IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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30 aprile 2018

Symposium CK/Mer 2018: la prima volta in Bretagna!

E' stato molto bello.
Tutto è stato molto bello: il viaggio, il tempo, il mare, le isole, la compagnia...
Tutto è stato anche molto buono: le ostriche, il sidro, i formaggi locali, le crepes e le galettes...
Tutto è stato emozionante, divertente, stimolante. E anche un po' faticoso, alla fine del viaggio!
E' stata una settimana piena di pagaiate, giochi, navigazioni, risate, incontri e chiacchiere...
Siamo davvero molto contenti di avere partecipato a questo primo symposium internazionale di kayak da mare organizzato dal 21 al 28 aprile a Paimpol dall'associazione nazionale francese CK/Mer: oltre 150 partecipanti provenienti da diversi paesi europei (Francia, Spagna, Italia, Germania, Irlanda, Gran Bretagna...) hanno riempito le acque della costa bretone di tanti colori, tanta allegria, tanti corsi, tante lingue diverse e soprattutto tanta voglia di condividere la comune passione per il kayak da mare.

Il primo incontro con gli insegnanti invitati al Symposium CK/Mer 2018 diretto da Jerome Le Ray...
La mappa stampata sul telo da mare: idea geniale!
Il briefing del mattino al "barnum"...

Il symposium si è aperto con un primo informale incontro tra gli insegnanti invitati presso il giardino del campeggio municipale di Paimpol ed è proseguito con la presentazione delle attività previste per l'intera settimana da parte di Jerome Le Ray, il giovane ed attivo presidente della rinomata CK/Mer francese: la prima serata si è conclusa con un incredibile aperitivo organizzato dagli stessi partecipanti al symposium che hanno offerto agli altri i prodotti tipici delle proprie terre d'origine, gareggiando in portate, taglieri e bevande che avrebbero potuto sfamare e dissetare anche il doppio dei presenti. I dolci avanzati, per dire, sono stati serviti a colazione nei giorni successivi, insieme ai piatti salati per la colazione all'inglese e ad altri dolci locali che mi hanno stregata sin dal primo momento (menzione d'onore al riso e latte del terzo giorno!)

Mauro e i nostri due Voyager sulla spiaggia di ciottoli dell'ansa di Launay!
Il gruppo sulla tecnica di pagaiata groenlandese...
La prima giornata di lezioni in acqua con Jerome Le Ray!

L'incontro di ogni mattina alle 9 davanti al grande tendone bianco chiamato "barnum" era sempre gremito e seguitissimo ed offriva a tutti i partecipanti l'occasione di scegliere tra diverse classi durante i primi tre giorni del symposium e nei successivi quattro giorni tra diverse escursioni lungo il litorale bretone, da Paimpol a Loguivy per ammirare le isole rocciose dell'arcipelago di Brehat, da Bugueles a Port Blanc per esplorare tutti i passaggi tra la costa di granito rosa e le isole poco più al largo, da Brehec a Port de Gwin Zegal per seguire le falesie strapiombanti che si alternano a lunghe spiagge di sabbia fine. E' stato interessante lavorare con gruppi da 2 a 27 persone su argomenti diversi come la tecnica di pagaiata groenlandese e moderna, i salvataggi ed i recuperi, i rolling, la navigazione nei giardini di roccia, la gestione degli incidenti e la conduzione del gruppo, l'introduzione alle correnti di marea e tutte le piccole-grandi cose relative al mondo del kayak.

Inconvenienti della bassa marea...
La seconda giornata di symposium col gruppo sull'introduzione alle correnti di marea...
Sandie Debois all'uscita del pittoresco porticciolo di Laguivy...

Ogni giorno cambiavano i gruppi, i luoghi di ritrovo, le attività, le condizioni meteo e gli insegnanti con cui lavorare: è stato molto interessante incontrare (o ritrovare) in acqua così tanti insegnanti diversi con cui condividere giornate di didattica e tanto altro, tutti presi com'eravamo a destreggiarci non solo tra il francese, l'inglese e lo spagnolo (le lingue pseudo-ufficiali del symposium), ma anche tra le varie isole degli arcipelaghi limitrofi e tra le tante richieste (anche bizzarre) dei partecipanti. Uno dei motivi per cui sono sempre molto contenta di prendere parte a questo tipo di ritrovi internazionali è proprio l'occasione offerta dall'incontro con altri pagaiatori per imparare sempre qualcosa di nuovo, per affinare la capacità di stare (e fare) gruppo, per testare la propria disponibilità ai cambiamenti, agli imprevisti e anche alle incomprensioni, come quando a terra si è deicsa una cosa ed una volta in kayak se ne fa un'altra del tutto diversa (esperienza vissuta!). E' un esercizio continuo che stimola ed arricchisce tutti, insegnanti e non!

Lo sbarco per la pausa pranzo sull'isola nord dell'arcipelago di Brehat...
Creatività italiana: Franco al riparo del suo telo termico!
La ripresa della navigazione intorno all'isola di Brehat...

Ho avuto l'opportunità di ritrovare Guido Grugnola e gli spagnoli Anna Moreno, Jose Bello e Manolo Pastoriza (con cui abbiamo avuto un interessantissimo scambio di opinioni sulla pagaia groenlandese durante una delle due cene offerte agli insegnanti nei ristoranti tipici di Paimpol!), gli inglesi Jim Krawiecki, Mirco Stefan, Ashley Williams, Rick Cooper e Richard Uren (con cui ho guidato il gruppo più "creativo" del symposium verso la piccola Isola di Rion in una giornata di pioggia e vento che avrebbe potuto risolversi in una catastrofe ma che si è rivelata idilliaca!), e gli amici francesi Jerome Le Ray, Jean-Marc Terrade, Hugues Termeau, David Appere e Yann Lemoine (con cui ho parlato a lungo di tradizioni bretoni e groenladesi e che speriamo di incontrare quanto prima!)
La barriera linguistica ha creato qualche problema solo quando non c'era la voglia di conoscersi meglio e di capirsi davvero: in acqua, poi, la lingua comune diventava quella della pagaia e bastava esprimersi a gesti o con degli ampi sorrisi per intendersi alla perfezione. Il linguaggio del corpo diventa sempre universale ed il mare in questo è un grande maestro di vita...

La lezione del terzo giorno sulle correnti di mare, sui traghetti e le entrate in morta con Rick Cooper...
Una delle tante morte tra gli scogli dell'arcipelago di Brehat...
Un momento di relax: paddle-balancing!

E' stata un'occasione d'oro anche per conoscere le altre insegnanti francesi invitate al symposium, Sandie Desbois, l'infaticabile organizzatrice dell'evento insieme agli altri volontari della CK/Mer, Veronique Olivier, l'autrice insieme al compagno di ben quattro guide alle escursioni in kayak in Bretagna ed in Francia, ed Agnès Penisson, l'unica insegnante francese che come me ha seguito il percorso formativo della British Canoeing.
Con Sandie ho gestito la prima giornata di corsi introduttivi alle correnti di marea e ho apprezzato la sua capacità di gestire un gruppo molto numeroso e di farlo lavorare sui traghetti e le entrate in morta tra le tante boe colorate dell'ingresso del porto. Con Veronique ho guidato un gruppo ben amalgamato fino alle vicine Isole Brehat e ho potuto ascoltare alcune delle moltissime informazioni che lei possiede sulla zona, sia in termini di cultura marinara che di storia locale. Con Agnès, poi, ho condiviso due lunghe giornate di navigazione lungo la costa di granito rosa, tra le piccole isole rocciose di Port Blanc, eseguendo salvataggi e traini, attendendo la marea crescente per scovare nuovi passaggi e chiacchierando di gusto delle nuove variazioni della didattica inglese...

Alla scoperta dei mille passaggi di corrente tra le isolette dell'arcipelago di Brehat...
L'originale faro di Paon sulla punta nord-est dell'isola di Brehat...
Il segnale di pericolo generico chiamato "Rompa" all'ingresso del porto di Loguivy...

Al rientro dal corso o dall'escursione, tra le tre e le sette del pomeriggio, il campeggio municipale di Paimpol tornava a riempirsi di centinaia di kayak colorati che scorrazzavano tra i vialetti alberati su auto o carrelli in cerca del proprio spazio tenda. La giornata, però, non poteva ancora dirsi conclusa: docce, aperitivi, cene, presentazioni e suonate sotto le stelle hanno allietato tutte le serate del symposium, rendendo l'atmosfera particolarmente piacevole e le ore di veglia particolarmente lunghe.
Le due cene organizzate dai numerosi e sempre sorridenti volontari della CK/Mer sono state degne di nota, arricchite da estrazioni a premi e gran bevute fino a tardi, con formaggi che scorrevano a fiumi anche più del sidro e con la musica bretone suonata dal vivo da un gruppo ben nutrito e composto da voci maschili, flauti e oboe, organetto e fisarmonica, chitarra e bangio bretone... superlativi i balli di gruppo che a più riprese hanno fatto tremare tavoli e tavolacci del barnum :-)

Uno dei ristoranti tipici di Paimpol scelti per la cena offerta agli insegnanti...
Una delle due cene organizzate dai volontari della CK/Mer sotto il "barnum"...
Il croccante dolce a sorpresa della prima cena: evviva la CK/Mer!

Quel che ci ha lasciato a bocca aperta è l'incredibile varietà del panorama bretone.
Complice la marea che ogni sei ore si alza e si abbassa anche fino ad una decina di metri (15 metri a Mont Saint Michele, appena 90 km ad est di Paimpol), la costa rocciosa si trasforma completamente ad ogni uscita in kayak: dove prima c'era una spiaggia larga e lunga, dopo si trova un'infinita distesa d'acqua, dove prima c'erano scogli affioranti e labirinti di roccia, dopo si trovano canali navigabili battuti dalle correnti, dove prima c'era un'isola separata dalla terraferma, dopo si trova un passaggio in secca che stravolge i confini della terra. Ovunque è un susseguirsi di barche adagiate di lato su giardini fangosi, di boe galleggianti dimenticate ai bordi dei fiumi, di scivoli di alaggio che appaiono e scompaiono sotto la costante azione un po' magica un po' prevedibile di questo nostro grande mare.

Dov'è finito il mare? L'imbarco fangoso dal porticciolo di Bugueles...
"I'm between two flowers", Rick said!
Agnes guida il gruppo durante l'esplorazione dell'arcipelago di Port Blanc...

L'altra cosa che ci ha stregato della Bretagna sono i tantissimi segnalamenti marittimi che si incontrano lungo la costa: in poche miglia abbiamo contato decina di fari, luci, segnali cardinali, segnali speciali e laterali, boe, mede e torri di vario genere, tutte dipinte a colori vivaci e molte con un nome proprio stampato sul lato a caratteri cubitali. Impossibile perdersi durante la navigazione, indispensabile conoscere le regole della navigazione. Pagaiare in Bretagna significa anche questo: allenare continuamente la conoscenza pratica dei vari segnali marittimi, sapere se avvicinare un'isola da est o da sud, riconoscere gli allineamenti, gli ingressi nei porti, i canali navigabili. E' un esercizio continuo che per le prime giornate ci ha completamente rapito e a cui abbiamo fatto presto l'abitudine, alzando continuamente lo sguardo dalla carta nautica per cercare un nuovo segnale oppure per orientarci a dovere tra la miriade di isole e isolette e scogli affioranti o ancora per scorgere in lontananza i fari di segnalazione sparsi ovunque in alto mare.

Il drago di roccia nei pressi di Bugueles...
Uno dei momenti di riunione e confronto del gruppo impegnato nella navigazione tra i giardini di roccia..
L'ultima pagaiata della settimana...

Il porto di alberi di Gwin Zegal, poi, è una delle meraviglie bretoni che da sola vale il viaggio.
Si tratta di uno dei due unici porti del genere realizzati in Bretagna secondo una tecnica antica e geniale che ha permesso ai pescatori locali di convivere con il fenomeno quotidiano dell'alta e della bassa marea. Dietro un'ansa riparata dal vento e dal mare, protetta da un promontorio roccioso che sembra quasi un'isoletta in procinto di staccarsi dalla terraferma per prendere il largo, si apre questo suggestivo porticciolo turistico sospeso nel tempo. Sul fondale sabbioso che si allarga a mezza luna e si protende in mare per alcune centinaia di metri sono stati infissi degli alberi d'alto fusto ad una distanza di circa 15 metri l'uno dall'altro: sono stati completamente privati dei rami ma hanno le radici ben piantate sul fondo del mare e permettono alle barche di restare ancorate saldamente ai loro tronchi durante le importanti escursioni di marea che interessano la zona. E' un porto di mare, ma è anche una foresta di mare, con questi fusti spogli, alti e saldi che escono dall'acqua e che regalano una visione onirica ai turisti di passaggio. Noi siamo arrivati con la bassa marea e tutte le barche erano adagiate sul fianco accanto al proprio albero, in silenziosa attesa dell'alta marea... 

L'arrivo nell'affascinante porto di Gwin Zegal!
Uno degli ultimi briefing tra gli alberi del porto...
I saluti di Yannick e Franco a base di ostriche e sidro!

A fatica ci siamo staccati dalla Bretagna.
Dopo l'ultima giornata dedicata alla parata di oltre 150 kayak in navigazione allegra e colorata tra Loguivy e Paimpol, e dopo i tanti saluti ai tantissimi partecipanti al symposium, la "Mauromobile" ci ha riportato a casa dopo oltre 3000 km di trasferta e per tutto il tragitto del ritorno una pioggia battente ed irrefrenabile ci ha permesso di lavare per bene i due kayak. E' stato molto interessante testare i Voyager nelle acque atlantiche e adesso sappiamo di volere tornare a costeggiare la punta nord-occidentale della Francia: un'altra piccola avventura da aggiungere al nostro diario di viaggio.
Siamo stati davvero molto bene tra gli amici francesi e ringraziamo ancora una volta di tutto cuore la CK/Mer per averci invitato e per averci trattato con tanto riguardo, sia a terra che in acqua. Siamo molto orgogliosi di avere preso parte a questa prima edizione del symposium internazionale francese e speriamo di conoscere presto le date del prossimo incontro!
Merci beaucoup à tous por cette magnifique expérience!!!
Pas de tradution en français, pardonnez-moi: nous sommes rentrés hier et repartons demain... please, use the translator on the left hand side of the blog : -)

25 aprile 2018

International provider map by British Canoeing...

L'efficienza della British Canoeing non smette mai di sorprendermi.
Sono sempre ammirata dalla competenza che dimostrano nell'aggiornare i programmi didattici e nel migliorare ogni aspetto della promozione delle discipline di pagaia, a livello nazionale, europeo ed internazionale: non è davvero un caso se la British Canoeing si è imposta negli anni come una delle federazioni nazionali più preparate, attente e all'avanguardia, vantando ogni anno milioni di iscritti ed alcuni tra gli insegnanti di pagaia più affermati e apprezzati al mondo...

La pagina dedicata agli insegnanti non inglesi sul sito della British Canoeing...

Adesso sono ancor più contenta del solito perchè l'idea di sostenere gli insegnanti stranieri non residenti in Gran Bretagna sta diventando una piccola e piacevole realtà: la British Canoeing ha da poco aperto sul proprio sito una sezione internazionale dedicata proprio agli insegnanti che operano all'estero e che promuovono gli standard inglesi in altri paesi. E' stata introdotta anche una "international provider map" che permette di individuare facilmente dove lavorano gli insegnanti non inglesi...
Ho fatto appena in tempo ad inviare i miei dati che nell'arco di un paio d'ore avevo già ricevuto una mail di conferma che i miei dati erano in linea: come si fa a non essere contenti di far parte di questa grande famiglia! Thanks so much for your help and support: we're stronger together!

22 aprile 2018

Symposium CK-MER 2018...

Siamo molto contenti di passare una settimana in Bretagna!
Tatiana è stata invitata al primo symposium internazionale francese organizzato dalla rinomata associazione nazionale CK-Mer nell'arcipelago delle Isole Bréhat, vicino Paimpol, sulla Manica.
Sarà una splendida occasione per ritrovare amici di vecchia data, incontrati nei diversi raduni internazionali organizzati in vari paesi europei ed ora raccolti tutti assieme nell'incontro francese.
Il symposium CK-Mer prevede tre giornate di sessioni tecniche in acqua dal 22 al 24 aprile e a seguire 4 giornate di navigazione dal 25 al 28 aprile per scoprire le bellezze della costa bretone.
Il programma dettagliata è pubblicata sul sito della CK-Mer a questo link...


Le iscrizioni sono chiuse già da tempo perché in pochi mesi è stato raggiunto il numero massimo di partecipanti previsto: oltre 150 persone prenderanno parte al symposium francese, ricco di sessioni sulle tecniche di pagaiata con la pagaia moderna e groenlandese, sulle escursioni nei giardini di roccia, sulle tecniche di conduzione del gruppo e di gestione degli incidenti, sui rolling.
Tatiana è stata chiamata ad insegnare, tra le altre cose, anche i primi rudimenti per affrontare in sicurezza e divertimento le famigerate correnti di marea: la costa bretone è interessata da importanti escursioni di marea e la corrente può raggiungere velocità impensabili per il Mar Mediterraneo...
Sarà un'esperienza intensa e divertente, ne siamo certi: vi saremo sapere al nostro rientro!

19 aprile 2018

Corsi 3* e 4* British Canoeing 2018...

Ecco le date dei prossimi corsi proposti da Tatiyak secondo gli standard della British Canoeing:
11 - 13 maggio 2018 a Venezia in collaborazione con Venicekayak
(1 solo posto disponibile)
25-27 maggio 2018 a Genova Nervi in collaborazione con Canoaverde
(1 solo posto disponibile)
8-10 giugno 2018 a Latina (3 posti ancora disponibili)
15-17 giugno 2018 a Pedaso, Fermo (3 posti ancora disponibili)
22-24 giugno 2018 a Malta - completo
21-23 ottobre 2018 a Minorca in collaborazione con Menorca en kayak


CORSI MW SEA KAYAK LEADER (vecchio 4 stelle)
1-4 giugno 2018 all'Isola Palmaria (La Spezia)
24-27 ottobre 2018 a Minorca (Spagna) in collaborazione con Menorca en kayak
22-25 novembre 2018 nell'Attica (Grecia) in collaborazione con Odysea
7-10 dicembre 2018 all'Isola Palmaria (La Spezia)


Partecipare ad uno dei corsi 3* in programma offre l'occasione di praticare durante l'estate le tecniche necessarie per partecipare ad uno dei corsi di Moderate Water Sea kayak Leader (vecchio 4*) in programma per giugno e per novembre...
Tutte le specifiche relative ai corsi 3* e MW Sea kayak leader (vecchio 4*) della British Canoeing sono riportati sulle relative pagine della scuola nel sito di Tatiyak seguendo i link di questo post.
Per informazioni e prenotazioni scrivete una mail a tatiyak@tatianacappucci.it.

17 aprile 2018

Corso Istruttori di base FICT: prima sessione del 14-15 aprile 2018

Lo scorso fine settimana si è svolta la prima sessione del corso per istruttori di base FICT: ci siamo ritrovati a Bergeggi con Arcangelo Gengis Pirovano, Enrico Brentana, Mauro Ferro e con 9 partecipanti altamente motivati e provenienti da varie regioni del centro-nord (Marche, Piemonte, Lombardia, Liguria e persino Svizzera italiana). Sorprendente l'alta presenza femminile, superiore al 50%, che ci ha confermato l'importanza del symposium femminile italiano appena concluso.
Le due giornate dedicate al corso introduttivo sono state caratterizzate da condizioni meteorologiche molto impegnative, per via del forte vento di tramontana che spirava a 25 nodi, con raffiche anche fino a 35 nodi: il mare scuro e spianato dal vento è sempre stato imbiancato da onde frangenti che galoppavano verso il largo e le folate si rincorrevano lungo la costa formando a più riprese piccole trombe d'aria. Abbiamo trovato una piccola oasi di calma nella spiaggia ridossata proprio di fronte all'isola di Bergeggi e abbiamo spronato i partecipanti a restare per quanto possibile nell'unica ansa riparata dal vento, sotto le scogliere rocciose su cui corre la strada litoranea.
Non sono mancati momenti di convivialità, grazie soprattutto all'ospitalità offerta dalla Pro Loco di Bergeggi, ed abbiamo trascorso un paio di sere attorno al tavolo a gustare specialità locali...
Lo scambio di esperienze, conoscenze e competenze è stato continuo, proficuo e completo, tanto da stimolare nuove idee e nuovi progetti, sia tra i formatori che tra gli aspiranti istruttori. Tutti i partecipanti al corso si sono alternati nell'insegnamento e nonostante il tempo inclemente hanno avuto modo di praticare per diverse ore sia in acqua che a terra...

Eccoci: Roberto, Anna, Francesca, Fabio, Jolanta, Mauro, Mirella, Tatiana, Enrico, Alessandro, Martina, Celeste e Gengis!
Le prime sessioni a terra sulle similitudini e differenze tra le varie discipline di pagaia...
I primi confronti sulla pagaiata...
Le prime prove in acqua con kayak differenti...
Autosalvataggi e salvataggi assistiti...
Preparazione atletica ed esercizi propriocettivi...
Le cinque donne del corso: Anna, Jola, Martina, Mirella e Francesca!

Il livello di preparazione di tutti i partecipanti si è subito rivelato molto buono: si sono presentati insegnanti di fitness e kik-boxing, di matematica e di chitarra, tutti con un grande bagaglio didattico che senza esitazioni hanno messo alla prova in kayak; si sono aggiunti anche professionisti di vari settori che hanno dimostrato indubbie capacità comunicative e di coinvolgimento, tutti forti di pregresse esperienze in altri settori sportivi, dal paracadutismo alla pesca, dal nuoto alla canoa fluviale.
Il corso base è volutamente centrato su tutte le discipline di pagaia ed è stato proprio Gengis ad introdurre le differenze e similitudini tra le varie canoe da fiume e da mare e anche tra le tante pagaie ad una e a due pale. Il corso si è poi arricchito della competenza professionale di Enrico che, come tante altre volte, ha messo a disposizione attrezzi specifici per la pratica di esercizi propriocettivi, utili per proteggere le articolazioni ed importanti per la preparazione atletica.
Più che sulla tecnica, questo corso per istruttori di base si è concentrato sulla didattica: i partecipanti hanno avuto modo di sperimentare un preciso metodo didattico che permette di chiarire i punti salienti di ogni manovra, tenere alta l'attenzione degli allievi ed al tempo stesso stimolare le capacità di apprendimento di ognuno.
L'estate sarà il momento migliore per mettere a frutto le nozioni acquisite e per progredire lungo il percorso dell'insegnamento del kayak: la preparazione premia sempre e la partecipazione a questo corso FICT dimostra che gli sforzi dell'Accademia della Canoa stanno andando nella giusta direzione. Ci rivediamo a novembre per la sessione finale, sempre a Bergeggi!

12 aprile 2018

Holyhead Marina disaster... please share and help!

Sono andata ad Anglesey per 8 anni consecutivi e proprio quest'anno che non riesco ad andare loro cosa fanno? Mi usano come ragazza-copertina! Ragazza, vabbè: cover-girl... insomma!
E' un po' come essere lì ancora una volta, anche se solo virtualmente...
Quest'anno è particolarmente importante essere ad Anglesey, anche se non ci si può andare.
Anglesey è un luogo rinomato nella piccola comunità del kayak da mare, famosa per le sue correnti di marea e per le scogliere verticali che sovrastano il bel faro di South Stack. Anglesey è uno di quei posti in cui bisogna riuscire ad andare almeno una volta nella vita: per capire cosa davvero significa "tidal-race", per apprezzare fino in fondo la forza magnetica di Penrhyn Mawr, per scoprire uno dei mausolei del kayak internazionale...
Adesso Anglesey ha bisogno di noi!


Come forse saprete, la notte del primo marzo scorso, il passaggio di una tempesta ha distrutto il porto di Holyhead, i pontili sono stati strappati dagli ancoraggi ed oltre 80 imbarcazioni sono affondate. Nigel Dennis ha perso la barca su cui viveva da anni, Carpe Diem.
Nigel è l'ideatore ed organizzatore del symposium di Anglesey da quasi tre decadi: è sempre stato molto generoso e ha aiutato tantissimi kayaker, inglesi e non solo. Quando ho trascorso tre mesi in Galles, per esempio, mi ha lasciato usare uno dei suoi kayak, quello della foto, per tutta la durata del mio soggiorno senza chiedere nulla in cambio, salvo una cena al ristorante dopo le mie insopportabili insistenze...
Adesso Nigel merita di ricevere il nostro aiuto: è stata lanciata una campagna di raccolta fondi per sostenere le spese del recupero di Carpe Diem dal fondale fangoso del porto di Holyhead. Si può fare una donazione seguendo questo link: https://www.gofundme.com/risefromthestorm!
Siamo già quasi alla soglia prestabilita di 20.000£: se potete, sostenete Nigel!

10 aprile 2018

Un corso 2* a Malta in preparazione del 3*...

Lo scorso fine settimana sono volata a Malta per un corso 2* della British Canoeing.
Conosco bene da tempo l'isola e sono sempre contenta di poterci tornare, specie ora che la primavera sembra finalmente arrivata. Malta è il luogo ideale per i corsi di kayak e nonostante il vento che sempre avvolge l'isola, si trovano ovunque angoli incantevoli e ridossati...

Alcuni dei ragazzi coinvolti nel corso 2* a Malta...
Le prive prove di salvataggio assistito...
Prove miste con kayak e sit-on-top...
Una baia ridossata e protetta, perfetta per il corso 2*...
Un curioso osservatore silenzioso che ha seguito il corso da riva!

Il gruppo di 7 ragazzi interessati al corso 2* è stato molto attivo, attento e allegro per le due giornate in acqua e ha dimostrato di sapere usare con eguale destrezza sia i kayak da mare che i sit-on-top che i sup (stand-up-paddle board) e ha coperto il syllabus con le diverse pagaie in uso...
Adesso non vedo l'ora di ritornare a Malta per il prossimo corso 3* della British Canoeing!

04 aprile 2018

"Il sorriso del mare": prime impressioni...

Il primo symposium femminile italiano di kayak da mare è stato un grande successo!
"Il sorriso del mare" ha raccolto nel porticciolo di Genova Nervi oltre quaranta donne tra insegnanti, assistenti e partecipanti: l'entusiasmo era alle stelle e la "sorellanza" ha dominato i quattro giorni di incontri che si sono svolti, sia in acqua che a terra durante il periodo pasquale.
Siamo davvero molto contente (e anche orgogliose!) della grande partecipazione ottenuta e siamo sicure che l'esperienza si ripeterà ancora! E' stato divertente, coinvolgente, esaltante, impegnativo, faticoso, istruttivo, gratificante, esilarante, autentico, stressante, accogliente, caloroso, piovoso, soleggiato, ventoso, sereno, movimentato, allegro, disordinato, caciarone e sopratutto femminile!
Siamo tornate a casa con dei grandi sorrisi e con una grande voglia di rivederci...

"Il sorriso del mare" al gran completo (quasi) con le magliette del symposium!
Le prima riunione di introduzione per la consegna del materiale e dei gadget...
Le prime prove in acqua di venerdì pomeriggio, l'unico giorno di calma del mare ligure...
Variazioni sul tema del secondo di giorno di symposium, quando la mareggiata lambiva il terrazzo...
La presentazione delle partecipanti rimandata dal primo al secondo giorno per assecondare le bizze del tempo...
La sessione di yoga con la pagaia tenuta da Jannie la mattina soleggiata della domenica di Pasqua...
La sessione a secco sui salvataggi tenuta da Anna (in piedi), Elke (in kayak) e Jannie (a terra)...
Le ragazze pronte a prendere il mare gonfiato dal libeccio: condizioni davvero impegnative per tutte!
Imbarchi e sbarchi e salvataggi assistiti: tutto eseguito in totale sicurezza, per assicurare sempre il sorriso!
La riunione finale: preziosissimo momento di confronto per raccogliere critiche costruttive e suggerimenti per migliorare: è stato senza dubbio uno dei momenti più emozionanti del symposium! Non si finisce mai di imparare!

Ringraziamo di tutto cuore le pagaiatrici che sin dall'inizio hanno creduto in questa iniziativa fuori dal comune (per la nostra piccola Italia), il Circolo Canoaverde che ci ha accolto a braccia aperte e ci ha lasciato usare la sede per cinque lunghissime giornate, le istituzioni locali che ci hanno riconosciuto il patrocinio gratuito, le federazioni sportive che ci hanno sostenuto idealmente, la FICT che ci ha offerto un generoso contributo economico, il Collegio Emiliani che ci ha ospitato, le insegnanti arrivate in aereo dalla Catalogna, dalla Germania e dalla Norvegia, le assistenti italiane che le hanno affiancate nella didattica, le partecipanti che hanno aiutato con le traduzioni simultanee e multilingue (e con 1000 altre attività), le tante kayaker arrivate da tutta Italia nei modi più disparati, le organizzatrici che hanno lavorato instancabilmente prima, durante e dopo il symposium!
Grazie: senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile!
Tra qualche giorno pubblicheremo il bilancio consultivo ed il bando per l'assegnazione delle borse di studio: rimanete in ascolto! Le donne in kayak sono una forza potente e vitale! A presto...