Ed eccoci alle prese con il nuovo corso introdotto dalla British Canoeing: il "
Coastal Sea Kayak" che ha arricchito i New Personal Performance Awards lanciati al principio del 2019.
Pensato per offrire un'ulteriore occasione di migliorare le proprio competenze tecniche e di valutare le condizioni meteo-marine ed ambientali, il Coastal è anche un'utile momento intermedio di studio teorico-pratico per poter affrontare con maggior slancio e sicurezza il corso da Leader.
Ci siamo incontrati a San Felice Circeo con tre allievi di esperienze e livelli differenti: Duilio ha già seguito il Leader training dello
scorso dicembre all'Argentario, Giulio era interessato ad un ripasso generale dopo il training di qualche anno fa ed Antonio ha invece scelto il Coastal come tappa intermedia prima del
corso da Leader. Tutti e tre hanno quindi già conseguito il titolo "Sea Kayak Award" ma la loro percezione del mare e del kayak è naturalmente molto differente. E non è stato difficile capirlo: dopo una bella chiacchierata introduttiva al bar sul porto, ci siamo concessi una prima parte del corso per "ripassare ed analizzare" i diversi livelli di competenza e anche i diversi modi di apprendimento, dal riflessivo all'imitativo all'iperattivo; solo più tardi siamo entrati nel vivo del corso e ho potuto differenziare l'insegnamento a seconda del contesto e delle esigenze...
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Il primo approccio con la zona di surf alle spalle del porticciolo di San Felice Circeo... |
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La sosta nella spiaggia della villa privata, poco prima che venissero a chiedere di andare via! |
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Antonio ancora titubante con le idee già più chiare sul timing! |
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Giulio sorridente alle prese con l'uscita dalla zona di surf... |
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Momento emblematico: diverse condizioni per diversi livelli di competenza! |
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Prove di autosalvataggio nel vento: poche onde ma risacca "antipatica"... |
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Un classico esempio in cui il paddle-float è di intralcio! |
E' stata per me un'occasione unica e preziosa per sperimentare la nuova linea introdotta dalla British e concentrare la mia attenzione sulle esigenze individuali dei singoli partecipanti. Ho così avuto modo di insegnare utilizzando diverse metodologie didattiche, unendo "delivering & coaching" e soprattutto mettendo a frutto quel processo di individualizzazione che riveste una parte centrale del
percorso Level 3 Coach. Per seguire da vicino i piccoli e grandi miglioramenti dei diversi allievi, l'insegnante deve calibrare ogni sessione del corso sulle diverse esigenze dei pagaiatori, così da mettere a fuoco quel che davvero serve ad ognuno per migliorare le proprie capacità di conduzione del kayak.
Così per lavorare sul controllo del kayak in spazi ristretti, per esempio, abbiamo pagaiato per qualche ora lungo la scogliera rocciosa del Monte Circeo e ho suggerito ad ognuno dei tre un esercizio diverso, sia tecnico che tattico: Duilio doveva studiare la risacca per capire quanto poteva avvicinarsi agli scogli, Giulio doveva invece approfondire la conoscenza di un kayak poco usato che non sempre risponde ai suoi voleri, ed Antonio doveva aumentare la sua confidenza usando tanto il corpo quanto la pagaia in maniera più efficiente. Anche nella zona di surf abbiamo lavorato in maniera differenziata: Duilio provando diverse velocità, Giulio provando diverse direzioni ed Antonio provando diversi momenti di ingresso ed uscita...
Sooooo speed, direction and timing: what could a coach ask more?! :-)
p.s. e anche stavolta, dopo il
primo corso Sea kayak award in Italia dei primi di gennaio, finiamo sul sito della British Canoeing tra i
"case study" usati per promuovere i New Personal Performance Awards :-D
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