La telefonata di Fiorenzo è arrivata poco dopo la sua mail, solo una settimana prima del corso.
Sia la parola scritta che quella parlata erano cariche di entusiasmo e di aspettativa.
La richiesta era chiara e precisa: un corso personalizzato per prendere confidenza con il mare formato sul suo kayak di vecchia data, usato da sempre ma ancora poco conosciuto, specie tra le onde increspate dal vento di rinforzo. Il tempo trascorso al telefono è stato sufficiente per una prima conoscenza reciproca, ma quando ci siamo incontrati lunedì mattina abbiamo capito entrambi che sarebbero state tre lunghe ed intense giornate di lavoro in acqua.
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Fiorenzo all'imbarco dal porticciolo di San Felice Circeo... |
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Le isole pontine si stagliano all'orizzonte in un breve momento di schiarita... |
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Le prime prove di ingresso nelle grotte... |
Fiorenzo ha lavorato con attenzione, cura e passione. Ha saputo dosare pazienza e determinazione in una maniera molto proficua. Ha posto domande sempre molto pertinenti che mi hanno permesso di conoscerlo più a fondo. Ha provato anche il mio kayak chigliato, per capire meglio le differenze tra gli scafi, ma poi è voluto tornare a lavorare sul suo kayak. L'obiettivo del corso, del resto, era proprio quello: imparare a gestire il suo kayak nel mare formato. Un proposito impegnativo che ha richiesto concentrazione e fatica, sia in mare che a terra: prima e dopo ogni sbarco, infatti, abbiamo sempre discusso in maniera molto approfondita di tutti gli aspetti tecnici, tattici, fisiologici e non ultimo psicologici correlati alla disciplina del kayak da mare! Una serie di feedback che hanno aiutato sia Fiorenzo che me a fare chiarezza su alcuni aspetti fondamentali del pagaiare...
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Dentro e fuori ogni più piccolo giardino di roccia... |
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La soddisfazione di avere atteso il momento giusto per entrare in una delle tante piscine naturali... |
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La confidenza cresce e si inizia a "scogliettare"! |
Il tempo ci ha dato una mano, quasi il mare volesse accompagnare Fiorenzo in questo suo percorso di crescita tecnica. Il primo giorno la bonaccia ci ha fatto trovare il mare liscio più di uno specchio: abbiamo così avuto tutto l'agio di lavorare sulla postura corretta, sulla efficacia della pagaiata, sulla spinta coordinata delle gambe e su tutti gli altri piccoli segreti del controllo dell'imbarcazione. Il secondo giorno una brezza leggera ha increspato appena il mare: noi abbiamo così proseguito il lavoro concentrandoci sull'inclinazione dello scafo, sullo spostamento del peso e sull'equilibrio attivo, sul recupero della posizione usando sia la parte bassa che alta del corpo. Il terzo giorno si è finalmente alzato un vento leggero in rinforzo nel pomeriggio fino a 10 nodi e noi abbiamo potuto mettere in pratica quanto studiato nei due giorni precedenti: giocare nei giardini di roccia ci ha permesso di prendere confidenza con le manovre e gli spostamenti in spazi ristretti, e fare pratica nel surf cresciuto lungo il litorale sabbioso ci ha consentito di imparare a gestire il kayak tra le onde.
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Le prime surfate sulle onde formate dal vento... |
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Prove tecniche di scafo chigliato nel surf... |
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Fiorenzo tra le onde! |
Fiorenzo ha dimostrato un'attitudine naturale alla navigazione, forte delle sue pregresse esperienze in altre discipline sportive all'aria aperta, come l'escursionismo, l'arrampicata e lo sci-alpinismo. Ha anche saputo accettare di buon grado le intemperanze meteorologiche, sfruttando a pieno le giornate di bonaccia nell'attesa dell'arrivo delle onde gonfiate dal vento. Quando è poi arrivato il momento di misurarsi con il mare formato, Fiorenzo aveva già acquisito un pieno, ragionato e profondo controllo del suo kayak, che ha lanciato nel surf con grande soddisfazione di entrambi, sua per avere provato le brezza della velocità in sicurezza e mia per avere visto un così largo sorriso stampato sul suo viso.
La soddisfazione dei corsi personalizzati è davvero reciproca, per l'allievo e per l'insegnante!
Grazie alla bella esperienza condivisa nelle tre giornate di lunedì, martedì e mercoledì scorsi, sono sicura di avere contribuito a rinforzare le conoscenze di Fiorenzo e al tempo stesso di avere accresciuto le mie competenze didattiche: perché, neanche a dirlo, c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare!
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