Prima che iniziasse il confinamento imposto dalla pandemia di coronavirus, abbiamo avuto la fortuna di condividere per tre giorni con il maestro galiziano Manolo Pastoriza una
straordinaria esperienza di costruzione di pagaie groenlandesi.
Il primo fine settimana di marzo, cioè l'ultimo prima della dichiarazione di zona rossa per la Lombardia prima e per l'Italia intera poi, ci siamo quindi ritrovati a Latina, presso la nuova sede di Tatiyak, per trascorrere tre giornate tra pialle, cavalletti e trucioli di legno profumato.
Ne parliamo soltanto adesso perché sembra che finalmente si possano riprendere tutte le attività che per quasi tre mesi sono rimaste sospese e perché speriamo che questo racconto per immagini sia di buon auspicio per ripetere l'esperienza nel corso della prossima primavera!
Pensandoci adesso, non avremmo potuto chiudere in modo migliore!
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Tavole di cedro rosso canadese stagionate per circa 10 anni di misure 250 x 10 x 5 cm pronte per essere lavorate! |
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L'ampia veranda di ingresso della nuova sede di Tatiyak si presta molto bene per questo tipo di attività indoor! |
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Alcune fasi della lavorazione hanno richiesto l'uso della sega a nastro installata nel nuovo laboratorio/deposito di Tatiyak... |
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Dopo avere preso le prime misure sotto la guida di Manolo siamo passati al taglio del legno sotto la guida di Mauro... |
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Chi il mestiere del falegname ce l'ha nel sangue da sempre è anche capace di terminare la pagaia in due sole giornate
(e con grande meraviglia degli altri partecipanti, può anche iniziarne una seconda da regalare alla moglie!) |
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L'inseparabile coppia marchigiana ha scelto postazioni di lavoro contigue ed abbigliamento in perfetto abbinamento cromatico! |
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Quando siamo passati ad usare la pialla per affilare le pale la concentrazione è cresciuta di pari passo con la fatica! |
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I cavalletti sono indispensabili per la buona riuscita del lavoro e sono fondamentali in ogni fase di realizzazione della pagaia |
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Manolo ha fatto una prima introduzione teorica e generale sull'uso della pagaia groenlandese
per spiegare nel dettaglio le ragioni nella scelta delle misure (larghezza e lunghezza di manico e di pale)
e non ha mai smesso di seguire passo passo il lavoro di tutti gli otto partecipanti al workshop! |
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Non sono mancati neanche i confronti ed i consigli tra gli stessi partecipanti, alcuni novizi altri più navigati,
tutti mossi dalla comune passione per la tradizione Inuit e per la moderna riproduzione di pagaie groenlandesi... |
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Manolo ci ha anche aiutato a sistemare e rendere più comprensibili gli appunti presi durante le tre giornate di lavoro,
in modo da renderci autonomi nella realizzazione di altre pagaie groenlandesi anche senza la sua guida attenta! |
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Il workshop è terminato come era cominciato, con una ampia carrellata sui vari modelli di pagaia groenlandese! |
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L'atmosfera conviviale non poteva essere migliore ed i pranzi preparati dal Mammut non hanno mai tradito le aspettative! |
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Dopo tre giorni di intenso lavoro sono state realizzate otto pagaie groenlandesi dalle misure leggermente differenti... |
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Non poteva mancare la foto di gruppo scattata a conclusione del workshop:
non più una tavola di cedro rosso canadese ma una bellissima pagaia groenlandese personalizzata!
Grazie a Daniele, Maurizio, Fabio, Nico, Manolo, Tatiana e Mauro, Claudio, Roberto e Gianni!!! |
Un ringraziamento speciale ai partecipanti giunti da ogni parte d'Italia (Piemonte, Lombardia, Umbria, Marche e Lazio) e che si sono sin da subito resi collaborativi, comprensivi e costruttivi tanto da rendere davvero speciale quell'indimenticabile preludio dell'emergenza sanitaria internazionale.
Una menzione speciale va riconosciuta ancora una volta a Claudio che, con grande generosità in termini di tempo, pazienza ed energia, si è messo con largo anticipo alla ricerca di quelle meravigliose tavole di cedro rosso canadese che a detta di tutti, Manolo compreso, si sono rivelate talmente buone da avere reso il lavoro più semplice ed il risultato più gratificante!
Un grazie speciale al Mammut che si è offerta di cucinare pranzi abbondanti e saporiti per le 10 bocche affamate e voraci che dal venerdì alla domenica hanno affollato il portico di casa.
Un senso di profonda gratitudine mi lega ancora di più a Mauro che ha terminato la pagaia che io avevo iniziato e che non sarei mai riuscita a completare presa nel vortice dei cambi di volo per Manolo (che è salito sull'ultimo aereo per Madrid con coincidenza per Vigo prima del blocco totale dei collegamenti aerei).
Una volta rientrati a casa, ci siamo tutti messi in quarantena volontaria ed alcuni di noi hanno continuato a realizzare altre bellissime pagaie groenlandesi!
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