IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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26 settembre 2025

Il sostegno dell'isola - diario scombinato di un'insegnante in trasferta a Ponza 💙 #3

🧭 Giovedì 25.9.25
👣 Seconda settimana di scuola
⭐ Pomeriggi indimenticabili

"Ma che non la sentite l'acqua?"
Un vecchietto seduto sotto la pensilina dell'autobus allarga le braccia per farci meglio intendere l'ironia e la sorpresa.
"Certo che la sentiamo, ma ormai siamo tutte bagnate e ce la godiamo!"
E anche noi due allarghiamo le braccia per aumentare la sintonia col vecchietto e col temporale.

Mi sono sempre piaciuti i temporali estivi, anche quelli che annunciano l'arrivo dell'autunno: sono morbidi e avvolgenti, come una coperta leggera, calda è l'acqua che scende dalle nuvole nere e calda è l'aria che avvolge l'isola. Bastano pochi minuti, quando la pioggia arriva, a bagnare tutto, noi comprese, e a formare grossi rivoli fangosi che corrono veloci giù per i viottoli sterrati e ancor più veloci lungo le stradine asfaltate.
L'isola si lava e dopo un poco si tinge dei suoi colori più intensi.

Siamo andate in esplorazione.
Una delle cose che più mi piace di questo mio nuovo lavoro a scuola è quella di avere quasi tutti i pomeriggi liberi.
La seconda settimana dell'anno scolastico è iniziata (e anche finita, ormai) senza grandi sorprese (perché la nomina come referente del dipartimento di sostegno per l'Istituto tecnico per il turismo era già nell'aria, visto che sono rimasta l'unica docente immessa in ruolo, dopo che l'altro collega ha rinunciato all'incarico).

Mi sono quindi avventurata insieme a Chiara alla scoperta degli angoli nascosti di Ponza.
Dopo il raduno in kayak dello scorso fine settimana, lei aveva voglia di rivedere da terra le cale visitate dal mare e ci siamo lasciate guidare dall'improvvisazione per ammirare l'isola da una diversa prospettiva.

Abbiamo iniziato dal sentiero che conduce a Punta Incenso, il capo nord-orientale di Ponza, raggiungibile con un viottolo che sale tra la macchia mediterranea punteggiata di fichi d'india e agavi, di cui abbiamo scoperto come provette botaniche le varie parti interne ormai essiccate, strane creature aliene che accendono la fantasia. 

L'estremità dell'isola è occupata da un ampio pianoro densamente coltivato, tra piante selvatiche di mirto e ginepro si rincorrono anche regolari filari d'uva, riparati dietro bassi ma compatti muretti a secco, e orti rigogliosi protetti da una serie ininterrotta di sottili reti da pesca.

Il senso di straniamento è ancora più forte perché qui è evidente che l'isola è un'isola: ovunque volgi lo sguardo, il mare entra prepotente nel campo visivo e circonda da ogni parte questo piccolo lembo di terra, che immerso nella vasta distesa blu sembra ancora più piccolo!
Il mare che in questi tempi storici sembra diventato un confine invalicabile dove si consumano atrocità disumane, da qui sembra proteggere e salvare.

Il temporale è preceduto da una serie di nuvoloni che si addensano verso la costa e che si sfilacciano in una inquietante triade di trombe d'aria che dall'alto del cielo serpeggiano giù in mare, sollevando spruzzi così grandi da essere ben visibili anche a grandi distanze. 

Punta Incenso è il luogo ideale non solo per ammirare questi imponenti fenomeni meteorologici, ma anche per godere della vista sulle isole vicine (Gavine Zannone) e lontane (Ventotene, Ischia e Procida), oggi tutte visibili all'orizzonte anche se la linea scura che separa cielo e mare è coperta da cumulonembi paffuti e rosati ma è anche illuminata da una luce argentea del tutto particolare, solo a momenti un po' spettrale.

Rientriamo sotto l'acqua e sotto l'acqua andiamo anche il giorno seguente, non per la pioggia battente, ma per la scoperta del panorama incantevole che si apre alle Piscine Naturali vicino Cala Feola: ci basta un'occhiata per decidere di scendere il sentiero che, tra giardini abbandonati e bar all'aperto ormai chiusi, conduce fino ad uno degli angoli più affascinanti dell'isola. 

Il nome annuncia le piscine ma non prepara alla meraviglia: piccoli anfratti scavati nella roccia lavica e collegati, tra loro e col mare aperto, da una serie di gallerie marine tra le più belle di sempre.
Come due bimbe al luna park entriamo ed usciamo più volte da queste stupefacenti vasche naturali, protette da pareti rocciose levigate, su cui sono intagliate scalinate e porte e stanze interne e che sono abbellite da una miriade di piccole incrostazioni come fossero ricami all'uncinetto.

I colori del tramonto rendono tutto più intenso e ad ogni bracciata respiriamo aria salmastra e gioia condivisa, talmente prese dal momento da dimenticare di scattare qualche foto, eccezion fatta per quella alla manina di sassolini vulcanici policromi.

E mi torna in mente la lettura recente dell'omino di vetro di Gianni Rodari: "L'uomo di vetro è trasparente. Gli si leggono i pensieri in testa. Non ha bisogno di parlare per comunicare. Non può dire bugie, perché si vedrebbero immediatamente, a meno che egli non porti il cappello. Brutto giorno, nel paese degli uomini di vetro, quello in cui viene lanciata la moda del cappello, cioè la moda di nascondersi i pensieri"! [Grammatica della fantasia di Gianni Rodari]

Con Chiara chiudiamo in bellezza e trasparenza con una cena a base di pesce in uno dei ristoranti più rinomati della zona e siamo così fortunate che stavolta piove solo mentre siamo sedute a tavola.
Torniamo a casa sotto una volta celeste così carica di stelle che ci concilia il sonno e anche un po' col mondo 💙

Creazioni artistiche della Natura 💚
Le pale di fico secche rendono evidente la meraviglia della trama a strati sovrapposti!
A Punta Incenso l'est è rafforzato 🤓
Le radici delle agavi quando muoiono sembrano quasi delle entità aliene 👽
Il pirata di Punta Incenso, con cappello e sciarpetta 





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