Sono stati quattro giorni dedicati alla diffusione della cultura del kayak da mare, alla promozione della competenza tecnica e didattica e alla divulgazione della pratica in sicurezza delle varie discipline di pagaia.
Il responsabile dell'Accademia della Canoa della Federazione Italiana Canoa Turistica, Arcangelo "Gengis" Pirovano, aveva tempo addietro invitato sia Mauro che me a far parte della commissione di formazione, insieme ad altri validi formatori fluviali e marini: ci siamo così ritrovati con amici vecchi e nuovi a lavorare nelle acque turchesi ed attraenti della bella costa rocciosa di Bergeggi, in provincia di Savona, sul versante ligure di ponente.
Enrico Brentana ha svolto con la solita professionalità la parte del corso dedicata alla preparazione atletica, prospettando in più riprese i vari esercizi necessari per prevenire gli infortuni e per rafforzare la struttura muscolare: abbiamo lavorato sia sul remo-ergometro che sul panchetto che sulla sfera (e con tanti altri strumenti ginnici), ampliando lo spettro degli esercizi propriocettivi necessari al kayaker marino che voglia migliorare le proprie conoscenze e competenze.
Chiaretta Aldeni ha svolto con incredibile puntualità il tema del trattamento della paura, come emozione che definisce il nostro rapporto con la realtà esterna e che in alcune circostanze può provocare stress: avere messo a disposizione la sua formazione di altissimo livello sviluppata nell'ambito dell'associazione EMDR ha ulteriormente arricchito tutti i partecipanti al corso.
Giuseppe De Bernardi ha coadiuvato l'attività dei formatori sia in acqua che a terra e, forte della sua preparazione tecnica e didattica, ha immediatamente instaurato un rapporto proficuo ed aperto con tutti i partecipanti: la sua passione per il kayak e per il mare, unita alla sua grande competenza marinara di velista di lungo corso, ha permesso a tutti di confrontarsi e di migliorare...
Il primo corso FICT per istruttori marini a Bergeggi |
Mauro Ferro e Arangelo Gengis Pirovano introducono il lavoro |
Enrico Brentana al lavoro sul remoergometro |
I partecipanti testano le proprie capacità sui vari strumenti predisposti da Enrico Brentana |
Chiaretta Aldeni catalizza l'attenzione di tutti i partecipanti! |
Al corso istruttori marini FICT si sono iscritti in 18: hanno partecipato alla prima sessione in 16.
Sono arrivati non solo da Bergeggi ma anche da Chioggia (Venezia), Preganziol (Treviso), Laveno Mombello (Varese), Chiari (Brescia) e Cagliari, attraversando il Tirreno per raggiungere il continente.
Sono giovani non ancora ed appena maggiorenni, appassionati meno giovani e tante donne, cinque su 16, che è una media davvero invidiabile per un corso istruttori, spesso disertato dalle donne in kayak.
Sono studenti liceali ed universitari, impiegati, ingegneri, segretarie, autisti, educatori, religiosi, geologi, allenatori e guide escursionistiche ambientali: tutti motivati dalla voglia di migliorare e tutti uniti dalla passione per il kayak e per il mare. Sono stati capaci di instaurare sin dal primo giorno un clima disteso e collaborativo, di confronto continuo e di scambio di esperienze e di competenze.
Come sempre accade, i livelli di preparazione tecnica erano molto diversi ma, come raramente accade (ma è sempre molto bello quando accade!), sono stati tutti ben disposti gli uni verso gli altri per aiutarsi a crescere insieme e a fare gruppo.
Tutti i formatori hanno sempre accompagnato i partecipanti in mare, seguendoli da vicino in ogni momento del corso, sia quando hanno praticato e affinato le varie manovre di conduzione dell'imbarcazione, sia quando si sono concentrati sulla conduzione del gruppo in sicurezza in condizioni di mare formato: ci sono stati tanti momenti di inclusione, confronto e condivisione che hanno accresciuto la preparazione e la passione di tutti noi...
Lezioni di gruppo sulla tecnica di insegnamento |
Diversi approcci alla didattica |
L'ingresso in acqua seguito da Giuseppe De Bernardi |
Anche Gengis sale in kayak per seguire le lezioni in acqua |
Il gruppo si imbarca ed inizia a lavorare prima che entrino anche i formatori... |
Il corso è rivolto ai pagaiatori marini che hanno maturato una certa esperienza e che sono interessati ad acquisire le competenze necessarie per insegnare in sicurezza la conduzione del kayak da mare.
Nell'auspicabile quanto necessaria esigenza di uniformare i brevetti rilasciati dai vari enti italiani, abbiamo inteso proporre un corso analogo a quello che avevamo già avuto occasione di organizzare qualche anno fa grazie alla collaborazione con Vincenzo Stuppia e con la Lega Navale di Palermo Arenella. Il programma didattico ed il metodo di svolgimento non differisce da quello per Istruttori di secondo livello FICK ed è stato alleggerito soltanto della parte teorica relativa al primo soccorso (perché tutti gli iscritti hanno già conseguito o stanno per conseguire il brevetto di assistente bagnante e/o di BLSD) e alle altre discipline di pagaia (perché tutti i partecipanti sono già assidui praticanti di kayak sit-on-top, canoa canadese e kayak fluviale). Speriamo che le trattative tra i vari enti riprendano presto e che giungano in tempi ragionevoli ad una equiparazione ragionata dei titoli che può solo far bene al movimento del kayak da mare italiano.
Per la realizzazione di questo corso è stata fondamentale la collaborazione della Pro-Loco di Bergeggi e della locale associazione Geologiaspasso che hanno curato la logistica in tutti i dettagli, dalla sede in riva al mare con docce calde e bar sulla spiaggia fino alla ospitalità dei formatori e soprattutto alla gestione del momento di convivialità più importante: la cena serale!
Questo l'articolo uscito sulla stampa locale, seppur con qualche inesattezza...
L'imbarco in un giorno più uggioso degli altri... |
Il confronto sulle diverse tecniche di salvataggi assistiti |
Una delle soluzioni adottate per risolvere il "tutti in acqua"! |
Un accenno di temporale tra tanti sorrisi di kayaker divertiti |
Il saluto dei delfini al mattino del primo giorno e quello delle velelle alla sera dell'ultimo! |
Il corso è stato incentrato prevalentemente sulle varie modalità di insegnamento e di apprendimento, inserendo moduli teorico-pratici modulati dal Level 1 Coach della British Canoeing e adatti a migliorare le tecniche didattiche. Imparare ad insegnare non è così scontato per chi è capace di andare in kayak da mare: non lo è nei grandi atleti capaci di vincere medaglie olimpiche e non lo è nei pagaiatori di lunga data, gli uni e gli altri talvolta troppo concentrati sulle proprie competenze personali per essere capaci di traferire ad altri le proprie conoscenze. Il bravo insegnante di kayak da mare deve invece sapere riconoscere le esigenze specifiche dell'allievo che ha di fronte e scegliere il metodo didattico più appropriato per accrescere le sue capacità: sono qualità proprie dell'insegnante l'empatia, la positività e la creatività ed ognuna di queste doti può essere affinata e perfezionata al fine di diventare dei bravi maestri formatori, capaci di appassionare altri alla nostra stessa passione e soprattutto capaci di diffondere la cultura del kayak da mare divertendosi in sicurezza.
I commenti raccolti dai partecipanti al termine della prima sessione sono stati tutti molto positivi e ci hanno confermato la validità del metodo proposto: ora ci aspetta la seconda parte del corso, da sviluppare durante la stagione estiva seguendo il percorso di auto-formazione, di studio individuale sia a terra che in acqua, di tirocinio sotto la guida di un tutor e di elaborazione di una tesina su uno degli argomenti scelti durante i colloqui finali.
C'è ancora molto da fare e tutti siamo consapevoli che c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare: come ha detto Chiaretta Aldeni durante la sua lezione "fino alla bara sempre s'impara"!