La scorsa settimana, proprio il giorno dopo Capodanno, Paolo si è cimentato per la prima volta con un mare formato per prepararsi al suo training di Moderate Water Leader (il vecchio quattro stelle della British Canoeing) e mi ha sorpreso per la determinazione con cui ha domato il Voyager, un kayak notoriamente molto instabile.
Ma tra le onde gonfiate dal vento abbiamo avuto modo di testare un po' di tutto: inclinazione e controllo dello scafo, equilibrio ed appoggi, virate in movimento, accostamenti e zattere, diverse andature con vento ed onde sia di poppa che al giardinetto ed infine al mascone.
Abbiamo potuto studiare il mare da vicino, dall'interno, da un punto di osservazione privilegiato: in kayak siamo seduti sul pelo dell'acqua e tutto diventa più chiaro...
Paolo sul Voyager appena fuori dalla spiaggia di Torre Paola... |
Le perfette condizioni per il training: mare stato 3 e vento forza 4! |
Uno scorcio sul Monte Circeo... |
Lo sbarco tra i cumuli di posidonia, dopo un bagno imprevisto risolto con tranquillità! |
L'arcobaleno dopo la grandinata che ci ha accompagnato verso casa... |
Siamo partiti dalla spiaggia di sabbia di Torre Paola, ai piedi del Monte Circeo, una delle più belle località della costa laziale, dove è possibile navigare sia lungo incantevoli giardini di roccia che in impegnative zone di surf. Ci siamo diretti verso sud e dopo una faticosa ora di navigazione siamo sbarcati in una caletta accessibile solo dal mare, poco distante dal faro di Punta Rossa. Il rientro è stato caratterizzato da un vento in attenuazione ma da un'onda in scaduta più alta dell'andata, che nel punto di approdo creava frangenti di oltre un metro: la perfetta conclusione di una sessione molto interessante.
E' stata una giornata piena di nuove esperienze, per entrambi: Paolo ha capito di poter affrontare il mare con maggior confidenza, io ho capito una volta di più quanto siano importanti i corsi individuali! Ho sempre preferito quelli collettivi, dove gli allievi possono apprendere anche dal confronto tra loro stessi, ma siccome siamo tutti diversi è utile promuovere anche corsi personalizzati. Non ero sicura che lavorare in acqua con un solo allievo fosse la soluzione didattica migliore, ma credo che possa essere una prova molto più formativa e duratura di altri corsi, perché tutta la concentrazione dell'insegnante è rivolta all'allievo e tutta la curiosità dell'allievo è soddisfatta dall'insegnante. Nella maniera migliore possibile: individualmente!
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