza volta nel 2011 per completare la navigazione tra Nuuk e Nanortalik, all'estremità meridionale della Groenlandia.
Avevano già da tempo capito che per apprezzare fino in fondo la cultura Inuit avrebbero dovuto trascorrere tra in ghiacci un inverno intero, e così nel settembre dello stesso anno hanno deciso di invertire la rotta e di risalire in kayak i 200 km che separano Upernavik da Nuussuaq, un villaggio posto al 74° parallelo Nord. Hanno svernato insieme ai 200 abitanti, ai 30 bambini e agli oltre 300 cani da slitta, accompagnando i cacciatori nelle loro battute di caccia a beluga, narvali e orsi polari.
Nel luglio 2013 la coppia si è spostata anche ad Angmassalik, sulla costa orientale della Groenaldia, per percorrere in kayak 700 km sulle orme del famoso etnologo francese Paul-Emile Victor.
Il libro è una piacevolissima lettura per questi primi giorni invernali e può essere un'ottima idea regalo per i tanti appassionati di kayak e di cultura Inuit. I testi sono in francese e inglese e stimolano il confronto tra più idiomi: "pioveva acqua a catinelle" diventa "il pleut comme vache qui pisse" e "it was raining cats and dogs"!
Qui si può ordinare una copia (costo 39€ + 12€ di spedizione postale) e qui si possono sfogliare alcune pagine del volume, ricco di scatti fotografici davvero unici. Buona lettura!

30 novembre 2015

BCU Level 3 Coach training: session 2 with more "expertimental students"...

Dopo il primo incontro a cavallo tra ottobre e novembre, ci siamo dati un secondo appuntamento, sempre sul Lago Maggiore, per proseguire il mio tirocinio da Level 3 Coach BCU.
Anche questa volta gli "allievi sperimentali volontari" erano quattro e ho così potuto simulare la sessione d'esame per ben due volte, sia durante la fredda giornata di sabato che in quella più soleggiata ma sempre rigida di domenica. Dopo un introduttivo e ristoratore incontro al bar, abbiamo subito formato due coppie di allievi ed abbiamo lavorato in acqua, prima sulle diverse tecniche di imbarco e sbarco (che con mia grande sorpresa hanno occupato ben più di un'ora di lezione frontale!) e poi anche sulla pagaiata in avanti e sugli spostamenti laterali (che rimangono il mio argomento preferito, specie quando suggerisco alcuni "top tips" e soprattutto la portentosa "magia nera"!).
Ho scelto di restare a terra per la maggiore parte del tempo e ho iniziato a sperimentare (con soddisfazione, certo, ma anche con una serie di criticità su cui riflettere per migliorare) l'uso delle riprese video durante le varie fasi di apprendimento...

Varie tecniche di imbarco...
Prove pratiche di sbarco sul pontile (o con un pizzico di fantasia: sulle rocce!)
Lezioni frontali
Le straordinarie ghette alla moda di Claudia!
Al lavoro fino al tramonto!
La domenica, invece, a causa di uno stiramento muscolare che spero abbia avuto conseguenze minime, Claudia ci ha dovuto salutare prima del tempo ed è tornata a Siena in treno sin dal primo mattino. In acqua sono così rimaste tre ragazze molto volenterose: impostare il lavoro "tutto al femminile" è stato per me motivo di ulteriore soddisfazione, sia perché tra donne ci si capisce molto prima e molto meglio, almeno in kayak, e sia perché le tre donzelle non si sono fatte pregare quanto a domande, chiarimenti e commenti di ogni tipo. I loro feedback sono stati per me davvero utilissimi!
L'obiettivo didattico di queste "sessioni sperimentali" è quello di sviluppare l'attitudine dell'insegnante a lavorare con allievi di diverso livello su argomenti sempre differenti, così da focalizzare l'attenzione sulle esigenze dei singoli e al tempo stesso ampliare le proprie competenze formative in ambito canoistico, in special modo per "observation, analysis & individualisation"!
Non è facile lavorare su sistemi d'insegnamento tanto complessi ma è anche molto stimolante: ogni volta scrivo sul quaderno del tirocinio la lezione svolta con ciascun allievo, per mettere a fuoco i punti di forza e di debolezza e per capire cosa migliorare in futuro.
Ogni volta mi convinco sempre più che non si finisce mai di imparare!!!

25 novembre 2015

Observing a BCU 4* training run by Eila Wilkinson and Nigel Dennis in Sardinia - Italy

La Sardegna è un'isola bellissima e ci torno sempre con grande piacere: dopo il corso di giugno a Cagliari, mi sono subito dedicata all'organizzazione di questo nuovo incontro di novembre.
Avevamo già da tempo deciso di invitare Eila e Nigel a tenere un corso 4* BCU in Sardegna, dopo quello proposto a Vietri sul Mare con Phil Hadley lo scorso mese di ottobre, che non aveva potuto soddisfare tutte le richieste dei kayaker interessati, visto che i requisiti BCU sono rigidi anche nel rapporto tra insegnanti ed allievi (1:6 per il corso/training, 2:6 per l'esame/assessment).
Grazie alla preziosa collaborazione di Claudio Desiati, titolare di Sardinia Discovery, abbiamo avuto facile accesso ad uno dei tratti di costa più affascinanti dell'isola: la base navale di Cannigione è perfetta per raggiungere con poche pagaiate una qualunque delle isole dell'Arcipelago della Maddalena. Inoltre, la casa per gli ospiti di Palau si è rivelata un ottimo punto strategico per incontrare i partecipanti e per prendere il mare nella Rada di Mezzo Schifo nei giorni in cui il vento soffiava ad oltre 40 nodi (!). Non ultimo, poi, l'ufficio di Arzachena ha ospitato le lezioni teoriche della prima giornata dedicata alla navigazione costiera: abbiamo così potuto lavorare sulle carte e scendere a prendere il caffè al bar dell'angolo anche più volte al giorno (e almeno ogni due ore!).

Appena arrivati, Claudio di ha portato sulla cima più alta per godere di una particolare vista su Caprera... 
Primi esercizi di carteggio con Nigel
Studio delle rotte con Eila
Calcolo delle correnti di marea prima della programmazione del viaggio in kayak
Con questo tempo, in mare (ma anche a terra) non abbiamo incontrato nessuno!
Quando si è trattato di scaricare tutti i kayak dal carrello (anche questo messo a disposizione da Claudio!), ovviamente ha cominciato a piovere a dirotto. La zona di bassa pressione persistente sulle Bocche di Bonifacio ha fatto precipitare le temperature di oltre 10 gradi, ha scatenato temporali memorabili sullo stretto della Maddalena e ha reso la navigazione impegnativa sin da subito.
I partecipanti al corso 4* BCU sono stati subito invitati da Eila & Nigel a mettere in pratica quanto imparato in teoria il giorno precedente: tracciare una rotta bussola, calcolare le distanze da percorrere, prevedere i tempi medi di percorrenza, determinare latitudine e longitudine, navigare in allineamento con punti cospicui, usare triangolazioni per avere conferma della posizione, calcolare un eventuale scarroccio o deriva (in una delle varie traversate, la corrente è stata tale da richiedere una correzione di oltre 15 gradi!).
L'Arcipelago della Maddalena è una delle zone predilette dai naviganti per gli esercizi di navigazione stimata: noi abbiamo passato interi pomeriggi a studiare fari e fanali, a riconoscere segnali cardinali, a individuare canali navigabili, a usare le mede bianche per gli allineamenti, a correggere le rotte in funzione dei venti dominanti... Tutte le regole basilari della navigazione a vista sono state applicate alla gestione del gruppo e alla comprensione di come condurre un'escursione in sicurezza: il corso 4* BCU, infatti, è rivolto ai "leader" ed uno dei compiti principali della guida è proprio quello di individuare in ogni situazione il confine tra "fun and fear", paura e divertimento, sia tra le onde frangenti che nei giardini di roccia.

Salvataggi assistiti in mare aperto (e mosso!)
Un bel gruppo affiatato!
Esercizi di navigazione pratica con Nigel e Eila
Studio delle mappe nautiche e valutazione della rotta
Classic British weather!
Le condizioni meteo marine sono state al tempo stesso impegnative ed invitanti, almeno per le prime due giornate di sabato e domenica. Il vento era ben più forte del Forza 4 richiesto dal syllabus BCU e le onde erano molto ravvicinate e nervose, le raffiche nebulizzavano le creste e la schiuma bianca ricopriva buoni tratti di costa: la comunicazione verbale era impossibile e siamo ricorsi spesso ai convenuti segnali visivi con la pagaia.
Ogni sera ci siamo incontrati per cena in un locale diverso per assaggiare, e far assaggiare ai due insegnanti inglesi, i piatti tipici locali, dal porceddu alle seadas. Ogni volta è stata una piccola festa, riuniti intorno alla tavola imbandita a chiacchierare delle più svariate avventure canoistiche, passate e future, come si addice ad ogni appassionato.
Complice poi una repentina variazione dello stato del mare (diventato troppo calmo per l'esame finale secondo gli standard BCU), abbiamo concordato di impiegare i due giorni successivi per un nuovo training, a cui hanno partecipato tutti con rinnovato entusiasmo.
Lunedì abbiamo così ripreso gli esercizi di navigazione costiera ed abbiamo trascorso ore ed ore a navigare nel Golfo di Arzachena.
A rendere ancor più magico il momento della traversata ha contribuito un avvenimento insperato, che Claudio ci ha confermato essere sempre più frequente da quelle parti. Abbiamo avvistato un gruppo di 7-8 delfini: nuotavano con inusuale calma, a poche decine di metri dai nostri kayak, mostrando tante le pinne quanto le code, in una danza che ci ha ipnotizzato a lungo!

In traversata tra Maddalena e Santo Stefano 
Sbarchi sulle rocce nel tranquillo Golfo di Arzachena
Lezione pratica sulla pagaia moderna
Giardini di roccia
La bellezza della costa sarda!
Il martedì, invece, forti ormai della pratica con bussole e mappe, ci siamo dedicati all'altro aspetto fondamentale del corso 4* BCU: la capacità di conduzione del gruppo.
Ci sono varie tecniche, messe a punto negli anni, per garantire la sicurezza dei propri compagni di viaggio e molto dipende dalla posizione del capo-gruppo durante la navigazione, soprattutto in ragione delle condizioni atmosferiche (cambiando strategia a seconda che si pagai contro vento oppure col vento in poppa), della vicinanza della costa (specie in prossimità di capi rocciosi o di scogli affioranti), della visibilità (che può essere compromessa, come è capitato in questi giorni, dalla grandine, dalla foschia o dal riverbero del sole), ma anche in considerazione dell'andatura e dell'esperienza dei partecipanti. Inutile dire che la competenza del capo-gruppo cresce in misura direttamente proporzionale alle miglia percorse in mare...
Quando poi l'ultima brezza è calata e lo specchio d'acqua ha iniziato a riflettere le sagome esatte dei nostri kayak, Nigel è passato a spiegare l'importanza dell'efficiente pagaiata in avanti e ci ha intrattenuti a lungo con spiegazioni dotte e chiare sulle diverse misure della pagaia moderna, sia del manico che della pala. Abbiamo chiuso in bellezza con salvataggi, traini e sbarchi sulle rocce.
Quando è arrivato il momento di riprendere il traghetto, io avevo appena ricevuto un regalo speciale: un cestino ricolmo di corbezzoli, di cui è piena in questo periodo la macchia mediterranea.
E' stato un corso molto intenso e sappiamo già che ci rivedremo presto.

18 novembre 2015

Misty Sunday on Lake Como

Domenica scorsa ci siamo ritrovati per una pagaiata in compagnia sul Lago di Como.
Tra gli 11 kayak, 3 erano Voyager: la famiglia cresce!

Opere d'arte :-)
Tre Voyager in acqua: tre emozioni!
Allo sbarco coi "mutanti" :-)
La foschia del primo mattino si è diradata molto lentamente e la giornata è stata molto piacevole...
Marco ha pubblicato altre foto sul suo blog corredate di commenti davvero avvincenti!

10 novembre 2015

Sunny lakeside Sunday

E' stata una lunga, tranquilla, silenziosa, rilassante, piacevole domenica di sole!

12 kayak alla partenza, non male!
Classico giro delle Isole Borromee...
Foglie morte
E' arrivato l'autunno...
... ed i suoi colori sono ancora caldi!
It was a long, calm, quiet, relaxing, pleasant sunny lakeside Sunday!

09 novembre 2015

2016 calendar on Sicily kayak tour

Dal sito di Tatiyak è possibile scaricare il calendario 2016 con una selezione di immagini del viaggio. Enjoy it!


From Tatiyak website you can now download the new 2016 calendar on our summer Sicily kayak tour. Enjoy it!

02 novembre 2015

BCU Level 3 Coach training: session 1 with new "expertimental students"...

"Ma cosa stanno facendo?" chiede un signore che passeggia col cane sul belvedere.
Andrea e Mauro, che per un po' sono rimasti a guardare, gli rispondono convinti: "Un corso di kayak, cos'altro!"
"E allora perchè fanno tutti una cosa diversa?"
In effetti, in acqua si vedono un kayak che pagaia deciso verso il largo, un altro intento a girare su stesso, un altro ancora che si sposta lateralmente e l'ultimo che pagaia all'indietro...
Una confusione totale, all'apparenza.
In realtà, è una sessione sperimentale di insegnamento...

Claudia, Mirella, Ivan e Margrit
Tutti in acqua!
Appoggio basso
Spostamenti laterali
Sorrisi dopo le prove di rolling, tutte al femminile :-)
Quello dello scorso fine settimana è stato il primo di una serie di incontri per il mio tirocinio da Level 3 Coach BCU, che si svolgerà con un incontro al mese da ottobre ad aprile in varie località.
Saranno lezioni individuali con "allievi volontari sperimentali" sempre diversi, e su argomenti sempre diversi, che verranno scelti sul momento dagli allievi stessi.
La peculiarità del tirocinio è proprio quella di affinare la capacità di insegnare nella stessa sessione manovre differenti ad allievi che hanno differenti livelli tecnici, oltre che differenti modelli di apprendimento.
Ecco perché i quattro kayak in acqua facevano tutti cose differenti!

30 ottobre 2015

Observing with Trenk Muller a BCU 4* training run by Phil Hadley in Italy

Dopo il corso 3* BCU organizzato il precedente fine settimana, aspettavo con una certa impazienza il corso 4* BCU tenuto da Phil Hadley a Vietri sul Mare presso la sede di Ondalungakayak Salerno, nelle giornate di venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 ottobre scorsi. Per diverse ragioni: per rivedere Phil in kayak in Italia, per incontrare Trenk Muller sotto il sole campano, per condividere una nuova avventura con gli allievi iscritti, per trascorrere diverse giornate a parlare soltanto di kayak, per osservare un nuovo corso 4* e, non ultimo, per ripassare tutte le nozioni apprese durante il corso introduttivo di marzo per poter diventare 4* Provider (percorso lungo ed articolato ma estremamente stimolante!)
Insomma, come spesso mi capita, ero in trepidante attesa dell'incontro con il mare e con gli amici di kayak!
Una volta capito che tutti i pezzetti del delicato puzzle del corso organizzato "fuori sede" erano magicamente andati al loro giusto posto (assegnazione degli alloggi, prenotazione delle cene, incontri in aeroporto con Phil & Trenk, accoglienza dei partecipanti, controllo di kayak, attrezzatura, chiavi, telefoni, messaggi, mail, appunti e quant'altro!), e dopo avere trascorso con gli ospiti stranieri una giornata intera a fare i turisti "terragni" per visitare Pompei sotto una pioggerella fitta fitta e grigia grigia (occasione che ci ha permesso di riannodare i fili di un'amicizia di vecchia data e sempre più solida!), ci siamo tutti dedicati alle tre giornate di corso in allegra compagnia.

Primo briefing sulla spiaggia di Vietri sul Mare...
Phil sotto la torre di Cetara che spiega e rispiega il syllabus BCU...
In aula per il corso teorico di Coastal Navigation and Tidal Planning...
Trenk Muller e Phil Hadley: what a couple!
Tutti insieme: Marcello, Umberto, Francesca, Gaetano, Claudio, Trenk, Phil, Tatiana, Giulio, Nico e Mario...
La locale associazione di kayak da mare Ondalungakayak Salerno, presieduta dal mitico Gaetano Clarizia, non solo ci ha aperto le porte di casa ma ci ha anche accolto con estrema cortesia, mettendoci a disposizione sia i locali della sede per le lezioni teoriche di navigazione costiera e sia i kayak sociali utilizzati dagli insegnanti stranieri durante le lezioni pratiche in acqua. Il training è stato intenso ed istruttivo e anche se le condizioni meteo-marine non erano esattamente quelle richieste dal rigoroso syllabus BCU (vento troppo forte ma onde troppo basse, come spesso accade nel Mar Mediterraneo), tutti i partecipanti hanno avuto modo di comprendere a fondo quali sono le competenze richieste per diventare un leader 4* BCU. Abbiamo lungamente praticato vari tipi di salvataggi ed auto-salvataggi, traini singoli ed in coppia con e senza la cima di traino, sbarchi sulle rocce e diverse tecniche avanzate di conduzione dell'imbarcazione, con particolare attenzione alle regole di gestione del gruppo in condizioni di sicurezza. Il tutto sotto il sole pieno di un tardo mese di ottobre!
Phil e Trenk erano visibilmente compiaciuti per il clima mite ed io particolarmente contenta per avere avuto l'occasione di pagaiare ancora nelle acque che sento così familiari per i lunghi anni vissuti in quel di Napoli...
I sorrisi sui volti di tutti i partecipanti raccontano il resto :-)