Sono andata ad Anglesey per 8 anni consecutivi e proprio quest'anno che non riesco ad andare loro cosa fanno? Mi usano come ragazza-copertina! Ragazza, vabbè: cover-girl... insomma!
E' un po' come essere lì ancora una volta, anche se solo virtualmente...
Quest'anno è particolarmente importante essere ad Anglesey, anche se non ci si può andare.
Anglesey è un luogo rinomato nella piccola comunità del kayak da mare, famosa per le sue correnti di marea e per le scogliere verticali che sovrastano il bel faro di South Stack. Anglesey è uno di quei posti in cui bisogna riuscire ad andare almeno una volta nella vita: per capire cosa davvero significa "tidal-race", per apprezzare fino in fondo la forza magnetica di Penrhyn Mawr, per scoprire uno dei mausolei del kayak internazionale...
Adesso Anglesey ha bisogno di noi!
Come forse saprete, la notte del primo marzo scorso, il passaggio di una tempesta ha distrutto il porto di Holyhead, i pontili sono stati strappati dagli ancoraggi ed oltre 80 imbarcazioni sono affondate. Nigel Dennis ha perso la barca su cui viveva da anni, Carpe Diem.
Nigel è l'ideatore ed organizzatore del symposium di Anglesey da quasi tre decadi: è sempre stato molto generoso e ha aiutato tantissimi kayaker, inglesi e non solo. Quando ho trascorso tre mesi in Galles, per esempio, mi ha lasciato usare uno dei suoi kayak, quello della foto, per tutta la durata del mio soggiorno senza chiedere nulla in cambio, salvo una cena al ristorante dopo le mie insopportabili insistenze...
Adesso Nigel merita di ricevere il nostro aiuto: è stata lanciata una campagna di raccolta fondi per sostenere le spese del recupero di Carpe Diem dal fondale fangoso del porto di Holyhead. Si può fare una donazione seguendo questo link: https://www.gofundme.com/risefromthestorm!
Siamo già quasi alla soglia prestabilita di 20.000£: se potete, sostenete Nigel!
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