Trentaquattresimo giorno di viaggio in kayak
Paralia Piso Aetos - Sami (Cefalonia)
15 km in kayak con mare increspato
L'ultima traversata
Quando nel porto di Piso Aetos non ci sono traghetti che vanno e vengono, tutta la baia sprofonda in una silenziosa tranquillità che rende la nostra ultima sosta su Itaca oltremodo piacevole.
La mattina inizia lenta, come al nostro solito, e dopo aver fatto colazione all'ombra ed aver smontato e riposto la tenda, mi dedico ad un'ultima manina di ciottolini bianchi, stavolta lavorati in maniera creativa da un mollusco bivalve conosciuto come dattero di mare, che ha un nome scientifico niente male (Lithophaga lithophaga) e che mi ha sempre impressionato per la sua rara ed inconsapevole (forse, chissà!) capacità di creare delle piccole opere d'arte.
Mauro è entrato in astinenza e scegliamo di tagliare diretti su Sami, poco a sud delle solite rotte dei traghetti, in una mattinata in cui in mare sembra non esserci nessun'altra imbarcazione. Il vento oggi soffia insolitamente da sud, in senso contrario alla nostra direzione, visto che puntiamo proprio verso sud.
È però un vento strano ed imprevisto, che si incanala tra le isole di Cefalonia e Itaca e che si allarga poi a ventaglio nel grande golfo di Sami. Non sembra rallentarci poi granché ma oggi avremmo pagaiato in qualunque condizione meteomarina, perché è il nostro ultimo giorno in kayak e siamo intenzionati a goderci fino all'ultimo minuto in mare.
Sbarchiamo dopo un paio d'ore nella solita spiaggia antistante il porto di Sami: volo a comprare sigarette, perché l'uomo di ferro diventa ancora più intrattabile e irascibile del solito quando non può soddisfare il suo spasmodico bisogno di nicotina.
Poi possiamo rifugiarci nella kantina sul mare dove avevamo già fatto una doppia tappa 33 giorni fa, quando avevamo iniziato il giro di Cefalonia proprio da questi lidi.
Il menù non tradisce il ricordo e trascorriamo all'ombra degli ulivi l'ultimo pomeriggio isolano, rileggendo insieme il blog col diario del viaggio per ripassare le varie tappe che ci hanno riportato a Sami.
Quando il sole sta per nascondersi dietro i monti incoronati da decine di pale eoliche, affrontiamo l'ultimo imbarco un po' impegnativo, perché nel frattempo il vento è girato da nord e fa rompere dei corposi frangenti proprio sulla spiaggetta sotto la kantina.
Ma qui non possiamo campeggiare, perché la striscia di ciottoli è troppo piccola, chiusa com'è tra il mare e la strada, e anche troppo esposta, sia agli scherzi del meteo che agli sguardi dell'intero paese.
E poi vogliamo trasferirci sulla stessa spiaggetta del nostro primo campo e montare la tenda per l'ultima volta proprio sotto lo stesso pino marittimo, che è un bel modo per chiudere ad anello un viaggio lungo 5 settimane.
Un ultimo bagnetto ristoratore alla maniera greca, indugiando in acqua a guardare l'orizzonte, un ultimo spuntino davanti al mare ed un'ultima foto del nostro accampamento: prima ancora che faccia buio, siamo già quasi addormentati.
Domani ci aspetta il traghetto del rientro insieme a qualche altra piacevole sorpresa...
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Il lento risveglio nella baia di Piso Aetos a Itaca |
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La manina di Piso Aetos |
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La fine dell'astinenza (spiaggia antistante il porto di Sami a Cefalonia) |
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L'ultima taverna col book crossing |
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L'ultimo campo a Sami |