IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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08 novembre 2018

Corsi 3* a Minorca e a Genova...

Sono stata invitata a tenere un corso 3* a Es Grau nei giorni immediatamente precedenti le Jornadas de Menorca en Kayak, dal giovedì 11 al sabato 13 ottobre 2018. Dopo la settimana di navigazione intorno alla più bella delle Baleari, ho prolungato la mia permanenza sull’isola per offrire altri due training 4* (di cui parlo nel post successivo). Prima di rientrare a casa, poi, mi sono fermata a Genova per un altro corso 3* nel porticciolo di Nervi nelle giornate dal 30 ottobre al 2 novembre 2018.
Il gruppo di sie aspiranti del primo corso 3* svolto a Minorca mi aveva messo in soggezione: talmente esperti da farmi venire i crampi allo stomaco per qualcosa di simile all’ansia da prestazione. Tutti (o quasi) lavorano da anni nel mondo del kayak da mare ed in alta stagione accompagnano turisti in escursioni più o meno brevi, ma anche in viaggi da più giorni ad una settimana, con annesso campeggio nautico; quasi tutti si trovano a gestire gruppi di principianti che possono raggiungere anche la ragguardevole cifra di oltre 60 elementi: in questi casi si fanno assistere da altri istruttori ed organizzano uscite sicure e divertenti per esplorare le zone più interessanti della costa dove sono soliti pagaiare. Sono tutti entusiasti del kayak da mare e hanno fatto della loro passione un mestiere, realizzando un sogno che mi pare di capire sta diventando sempre più comune tra gli appassionati di pagaia: vivere navigando! Sono anche kayaker molto diversi tra loro, per età, per indole e per esperienze pregresse, ma sono tutti talmente preparati tecnicamente che mi hanno fatto interrogare a lungo su come impostare il lavoro.
Ogni volta che inizio un corso, infatti, mi sembra di dovere superare a mia volta un esame: essere o meno all’altezza delle aspettative (mie prima ancora che degli altri!), proporre cose nuove ed incuriosire anche chi sa già tanto (sono sempre più numerosi gli “esperti” che frequentano i corsi che ho la fortuna di tenere), trasmettere entusiasmo a chi nel kayak ha trovato un lavoro (difficile talvolta mantenere vivo il sodalizio tra dovere e piacere!)… insomma, ogni corso è diverso da qualunque altro, anche se il syllabus è sempre lo stesso, perché cambiano le persone coinvolte, le condizioni meteo-marine, le barche e le “location” e anche le attività in acqua. Ma ogni volta si ripete la magia: ci ritroviamo in kayak a condividere una passione che si rinnova ad ogni pagaiata!
Inutile dire che i sei partecipanti hanno tenuto bene il mare, hanno affrontato senza timore le onde ed il vento, hanno organizzato sbarchi sulle rocce da manuale: il corso ha permesso anche di stringere amicizie nuove tra chi non si conosceva ancora e, come spesso accade, anche di programmare nuove avventure in mari lontani. Me li sono ritrovati (quasi) tutti nel training 4* della settimana successiva e tutto è ricominciato d’accapo, l’agitazione prima di iniziare, l’euforia delle giornate di corso, la soddisfazione dell’esperienza condivisa (e anche un poco la tristezza di veder finire un’attività che ci ha coinvolto tutti così tanto!)…

Il gruppo del primo corso 3* a Minorca: Arkaitz, Xavier, Ramon, Peter, Manolo y Andres!
Tutti in acqua a discutere di pagaiata efficiente...
La pausa pranzo sugli scogli della Riserva Naturale di Es Grau...
Il salvataggio assistito in versione "teatrale" eseguito da Peter y Ramon...
Tutti concentrati su Mr. Xavier Kirchner, un riferimento del kayak spagnolo...
Due settimane dopo a Genova Nervi con Gianfranco, Maurizio e Daniele... 
L'imbarco protetto del porticciolo di Genova Nervi...
I tre amici in kayak...
Alle prese con il salvataggio assistito tramite presentazione della prua...
Giochi di equilibrio di fine corso!

Dopo due voli aerei, due treni soppressi per maltempo e poi partiti con oltre due ore di ritardo e due valigie appesantite dall’attrezzatura bagnata, mi sono ritrovata catapultata da Minorca a Genova.
Il secondo corso 3* era minacciato dall’allerta meteo, ma il sole ci ha rincorso anche in quel di Nervi e tutto si è svolto secondo i programmi. Il primo giorno, in attesa delle annunciate schiarite, ci siamo concentrati sulla parte teorica, discorrendo di carte nautiche, segnalamenti marittimi e strategie di navigazione, dedicando del tempo anche all’introduzione dell’uso della cima di traino e delle diverse tecniche di salvataggio assistito, parte fondamentale di ogni corso 3*, rivolto a pagaiatori di esperienza intermedia che escono in gruppo e si possono trovare nelle condizioni di dover prestare soccorso ad eventuali compagni in difficoltà. Il secondo giorno, poi, il mare in scaduta della burrasca dei giorni precedenti ci ha costretti nel piccolo specchio acqueo del porticciolo turistico, dove le diverse boe di ormeggio erano “sporcate” da rami di alberi, reti da pesca e persino da un paio di relitti di gommoni che non avevano resistito all’assalto del cattivo tempo. Il terzo giorno, però, siamo riusciti a prendere il mare e ad approfittare dei giardini di roccia che costeggiano la passeggiata pedonale Anita Garibaldi, che pure ha subito dei danni per la caduta di massi e per la frana di alcuni tratti.
In mare ci siamo sentiti sempre tranquilli e sicuri.
I tre ragazzi che mi hanno invitato a tenere il corso a Genova sono amici da tempo e da sempre escono insieme: si conoscono e si sostengono e mi hanno regalato un altro corso speciale perché hanno saputo creare un clima di perfetta condivisione. Sono sempre stati molto attenti ad ogni singolo passaggio teorico e pratico relativo alle varie manovre tecniche previste dal programma di corso, non si sono mai distratti e anzi hanno interloquito con una lunga serie di domande curiose che mi hanno fatto comprendere appieno quanto siano appassionati di kayak da mare.
Le diverse imbarcazioni, inoltre, ci hanno permesso di comprendere meglio i vantaggi di un kayak attrezzato di tutto punto, coi ponti dotati di maniglioni e tienti-bene, coi pozzetti comodi ma funzionali, coi giubbotti “armati” delle dotazioni minime di bordo: credo da sempre che invece di “parlare di kayak” (pure importante per sviscerare ogni aspetto di questa affascinante disciplina dai vastissimi addentellati) sia molto più importante “fare kayak”, così da capire fino in fondo cosa serve e cosa non serve, e più ancora “cosa serve fare” per poter arrivare ad affrontare il mare in sicurezza.
Il divertimento non è mai secondario e tra uno scherzo improvvisato, un esercizio bizzarro e qualche gara amatoriale disputata tra i tre amici, siamo riusciti a chiudere il corso con alcuni doloretti alle spalle (ancora poco allenate a praticare spostamenti laterali o timonate di prua) ma anche con tanti sorrisi aperti e sinceri. I tre hanno raccolto le loro impressioni sul corso 3* nella loro pagina Facebook a questo link.
Il regalo per me più bello è stato (oltre al pranzo conclusivo sui tavolini all’aperto del porticciolo di Nervi) un ultimo rolling sincronizzato eseguito con grande sicurezza dai tre nuovi tre stelle!

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