IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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27 giugno 2013

Ladys' cup: a brilliant idea!

L'ho subito ribattezzato "Il Coppitiello"!
Se appartenete alla categoria dei maschietti schifiltosi che non possono sentir parlare di mestruazioni senza torcere bocca, naso e stomaco, allora forse è meglio che interrompiate subito la lettura.
Se invece siete donne di kayak che cercano un'alternativa ecologica a tamponi ed assorbenti allora questo messaggio fa giusto al caso vostro! LadyCup è un'idea geniale!
Non ne sapevo niente fino a qualche mese fa: poi sono entrata nel negozio di Pau Calero a Llança in occasione del Symposium Pagaia e ho scoperto l'universo parallelo dei "coppitielli" mestruali riutilizzabili!
Sostituiscono gli assorbenti interni: sono prodotti in silicone, ipoallergenici, economici e facili da usare. L'etichetta recita: "ideali per lo sport, i viaggi e le attività fisiche"! Verissimo!
Si tratta di coppette trasparenti e morbide che possono essere utilizzate fino a 12 ore: si inserisco facilmente, si estraggono altrettanto facilmente, si svuotano, sciacquano e riutilizzano per tutta la durata del ciclo mestruale. Devono essere sterilizzate prima e dopo gli usi prolungati ma durante il viaggio possono essere lavate solo con acqua dolce.
Una figata! Letteralmente!!!
Il Coppitiello è più economico dei normali assorbenti, più igienico, più ecologico e più discreto: mi è stato venduto in una fantasiosa confezione di stoffa a fiorellini rosa (molto femminile, no?!?) e l'ho riposto in una scatolina rigida recuperata tra le mille confezioni della nostra inesauribile "barattolandia".
Scompare nel terzo gavone del kayak e ricompare ogni volta che occorre: l'ho provato a Cres e lo porterò nel periplo dell'Eubea! Il viaggio in campeggio nautico con le mestruazioni ha smesso di essere un incubo!!!
Provare per credere :-)))


I immediately renamed it "Il Coppitiello"!
If you belong to the category of that men who don't want to listen anything about women's period, it is maybe better for you to immediately stop the read.
If instead you are a kayaker woman who is looking for an ecological alternativeto to tampons then this message is excactly for you!
I didn't know anything about LadyCup since few months ago: then I had a look into the shop of Pau Calero in Llança during the Symposium Pagaia and I discovered the parallel universe of the lady's cup!
It replaces tampons: no allergies, no toxic shock syndrome, no negative effect... Application in sports, travelling, sleeping and outdoor activities!" True!
"Il Coppitiello" is more economic than normal tampons, more hygienic, more ecological and more discreet: it comes with a fanciful packaging of little pink flower (very female, isn't it?!?) and I put it in a rigid pillbox recouped among the thousand wrappings of ours inexhaustible "barattolandia".
It disappears into the day hatch and it reappears every time that I need it: I tried it first in Cres and I will bring it in the periplo of the Eubea! The sea kayak trip with the period has stopped to be a nightmare!!! Try it : -)))

23 giugno 2013

My first roll... ten years ago!

Scartabellando nei vecchi diari come sempre più spesso mi capita in questo periodo ho fatto una scoperta emozionante. Non me lo sarei mai ricordata se non lo avessi trovato scritto. E' uno dei motivi per cui insisto ad appuntarmi le cose, anche le più strampalate: per essere sicura di invecchiare con una scatola piena di bei ricordi...
Ho sorriso a lungo leggendo che il 23 giugno del 2003, esattamente dieci anni fa, imparavo ad eseguire il mio primo roll. Ho scritto qualcosa nel libro di racconti "L'altra metà del mare" e la casa editrice ha pubblicato delle pagine scelte (ne parlo a pagina 19, per l'esattezza!).
Così oggi festeggio il decimo compleanno del mio primo roll: nel mare turchese di Skopelos!!!
Rimaniamo sull'isola greca ben dieci giorni per seguire i corsi di Phil Hadley e Neil McAra di Kayaking Skopelos.
Una piccola vacanza studio con Mauro e Trenk...
Conto di completare il tirocinio come BCU Coach per il Moderate Water Endorsement e, se andrà tutto bene, oltre a festeggiare il comple-roll potrò anche aggiungere alla mia personalissima 'collezione' un nuovo brevetto: quello che mi abilita a tenere corsi BCU 3 stelle e a rilasciare i relativi attestati internazionali... BRRRRR :-)

Una delle barche di Kayaking Skopelos su una delle spiagge dell'isola...
Skimming through my old diaries I made a curious discovery. I would never remembered it if I didn't wrote it. That's the reason why I persist to joy down things: to be sure to get old with a box full of beautiful memories... I smiled for a looong time reading that on June 23 of 2003, exactly ten years ago, I learned my first roll. I already wrote something in the book written by Italian women kayakers called "The other half of the sea" and there are selected pages published on the editor web site (page 19 - but just in Italian, sorry).
Today I celebrate the tenth birthday of my first roll: in the turquoise sea of Skopelos Island in Greece!!!
Mauro and I stay on the island ten days to follow the courses runned by Phil Hadley and Neil McAra of Kayaking Skopelos. If everything will be all right, besides celebrating the comple-roll I can also add a new 'award' to my personal BCU collection: be able to run 3 star courses in Italy... BRRRRR : -)

21 giugno 2013

Two Italians in Mongolia!

Giacomo Della Gatta è un viaggiatore nato.
Dopo il fiume Niger in Mali e la Groenlandia di Ammassalik (ed il periplo del Peloponneso, di Creta etc), l'amico palermitano progetta ora una nuova avventura in uno degli angoli più sperduti della terra: la Mongolia Khovsgol Lake Kayak Expedition!
Col suo compagno di sempre Salvatore Bartoli parte proprio oggi per raggiungere la Mongolia e per circumnavigare il Lago Khovsgol: loro scrivono "per tentare", con la modestia che li contraddistingue, ma sono sicura che riusciranno nell'intento.
La spedizione, come sempre, è curata nei minimi dettagli ed ogni aggiornamento può essere seguito sia sul blog dedicato al viaggio che sulla pagina facebook, dove sono già state inserite alcune fotografie sulla messa a punto del kayak davvero molto divertenti...
La circumnavigazione del lago, ghiacciato per quasi tutto l'anno salvo che in giugno, dovrebbe durare circa due settimane: i due amici contano di pagaiare per circa 400 Km, di incontrare gli Tsataan, gli "uomini renna" che vivono a Nord-Ovest del lago, e di chiudere l'avventura mongola ad Ulan Bator giusto in tempo per il Naadam, una sorta di olimpiade degli sport nazionali mongoli...
Torneranno a casa contenti come due bambini: non vedo l'ora di ascoltare i loro racconti!!!

The beautiful t-shirt design realized by Massimo Fontana for Giacomo & Salvatore
Giacomo Della Gatta is a perfect glob trotter!
After the River Niger in Mali and Ammasslik in Greenland (and after the periplo of the Peloponnesus and Crete Island in Greece etc), he now starts with a new adventure in one of the most isolated angles of the earth: he plans Mongolia Khovsgol Lake Kayak Expedition!
With his friend and paddle buddy Salvatore Bartoli, from Palermo - Italy as well, he flys out this morning to reach Mongolia and to circumnavigate the Lake Khovsgol: "to attempt the circumnavigatio", he wrote, because he's modest as usual, but I am sure as hell that they will certainly succeed! 
The expedition is very well organized in every details and it will be possibile to receive news both from the blog and the facebook page, where there already are some interesting and funny pictures about the kayak...
The circumnavigation should going on for about two weeks: the Italian friends count to paddle for around 400 Km, to meet the Tsataans, better known as "reindeer men" and to close the adventure in Ulaanbataar just in time for the Naadam, a sort of Olympic Games of the Mongolian national sports... 
They will surely come back home as excited as two little childs: I cannot wait to listen their stories!!!

18 giugno 2013

Sun, at last!

Venerdì sera siamo stati invitati dall'amico Raffaele al concerto dell'Ensemble Barocco di Napoli.
Mi è cresciuta la nostalgia per la mia città d'elezione ancora prima di entrare nella sala da concerto: Raffaele mi ha fatto scoprire il kayak da mare e a lui devo le mie prime pagaiate tra Posillipo e Mergellina...
Ogni volta che abbiamo occasione di farlo, ci ritroviamo volentieri negli angoli più improbabili del Bel Paese!
Volere è potere, recita l'adagio, e mantenere viva la fiamma dell'amicizia non è mai stato un problema.
Raggiungere l'Isola di San Giulio sul Lago d'Orta, invece, ci ha riservato qualche sorpresa...

Il molo dell'Isola di San Giulio al centro del Lago d'Orta...
La navigazione di linea cessa alle 18,30. I taxi accettano un minimo di tre passeggeri, noi siamo soltanto in due. Sul cartellone con gli orari c'è un numero di cellulare: la voce gentile che risponde dopo pochi squilli ci conferma che non c'è altro modo di raggiungere l'isolino al centro del lago... E noi che volevamo cenare insieme agli amici musicisti per goderci un po' di quel bell'accento napoletano! Non possiamo far altro che attendere il traghetto prenotato dagli organizzatori della serata per gli amanti della musica barocca. Ma quando abbiamo ormai perso le speranze attracca il battellino del ristorante: siamo salvi (beh, quasi!). Dimentico di soffrire il mal di mare su qualsiasi imbarcazione che non sia un kayak e dopo dieci minuti di sofferenza pura abbraccio finalmente Raffaele... Avessimo saputo che era così complicato, avremmo caricato in auto anche i kayak ed in un batti baleno ci saremmo ritrovati sull'isola: pagaiare è tanto più veloce, economico, ecologico, sano e divertente!

... esercizi di stile...
Ma i laghi non sono soltanto luoghi popolati da orrendi mostri ed infidi gorghi, come può pensare qualcuno. Anzi, riservano ogni volta delle piacevoli sorprese! Talvolta anche degli inaspettati 'fuori-programma'.
Sabato ci siamo goduti il Lago Maggiore in kayak, da sopra e da sotto l'acqua...
Era la giornata perfetta per i corsi di rolling da tempo programmati: il sole ha finalmente fatto capolino tra le montagne e ha rischiato l'intera giornata (beh, quasi!). L'acqua era ancora fredda per una creatura freddolosa come la sottoscritta ma Michele non ha dato il minimo segno di cedimento, neanche quando la pioggia ha ricoperto lo specchio verde del lago di goccioloni pesanti e neri. E' durato solo pochi minuti, ma l'orizzonte si è chiuso dietro una cortina madida di mestizia... Poi Michele ha eseguito un magistrale rolling con le mani ed in cielo è tornato a splendere il sole!

All'ombra dei salici bianchi di Gurée...
La domenica, poi, ci siamo a lungo trastullati in buona compagnia lungo la sponda lombarda del Verbano.
L'unico vero obiettivo della giornata, però, più che pagaiare è stato quello di svuotare boccali di birra in ognuno dei locali rivieraschi: da Cerro in giù abbondano i bar sul lago e hanno funzionato alla bisogna i chioschi degli stabilimenti balneari di Gurée e di Ispra. Ha piovuto ancora, da una nuova inesistente nuvola che abbiamo invano cercato nel cielo azzurro e sereno... misteri del lago! Salutati i due nuovi amici di Lesa, con Andrea, Bruno e Anna siamo rientrati alla base solo a sera inoltrata, giusto in tempo per una pizza ed... un'ultima birra!
English translation in a few days... hopefully :-)

10 giugno 2013

Intemperanze climatiche...

Il Lago Maggiore cambia faccia con una velocità impressionante.
Sabato era calmo come una tavola, illuminato dai pochi raggi di un sole ancora troppo timido...
Domenica si è scurito, picchiettato dalla pioggia fredda che in montagna era neve...
Poi si è imbizzarrito, spazzato dal vento di Mergozzo comparso nel primo pomeriggio. Le folate ci hanno sospinti verso casa a 8 chilometri orari e rinforzavano ad ogni pagaiata: quando Lucia ed io ci siamo zatterate per resistere meglio alle bordate di poppa, abbiamo mantenuto la stessa velocità...
Un corso avanzato coi fiocchi!

Lucia raggiante sul mio vecchio Sardinia...
Le prime gocce di pioggia...
Esercizi di traino nel vento... in surf!
The Lake Maggiore changes his face very often and very fast.
Saturday the lake was flat, illuminated by a timid sun...
Sunday became dark, tapped by the cold rain that was snow up on the mountains...
Then a strong wind from Mergozzo appeared and gusts pushed usat 4 knots: when Lucy and I paddle in a contact tow, than we maintained the same speed...
What a marvellous week-end!

03 giugno 2013

Fly in the wind

Ieri abbiamo volato nel vento.
Capita spesso che il lago si agiti per le folate fredde che scendono dalle montagne. 
La sua superficie di solito piatta e scura si tinge di bianco, si arruffa di onde corte e nervose.
E' il momento giusto per divertirsi tra i frangenti: bassi, ravvicinati, aggressivi... e gelati.
Le previsioni erano chiare: vento da nord, in rinforzo nel pomeriggio.
Abbiamo pagaiato da Cerro di Laveno fino a Caldè in poco più di due ore, abbiamo pranzato e abbiamo aspettato: quando il vento è arrivato, siamo tornati indietro con lui, in meno di quaranta minuti!
Abbiamo volato, rincorrendo il vento e rincorrendoci l'un l'altra. Abbiamo urlato, saltando tra gli spruzzi e scivolando tra le onde. Abbiamo riso, anche, e planato fino a toccare punte di 20 chilometri orari!
E tutt'intorno c'era solo acqua: il mondo correva via troppo in fretta per poterlo mettere a fuoco...
Avrei continuato all'infinito, anche se col fiato corto: è stata un'emozione unica, come quella che da bambina mi prendeva allo stomaco ogni volta che salivo sull'altalena.
Ho capito che il kayak può farti correre nel vento. Per inseguire i sogni. Raggiungerli e trasformarli in realtà.
A volte basta davvero poco per essere felici!

L'unica foto della giornata: le fornaci abbandonate di Caldè - The only picutre of the day: old brickyard in Caldè
Yesterday we flown in the wind.
The forecasts were clear: north wind, gale in the afternoon.
The lake often gets excited for the cold gusts coming down from the mountains. 
Its flat and dark surface becames white, the waves are low, closer and nervous. And very cold.
We paddled north from Cerro of Laveno up to Caldè in few more than two hours. Than we had lunch and we waited: when the wind arrived, we paddled back with him in less than forty minutes!
We flown, running into the wind. We howled and laughed also, planing on the waves with a speed of 20 km/h! Around us only water, the land run away too fast to be able to bring it into focus... I understood that the kayak can make you rush into the wind. To pursue a dream. To reach it and turn it into a reality... Sometimes be happy is very easy!