IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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26 settembre 2012

A new canoe!

Non mi capita (quasi) mai di avere un giorno libero durante la settimana e ho sempre invidiato molto gli amici di pagaia che escono, chessò, il giovedì pomeriggio dopo il lavoro.
Oggi però ho chiuso lo studio per un motivo più che valido: sono andata a Vigevano a ritirare la canoa canadese che Livio Bernasconi si è gentilmente offerto di prestarmi per il corso 3 stelle BCU di novembre!
Ero emozionata: mi sembrava di essere al mio primo giorno di scuola...
Ho ricambiato la cortesia lasciandogli in consegna il mio amato vecchio Sardinia bianco, lui mi ha regalato un vasetto di confettura di petali di rosa e sotto una pioggia battente sono corsa al lago: con qualche fatica ed un pizzico di ingegno ho scaricato la canoa dal tetto dell'auto, l'ho fatta scivolare in acqua e dal momento in cui ho impugnato la pagaia, come per magia, il tempo si è dilatato.
In poche ore, il piccolo golfo di Lavena Ponte Tresa si è prima increspato, poi agitato, poi calmato: le raffiche di vento hanno spazzato via le ultime nuvole gonfie di pioggia e nel tardo pomeriggio è persino uscito un barlume di sole.
Pochi chilometri e qualche esercizio mi hanno fatto prendere confidenza con la nuova bellissima canadese. Curiosando lungo riva ho scoperto degli angoli nascosti che solo i cigni del lago conoscono...
Ho scoperto anche che in canoa ci si gode il mondo da una prospettiva diversa: con una corretta rotazione del busto si ammira la costa come su un grande schermo, proprio di faccia, senza bisogno di girare lo sguardo di lato come invece devo fare spesso in kayak.
Sulla canadese ci si spappola le ginocchia, ma in compenso addio torcicollo!

My office today
Finally on the water!
A little moment of perfect relax...
I usually don't have any day off during the week and how I envy the people who paddle, at least, on Thursday afternoon after job.
Today was a special day and I take my first day off: a paddler buddy, Livio Bernasconi, is kindly lend me one of his open canoes to help me training for my next BCU 3star in November.
I was excited: under a pouring rain, I drive directly to the lake, take off the canoe form the car, put it on the water and... since I grip the paddle on the hands, the time is magically flies.
The small bay of Lavena Ponte Tresa, on Lugano Lake, is a perfect gymnasium for my first excercises, expecially with today wind, waves and rain: few kilometers and some skills help me to have better confidence with the new marvellous open canoe.
I also discovered that you can enjoy the world from a new perspective: with a correct body rotation you can admire the coast as on a big screen, face to face, with no need to turn the head to look around, as often in necessary in kayak.
Open canoe give you the chance to distroy your knees, but on the other hand you can safe you neck!

24 settembre 2012

New entries...

La prima domenica di autunno non poteva essere festeggiata in maniera più degna!
Luciano Belloni ha chiamato a raccolta quasi una ventina di canoisti e anche se il gruppo si è assottigliato durante la giornata, grigia e fredda ma non piovosa, la pagaiata è stata allietata da una piccola serie di novità!
Andrea ha varato la sua canoa indiana completamente rinnovata e per l'occasione ha pagaiato in compagnia della figlia Greta, capostipite di una nuova generazione di piccole canoiste!
Paolo ha aperto alla leggera brezza mattutina la sua splendida vela colorata, autocostruita con tele e bacchette di recupero secondo un modello davvero accattivante!
Bruno si è cimentato per la prima volta con una lunga pagaiata condita di traversate, 26 km sul suo piccolissimo kayak che non voleva saperne di andare diritto e che sarà presto sostituito da un altro modello!
Henry è finalmente tornato dalla Scozia e non ha mai smesso di esultare per il bel tempo... non potevamo certo sottrarci ai festeggiamenti, iniziati in spiaggia e proseguiti al bar con il resto della compagnia!

La canoa  restaurata da Andrea...
La nuova vela colorata di Paolo...
Bruno sulla "bagnarola" intorno all'Isola Madre...
Il sorriso sornione di Herny...
L'allegra compagnia!
We celebrated the first Sunday of the new season: the Autumn!
Luciano invited about twenty kayakers for a daily paddle in a grey, cold but not rainy day.A small series of new entries made the friendly meeting unexpected rich: Andrew launched his completely renewed open canoe, paddling with his marvelous daughter, Paolo opened his new sail, self-made and very colored, Bruno tried for the first time his little kayak in a lond distance and suddenly decided to change another model!
Last but not least, Henry is finally came back to Italy from Scotland and he never stopped exulting for the good weather... we can't avoid a double round of drinks, first on the beache and than in the pub with the rest of the paddlers!

17 settembre 2012

Paddling an open canoe...

Domenica è uscito il sole e per qualche ora sembrava persino tornata l'estate: sdraiati sulla spiaggia, la pelle ha preso una bella tonalità ramata e la visiera del cappello non era sufficiente a proteggere gli occhi dal riverbero della luce sulle acque tranquille e pulite del Lago di Lugano.


Siamo usciti per una breve pagaiata in compagnia, Mauro sul suo nuovo kayak groenlandese, perfettamente adatto alle sue misure, Andrea sul suo insostituibile Baidarka ed io per la prima volta in canadese, la portacarichi più grande della flotta di Sullacqua: governarla da sola non è stato semplice e a fine giornata non erano solo le ginocchia a dolere, ma le labbra si sono distese in un largo sorriso durato fino a sera...


Appena passato lo stretto di Lavena Ponte Tresa, il punto del lago in cui Italia e Svizzera sono più vicine che altrove, abbiamo incontrato una colorata comitiva: tre papà canoisti, Paolo, Massimo ed Emanuele, hanno trascorso una notte in campeggio nautico sulle rive del lago caricando in kayak non solo vino e salamelle ma anche le rispettive figlie... che si sono divertite un mondo, prosciugando tutte le energie dei genitori!


Sunday was a sunny day and it seemed tha last day of a never ending summer: the Lugano Lake was calm, warm and green, a wonderful day for a short paddling... 
Mauro was testing his new Greenland kayak, Andrew was paddling on his Baidarka as usual and I spent some hours practising the big open canoe courtesy provide by Sullacqua association: at the end of the day, I was aching all over, my knees were dirty but my a huge smile remain on my lips for all the night long...
In the middle of the lake we were so lucky to meet some of our paddle buddies: three dads-kayakers with their marvelous daughters were coming back after having spent the night on the lake shore in a free saturday camp... at first glance, the three little girls were more dynamic than their parents! 

12 settembre 2012

A dynamic week-end...

Quando venerdì ho ritrovato su facebook amici di vecchia data che non sentivo da (troppo) tempo, non avrei mai pensato che l'intero fine settimana avrebbe avuto la stessa carica di (ri)scoperta!
Sabato abbiamo ricevuto la graditissima visita da Israele di Raanan Dagan, un canoista entusiasta che in appena 6 anni di attività ha pagaiato intorno al mondo, da Vancouver alle Filippine, dalla Grecia al... Lago Maggiore! Era entusiasta, non la smetteva più di scattare fotografie, di ridere e di parlare... e chissà che non torni presto a trovarci!

Con Raanan, Mauro ed Andrea sul Lago Maggiore
E' stato bello riallacciare i fili del discorso interrotto in Israele lo scorso anno, quando ero stata invitata per dei corsi di eskimo da Tomas del Dor-kayak Club: quando trascorri del tempo in acqua con qualcuno che condivide la tua stessa passione, possono aprirsi spazi sconfinati che vanno ben oltre l'orizzonte solcato dalle nostre pagaie... e nascono nuove amicizie e sbocciano nuovi progetti e si sognano nuove pagaiate in compagnia... Così tante emozioni si chiudono a fatica nel gavone del kayak, quando alla sera devi dirti addio...

L'Isola Bella lascia sempre tutti a bocca aperta!
Ma la malinconia dura solo fino alla pagaiata successiva!
La domenica abbiamo percorso più o meno lo stesso tragitto del giorno prima, facendo la spola tra due diverse sedi lacustri per i corsi di eskimo, mantenendo viva la tradizione itinerante della nostra scuola.
Prima un corso base a Cerro di Laveno, con un Davide molto intuitivo e carico di energie, poi un ripasso veloce con Renato, virtuoso dell'eskimo e del kayak groenlandese autocostruito...

Il rientro serale a Cerro di Laveno...
Poi ci siamo spostati volentieri sulla sponda piemontese del lago, a Feriolo, dove ci attendeva un trepidante Giancarlo che non stava più nella muta dall'emozione di riprendere le capriole in acqua...
Questi corsi individuali ci offrono sempre nuove occasioni di approfondimento e confronto, immersi in un'acqua ancora calda che è un perfetto brodo di coltura per il nostro virus preferito: il kayak!
Il rientro in una serata tranquilla, rilassati come non mai, ci ha aiutato a cominciare una nuova settimana col giusto spirito contemplativo e propositivo!
Cosa c'è di meglio di una lunga pagaiata per (ri)allacciare rapporti vecchi e nuovi e per sorridere giorni interi?

06 settembre 2012

Greenland rescue

Qualche tempo fa ho letto con vivo interesse e con una buona dose di divertimento un articolo sul salvataggio comparso sul blog del californiano John Petersen, l'ideatore di Shaman Kayaks, un interessante progetto tecnico ed artistico di recupero e valorizzazione delle antiche tradizioni Inuit di costruzione dei kayak... vale forse la pena riassumere quanto scrive per due motivi: la determinazione a non volere abbandonare mai il proprio kayak e la necessità di imparare ad eseguire con efficacia l'eskimo!


Poi, una sera in piscina, vincendo le solite resistenze di Mauro, poco incline al gioco, abbiamo provato a ripetere il tutto con i nostri kayak in vetroresina, scoprendo che si tratta di una tecnica certamente aggressiva, perchè il kayak del soccorritore è sottoposto al peso dell'altro kayak e alla pressione esercitata sul ponte anteriore, ma anche estremamente efficace, di facile realizzazione e di sicura riuscita.
Anche noi, comunque, abbiamo concluso che la soluzione migliore è sempre la stessa, quella adottata dagli Inuit e tramandata nei secoli, quella che garantisce il miglior risultato con il minor dispendio di energie e soprattutto quella più sicura per sè e per gli altri: mai uscire dal proprio kayak!!!

03 settembre 2012

Back to reality

La prima domenica al Lago Maggiore dopo il rientro dal periplo della Corsica.
Per cominciare, dimentichiamo a casa il cartello dei carichi sporgenti: le previsioni meteo hanno dissuaso tutti dal presentarsi, i corsisti si sono ovviamente dileguati e tra le montagne sopra il Mergozzo la pioggia dei giorni scorsi ha fatto comparire la prima neve (sigh)!
Il lago è bassissimo, sotto di oltre un metro, ma la sua acqua dolce è sufficiente per pulire a dovere i pannelli solari, le pagaie divisibili e tutta l'attrezzatura che è fuori misura per la vasca da bagno di casa...
Solo dopo pranzo, alle 2 suonate, siamo riusciti a mettere in acqua anche i kayak: scarichi sono leggeri, veloci e tremendamente instabili! Ci vorranno giorni per riabituarsi ai gavoni vuoti... fortuna che sulla "spiaggia del tesoro" ci sono sempre tantissime pietre, mattonelle e legnetti da raccogliere!
Abbiamo approfittato della schiarita per un tour tra le opere d'arte moderna disseminate lungo il lago: la canoa rovesciata sulle rive di Pallanza e l'albero spoglio dell'Isola Madre... un'iniezione di fantasia per sopportare meglio il ritorno alla realtà!

"Sbarco", scultura in bronzo, alluminio e acciaio di Velasco Vitali 
"Fatamorgana", scultura in alluminio e tessitura metallica di Velasco Vitali
First Sunday paddling on Maggiore Lake after the end of our summer trip around Corse.
Among the mountains there already is a lot of snow (sigh!) and the lake is very low, more than one meter under the usual level: but its sweet water is quite enough to absterge our solar panels, the spare paddles and the equipment out of measure for the bath...
After lunch, we were finally able to put into the water the kayaks too: now they are empty, light, high-speed and tremendously unbalanced... Very different from the heavy kayaks we have used in the last weeks for the summer trip!
So yesterday we've choose for a "modern art tour" along the lake: the big canoe in Pallanza and the bare tree near the Mother Island... a simple way to better accept the way back to the daily life...