IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

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27 luglio 2025

L'imbarco più bagnato di sempre!

Domenica 27 luglio 2025
Dodicesimo giorno in kayak
Paralia Platia Ammos - Konoupetra
14 km in kayak con mare molto mosso (vento F4 di poppa piena)
L'imbarco più bagnato di sempre!


È incredibile quanti ciottolini ci sono sulla spiaggia! Per contenere il mio entusiasmo mi impongo di scegliere solo quelli che trovo tra i kayak, distanziati di una decina di metri, senza andare a perlustrare l'intera distesa di questi meravigliosi ciottolini policromi che sembrano bagnati per quanto sono levigati!


Anche stamattina il sole arriva a scaldare le tende solo dopo le dieci, non solo perché il costone roccioso è molto alto ma anche perché transitano alcune veloci fronti nuvolosi, così mi diletto coi ciottoli per un paio d'ore buone, tanto che le manine non mi bastano più...


Nel frattempo il mare cresce, gonfiato dal vento che inizia a striare di bianco il blu profondo del mare di Cefalonia. 

Non ci lasciamo impressionare ed organizziamo un imbarco da manuale: prima il doppio coi paraspruzzi indossati, poi Mauro e per ultima io, che però sbaglio il tempo giusto tra un treno di onde e l'altro e mi ritrovo il pozzetto pieno d'acqua. 

Le onde a riva sono troppo grosse per cercare di svuotare con la pompa di sentina e scelgo quindi di pagaiare il mio nuovo sommergibile fino a dietro il primo capo, distante circa 5 km, dove sono abbastanza ridossata da poter finalmente alleggerire il carico.


Il resto della navigazione è un vero piacere, col mare che spinge deciso e ci fa avanzare di gran lena. Facciamo una breve sosta in una caletta rocciosa, invasa di vespe che volano frenetiche tra le raffiche del vento, e riprendiamo subito il mare per doppiare il capo meridionale della penisola. 

Mauro legge sul Gps che voliamo sulle onde spumeggianti a 8 km orari, 4 nodi facili facili che ci fanno sbarcare allegri e sorridenti.


Riconosciamo subito la baia di Konoupetra, non altrettanto la nuova taverna dipinta di celeste che si affaccia sul mare spianato dal vento. Ci godiamo lo spettacolo naturale della sera che arriva lentamente e mangiamo a quattro palmenti, bevendo più del previsto (anche se loro dicono il giusto!), tanto che tardiamo più del solito a montare le tende sulla spiaggia di sabbia rossa.


Una delle 7 manine di Platia Ammos

Cuore di pietra
La veranda della taverna di Konoupetra
La seconda cena

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