Non sappiamo più quante volte siamo tornati alla Palmaria.
Negli ultimi dieci anni abbiamo fatto campo sull'isola almeno un paio di volte all'anno, sia in estate che in inverno. Ci torniamo sempre con grande piacere perché è per noi un luogo un po' speciale, pieno di affascinanti contraddizioni: a due passi da uno dei più grandi e trafficati porti marittimi e commerciali d'Italia, affacciata su un grande golfo ricco di bellezze storico-artistiche-paesaggistiche ed affiancata da un altro paio di piccole isole molto interessanti, la Palmaria non a caso è inserita, insieme alle vicine Cinque Terre e alla "dirimpettaia" Portovenere, tra i patrimoni dell'umanità dell'Unesco. L'isola è ricoperta da una folta macchia mediterranea, ha qualche casa sparsa sulle alture affacciate sulle "bocche" e all'estremità sud-occidentale mostra i segni imponenti di una vecchia cava di marmo: così vicina alla caotica vita cittadina, a noi sembra sempre molto lontana dalla civiltà, avvolta dal silenzio carico di suoni contrastanti della natura e del mare aperto.
Abbiamo fatto campo sotto il "solito" boschetto di pini marittimi, circondati dalle caprette selvatiche a terra, dai gabbiani impertinenti in aria e da una miriade di barche a motore in acqua. Tutte all'ancora nelle rade sottovento oppure nello stretto braccio di mare che separa la Palmaria da Tino e Tinetto.
Mentre noi cinque in kayak pagaiavamo in lungo ed in largo nel golfo e sotto le scogliere rocciose, incontrando anche un bel gruppo di Canoaverde guidato da Luisa e Giulio...
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Le prime prove di destrezza nei giardini di roccia... |
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L'imperdibile esplorazione della Grotta Azzurra... |
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I primi entusiasmanti sbarchi sulle rocce... |
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L'imbarco dalle rocce usando le cime di traino... |
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Gli auto-salvataggi nella corrente tra Tino e Tinetto... |
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Una pausa lungo la scogliera strapiombante del versante occidentale di Palmaria... |
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Conduzione del gruppo e scambio di kayak... |
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Risalita "complicata" da timone e cima di traino... |
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Programmazione dell'escursione giornaliera... |
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Un bel gruppo motivato: Tatiana con Arne, Alessandro e Benjamin (Mauro dietro la fotocamera!) |
Sono stati quattro giorni di totale immersione nel corso di Moderate Water Sea Kayak Leader, il vecchio 4 stelle della British Canoeing.
Ci siamo ritrovati al venerdì mattina alla spiaggia libera di Marinella di Sarzana per svolgere il corso di navigazione costiera presso l'accogliente stabilimento balneare "Da Pitì", già perfettamente attrezzato per la stagione estiva ma ancora poco frequentato da bagnanti ed amanti della tintarella.
Arne è arrivato da Roma, Alessandro e Benjamin poco dopo da Vicenza: fino alle cinque del pomeriggio abbiamo lavorato sulle carte nautiche, sulle tabelle di marea e sulle carte sinottiche, poi abbiamo costeggiato il lungo promontorio di Monte Marcello fino a Tellaro per traversare infine sulla Palmaria, la nostra meta per l'intero fine settimana. Sabato abbiamo dedicato l'intera giornata ad un ripasso generale delle tecniche di conduzione dell'imbarcazione, domenica invece siamo entrati nello specifico del corso da guida marina ed abbiamo affrontato tutte le diverse tecniche di conduzione del gruppo. Lunedì invece abbiamo ripreso tutti gli esercizi di navigazione costiera svolti anche durante le serate del campeggio nautico e abbiamo chiuso il corso in bellezza con un ultimo spuntino consumato sulla spiaggia sabbiosa di Lerici, proprio ai piedi della luce verde della diga foranea che chiude il grande porto di La Spezia. Le condizioni meteo sono state molto tranquille, senza grandi onde o venti forti, ma sotto le falesie abbiamo scovato molti angoli invitanti e la corrente che sempre interessa il canale tra Tino e Tinetto ha reso i salvataggi alquanto impegnativi...
I saluti finali sono stati molto gratificanti: "Abbiamo imparato tante cose, grazie"!
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