Sottopasso Pierangelo Bertoli - Lungomare dei cantautori del ventesimo secolo.
Così ci accoglie Pedaso, un piccolo paese marchigiano affacciato sul mare.
Costretto tra ridenti colline verdi, rumorose uscite autostradali ed una trafficata linea ferroviaria, Pedaso è un luogo ideale per la pratica del kayak da mare. I molti sottopassi dedicati ai cantori italiani collegano il centro cittadino alle spiagge di ciottoli e sabbia; i lunghi frangiflutti proteggono il litorale dalle mareggiate e dal vento dominante dei quadranti nord; i piccoli approdi sono sempre frequentati da natanti di vario genere, dai pescherecci locali che escono a gettare le reti poco al largo ai surf-ski, sit-on-top e sup che sfruttano le chilometriche zone ridossate per pagaiare in tutta tranquillità. In più, la vicina foce del fiume diventa dopo ogni piena o mareggiata, il luogo ideale per la ricerca di piccoli preziosi ritrovamenti, una miniera a cielo aperto di legni lavorati dall'acqua e dal vento!
Quando arriviamo a Pedaso, la sera di un caldo ma nuvoloso venerdì di metà giugno, la nostra guida locale è già in piena attività: ha previsto, programmato e predisposto ogni cosa, dal parcheggio dell'auto sotto casa, al noleggio gratuito di uno dei suoi tanti kayak al ritrovo culinario con tutti gli altri partecipanti per un primo incontro di conoscenza e scambio di informazioni pratiche.
Fabio Ficiarà è una delle nuove promesse della scuola italiana di kayak da mare.
Appassionato di ognuna delle mille-mila cose in cui si getta anima e corpo, ha affrontato con lo stesso spirito di profonda curiosità anche il mondo della pagaia, arrivando in poco tempo a costruirsi non solo una solida base tecnico-didattica ma anche una folta flotta di skin-on-frame, i tipici kayak groenlandesi in legno e tela dalle inimitabili ed avvincenti linee marine. Fabio ha saputo ravvivare l'entusiasmo per il kayak da mare nella sua zona costiera, ha seguito corsi con istruttori vicini e lontani e ha lanciato una serie di interessanti iniziative canoistiche. Ha un bagaglio culturale, sportivo ed umano di tutto rispetto e dimostra sempre una elasticità fuori dal comune. E sopratutto Fabio ride spesso, quasi sempre, anche quando il caldo avanza e non tutti mostrano di avere il suo stesso rilassato auto-controllo...
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Fabio, Caterina, Marco e Gianni: tutti sorridenti! |
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Fabio e Mauro davanti al paese di Pedaso... |
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I primi esercizi sulle varie posizioni delle mani sulla pagaia... |
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I salvataggi assistiti prima di affrontare il mare aperto... |
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Vento teso da nord: nessun problema ad affrontarlo di prua! |
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Stesso tratto di mare col vento di poppa: qualche indecisione ma una gran bella andatura! |
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I colori intensi del Mare Adriatico! |
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Prove di spostamenti laterali in una delle poche zone protette dal vento... |
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Uno dei molti momenti di confronto sulla tecnica e sulla tattica... |
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Un gran bell'inizio per lavorare sull'inclinazione dello scafo! |
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La presenza di Fabio è sempre stata preziosa... |
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L'inventiva di Fabio non ha limiti: il suo carrello porta kayak per la bicicletta è insuperabile! |
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Uno dei miei cantautori preferiti ha osservato dall'alto i due giorni di corso... |
Il corso era nato come uno dei tanti 3 stelle della British Canoeing che Tatiyak organizza in giro per l'Italia e l'Europa. Si è però presto trasformato in un corso "basico-avanzato", secondo l'indovinata definizione dello stesso Fabio: i tre partecipanti hanno preferito concentrarsi sulle tecniche di base della pagaiata, dei salvataggi e delle varie manovre di controllo del kayak per acquisire la giusta sicurezza personale prima di affrontare il mare, che qui si imbianca spesso di frangenti ravvicinati, nervosi e sempre molto rumorosi. Ci siamo così concentrati sulle esigenze degli allievi, uscendo dai soliti schemi per rendere il corso il più possibile adatto alle necessità dei partecipanti: una soluzione molto stimolante che richiede a tutti una sana dose di elasticità, adattabilità ed improvvisazione.
Caterina, Marco e Gianni hanno dimostrato, ancora prima di impugnare la pagaia, di possedere una dote rara tra gli amanti del kayak da mare: essere umili. Tutti e tre sanno bene qual'è la differenza tra il conoscere il mare e l'andare per mare: ascoltare. Sapere leggere il mare può fare la differenza tra una pagaiata di piacere ed un'uscita da dimenticare: mi ha piacevolmente colpito la pacata consapevolezza che hanno sempre mostrato dei limiti, sia propri che ambientali. Sono sempre portata a pensare il meglio delle persone che non sopravvalutano le proprie competenze e soprattutto che non sottovalutano mai le condizioni meteo-marine: sono le sole in grado di pagaiare in sicurezza.
Il corso non poteva andare meglio: allievi curiosi, appassionati e volenterosi, affiancati da un assistente insegnante che non si è mai risparmiato. Bei momenti, davvero.
Era molto tempo che non pagaiavo lungo la costa adriatica ed è stato bello riscoprire un posto così accogliente e particolare. A pochi chilometri dal promontorio del Conero, che staglia il suo inconfondibile profilo roccioso sulla vasta distesa azzurra dell'Adriatico, Pedaso è uno di quei felici luoghi in cui si può uscire in mare, e quindi organizzare un qualsiasi corso di kayak, con qualunque condizione di tempo meteorologico: le barriere rocciose create per proteggere le spiagge pubbliche sono perfette anche per proteggere i pagaiatori locali in casi di forte vento e onda formata, così che ogni giorno può rivelarsi quello giusto per uscire a fare un po' di pratica di navigazione e salvataggi.
I due giorni del corso di sono così riempiti di esercizi, domande, riflessioni, chiacchiere e confronti: che sono continuati anche la sera, al ristorante sulla spiaggia o al chiosco nel parco, quando satolli di piatti di mare o pizze guarnite, abbiamo continuato a parlare del nostro argomento preferito.
Il kayak da mare unisce posti lontani, stringe amicizie durature e scalda il cuore!
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