Abbiamo risposto all'invito di Ottorino Tosti e lo abbiamo raggiunto a Milano a "
Fa la cosa giusta!", l'ottava fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili: presentava il progetto ItaliAmmassalik nella piazzetta del turismo responsabile nell'ambito delle iniziative promosse dalla
Associazione Italiana Turismo Responsabile, che ha deciso di sostenere il progetto ospitandolo alla fiera.
Ottorino è sempre appassionato e coinvolgente nelle sue presentazione del
progetto ItaliAmmassalik: stavolta i suoi racconti di viaggio sono stati accompagnati da nuove ed accattivanti immagini della Groenlandia, dei suoi fiordi, dei suoi ghiacci e della sua gente ospitale e sensibile.
Come in un recente passato, anche oggi la vita dei pochi abitanti della regione, poco più di 3000 distribuiti in 6 piccoli villaggi, è profondamente influenzata dalla rigide condizioni climatiche: a differenza della costa occidentale della Groenlandia, quella orientale su cui affaccia la regione di Ammassalik è interessata da correnti oceaniche fredde che trasportano grandi masse di ghiaccio marino durante tutto l'anno.
Questo isolamento forzato ha mantenuto inalterate per decenni le tradizioni locali ma oggi rischia di soffocare le ultime generazioni, che per cercare lavoro abbandonano i villaggi di origine oppure sopravvivono con il sussidio di disoccupazione danese. Gravi problemi affliggono così le piccole comunità: alcoolismo, depressione ed un tasso di suicidi paurosamente alto.
Il progetto ItaliAmmassalik vuole diffondere la conoscenza del Mondo Inuit per dare sostegno al miglioramento dell'offerta turistica, una delle pochissime attività possibili in quelle remote terre ghiacciate e di incredibile bellezza, per la maggior parte ancora inesplorate; la
Red House di Robert Peroni è una guest-house che accoglie i pochi turisti occidentali e che ha avviato una collaborazione con la gente del posto per migliorare la formazione professionale dei giovani Inuit nel settore turistico: nella regione, infatti, si possono praticare il trekking, l'alpinismo, la glaciospeleologia, lo scialpinismo, le uscite con le slitte trainate dai cani, le gite in barca e, ovviamente, anche in kayak... un mondo incontaminato che può essere scoperto ed apprezzato ancora meglio grazie al contatto diretto con le popolazioni locali!
Il tutto in un'ottica di turismo responsabile ed ecosostenibile che risponde pienamente ai nostri canoni...
Ottorino ha spiegato tutto questo e molte altre cose ancora nel corso di un breve ma intenso incontro durato circa un'ora, trasmettendo a tutti un senso di profondo rispetto per quelle genti e di sentita ammirazione per il loro stile di vita, semplice ma di antica ascendenza, capace di volgere lo sguardo al futuro mantenendo un forte legame con il passato... è un progetto davvero importante che speriamo incontri sempre nuovi sostenitori!
Il prossimo appuntamento con il progetto ItaliAmmassalik sarà l'inaugurazione in aprile della mostra fotografica presso il Museo Nazionale dell'Antartide di Genova: non mancate!
Sarebbe utile presentare a Torino la mostra magari al Museo di Scienze Naturali dove era già stata prodotta la mostra "I Popoli dei Ghiacci", ricordando nell'occasione Gabriella Massa, o al Museo della Montagna, ci proviamo?
RispondiEliminaUn abbraccio,
Toni
Ciao Toni,
RispondiEliminahai sempre delle ottime idee!
Credo che il Circolo Polare si stiamo muovendo in questo senso... l'ideale sarebbe organizzare un incontro al circolo canoisitico durante le giornate della mostra!
Parliamone, come sempre da cosa nasce cosa!!!
Toni, ciao: siamo già in contatto con il Museo di Scienze Naturali di Torino e si prevede di esporre la mostra da settembre 2011 afine anno. ciao Aldo del Circolo Polare.
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