Anche questa volta gli "allievi sperimentali volontari" erano quattro e ho così potuto simulare la sessione d'esame per ben due volte, sia durante la fredda giornata di sabato che in quella più soleggiata ma sempre rigida di domenica. Dopo un introduttivo e ristoratore incontro al bar, abbiamo subito formato due coppie di allievi ed abbiamo lavorato in acqua, prima sulle diverse tecniche di imbarco e sbarco (che con mia grande sorpresa hanno occupato ben più di un'ora di lezione frontale!) e poi anche sulla pagaiata in avanti e sugli spostamenti laterali (che rimangono il mio argomento preferito, specie quando suggerisco alcuni "top tips" e soprattutto la portentosa "magia nera"!).
Ho scelto di restare a terra per la maggiore parte del tempo e ho iniziato a sperimentare (con soddisfazione, certo, ma anche con una serie di criticità su cui riflettere per migliorare) l'uso delle riprese video durante le varie fasi di apprendimento...
Varie tecniche di imbarco... |
Prove pratiche di sbarco sul pontile (o con un pizzico di fantasia: sulle rocce!) |
Lezioni frontali |
Le straordinarie ghette alla moda di Claudia! |
Al lavoro fino al tramonto! |
L'obiettivo didattico di queste "sessioni sperimentali" è quello di sviluppare l'attitudine dell'insegnante a lavorare con allievi di diverso livello su argomenti sempre differenti, così da focalizzare l'attenzione sulle esigenze dei singoli e al tempo stesso ampliare le proprie competenze formative in ambito canoistico, in special modo per "observation, analysis & individualisation"!
Non è facile lavorare su sistemi d'insegnamento tanto complessi ma è anche molto stimolante: ogni volta scrivo sul quaderno del tirocinio la lezione svolta con ciascun allievo, per mettere a fuoco i punti di forza e di debolezza e per capire cosa migliorare in futuro.
Ogni volta mi convinco sempre più che non si finisce mai di imparare!!!
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