Secondo giorno in kayak
Karavomilos - Cala Agia Anna
17 km in mare calmo e brezza leggera
Le prime fatiche e meraviglie del viaggio
Vorrei quasi fotografare l'aurora che incorona le colline di Itaca di un regale manto amaranto, ma la pigrizia ha la meglio sulla bellezza ed esco dalla tenda solo all'alba.
Facciamo colazione a più riprese con la pignolata siciliana al doppio gusto di limone e cioccolato che Nico e Roberta hanno portato dal loro recente viaggio a Messina: è una sferzata di energia che oggi ci servirà perché la notte sui massi sconnessi è stata un poco tribolata e di certo troppo breve!
Una foca pigra si stiracchia al sole e ricompare più volte nello specchio di mare antistante il nostro imbarco, col musetto e le pinne ben visibili tra i riflessi argentati del primo mattino.
Puntiamo verso nord e facciamo una prima pausa nella caletta dove abbiamo allestito il primo campo durante il nostro primo viaggio a Cefalonia nel lontano 2007 (ci abbiamo scritto un articolo per la rivista Pagaiando).
L'acqua è fresca e invitante, e tra una chiacchiera e l'altra ci immergiamo spesso. Dopo pranzo riprendiamo la navigazione con una certa lentezza e ci concediamo una seconda sosta in un'altra bella caletta di ciottoli bianchi, sempre all'ombra di ginepri profumati. Non andiamo molto oltre per la terza ed ultima tappa della giornata perché quando entriamo nella baia di Agia Anna sappiamo di doverci fermare: c'è uno spiazzo terrazzato sotto gli ulivi, una vela ed un catamarano silenziosi in rada, un frinire ininterrotto di cicale, una serie di capre in attesa di leccare il sale dagli scogli ed una leggera brezza a increspare il braccio di mare tra Cefalonia ed Itaca.
C'è soprattutto il nostro forte desiderio di cenare presto.
Potremmo restare qui anche 2 o 3 giorni!
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| L'alba a Karavomilos |
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| La manina di Karavomilos |
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| Sosta a Kapsolimionas |
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| Manina di Kapsolimionas |
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| Campo ad Agia Anna |
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