IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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28 luglio 2025

Giornata di salvataggi

Lunedì 28 luglio 2025
Tredicesimo giorno in kayak
Konoupetra - Paralia Ligia
17 km in kayak con mare mosso 
Giornata di salvataggi


La partenza lenta è interrotta da un intervento rapido per recuperare una bimba che su un materassino gonfiabile stava andando alla deriva, sospinta dal forte vento che da terra soffia verso il largo.

La madre era già riuscita a raggiungerla a nuoto ma non aveva più energie per tornare a riva: con la prua del kayak non è stato difficile, ma ha richiesto del tempo, sospingerle verso il loro ombrellone.


Costeggiamo questo tratto di costa con gli occhi pieni di meraviglia perché, anche se lo conosciamo bene, ogni volta ci lascia a bocca aperta per la particolarità del panorama: calanchi di arenaria grigio perla adagiati sulla stretta spiaggia di sabbia fina e rossastra ed aperti su un mare di bassi fondali macchiati di praterie di posidonia oceanica, che conferiscono all'acqua una miriade di tonalità diverse, dal giallo oro al blu cobalto.


Facciamo una lunga sosta sulle ultime propaggini della spiaggia rossa prima di traversare il golfo di Argostoli. Sappiamo che sull'altro versante ci aspettano numerosi stabilimenti balneari e visto che il vento è ancora teso, scegliamo di sfruttarlo per raggiungere il promontorio che si apre ai piedi dell'aeroporto: 7 km col mare a favore che copriamo in poco più di un'ora.


Dopo un'altra breve sosta ai piedi di una vecchia cava di tufo ricoperta di banquettes di posidonia, proseguiamo verso sud alla ricerca di un campo per la notte. 

La costa corre bassa, frastagliata e rocciosa ma molte spiaggette non sono raggiungibili dal mare perché coronate di scogli oppure inondate di frangenti. Doppiamo così un altro capo e scorgiamo finalmente una bella spiaggia libera di sabbia chiara.


Appena issati i kayak notiamo un certo trambusto sulla battigia: nei pressi di un nido di tartaruga Caretta caretta è stato trovato un piccolo esemplare che a fatica cerca di raggiungere il mare, ma ogni sforzo sembra vano perché pare non avere più molte energie, dato che la schiusa avviene di solito durante la notte e lui deve essere uno degli ultimi ad aver lasciato il nido. 


Chiamo subito il numero delle emergenze riportato sulla targhetta plastificata che correda ogni nido finora incontrato ed un ragazzo gentile mi chiede di inviare la posizione esatta ed alcune foto. Detto, fatto. Nel mentre, riempiamo di acqua di mare una delle nostre scodelle da campeggio per adagiarci senza toccarlo il piccolo che sembrava moribondo: appena entrato in acqua inizia a pinneggiare vigorosamente e continuato a farlo anche in mare aperto, oltre la prima onda frangente in cui lo accompagniamo con grande emozione!


Il magnifico campo a Konoupetra

La sosta prima della traversata
Cuor di manina
I nidi di tartaruga (alcuni sono stati riposizionati per evitare zone rischiose)
La piccola tartaruga che abbiamo segnalato e aiutato a prendere il mare 💙

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