It was a little unexpected adventure!
We decided to spend 4 days paddling around two of the most fascinating islands in the Mediterranean Sea: Ponza is the biggest one of the three islands of the Ponziane Archipelago and it's just around 20 n.m.; Palmarola is even smaller and it's just few miles out; Zannone is the smallest one and it's a Natural Reserve were you can land only with a special authorization.
The circumnavigation of Ponza & Palmarola is the best option for a sea kayak group who wants to explore and appreciate this special place!
Both of the little islands boast century of history, starting witht the ancient Roman Empire that realized there few fish-farms, building some impressive swimming pools directly into the volcanic rocks close by the main harbour: you can easily push the bow of your own kayak into the narrow channels where they used to raise different wild fishes, such as moray, see bass and squids.
Sea kayak is the perfect boat to discover the countless secrets and the several attactions of Ponza island: every few strokes you can find a cave, a rock garden, a natural arch, a sea stack, a silent sandy beach approachable only by the clear dark blue sea.
This is the perfect season to visit the island, when the Spring is covered the coast line with yellow and purple flowers, the warm temperature is good enough to pick up a tent for the night and the holidays-makers are still few people.
Paddling around the islands is the perfect way to understand how close is the paradise!
We planned the trip according with the weather forecast. We did almost the same trip of our last time here in 2013 but we immediately realized how fast is the island changing its profile due to the sheet erosions and the landslides. Anyway we were able to cross the channel in a very calm and sunny day.
We completed the periplus of both Ponza and Palmarola islands during three very relaxing days, paddling 2-3 hours in the morning and bit more in the afternoon.
We spent one night in the uninhabited Palmarola island, eating all together on a special sheltered beach where you can find little strong black obsidian pebbles that are coming from the abandoned quarries still recognizable on the side of the highest hills.
We also walk on the top of the mountain to admire both the sea side and the old cavern village where just cats and grass plants keep surviving, apparentely apart from the civilization but only few miles far away...
We only struggled on the way back due to the strong North-Westerly winds and long white caps that increase the sea state from 3 to 4 in the last part of our trip.
There were blue water hills all around our small group of six kayakers, a sort of 1 to 2 meters breaking waves turning into a nervous "washing machines" closer to the rocky coast line.
One of the kayaks had the back hatch full of salty water due to a bad leaking on the skeg device and one of the kayakers had a bad seasickness due to a bad timing in assuming the proper pills.
Once we reached our last camp, we decided to go to the restaurant then. We made the right choise!
The last dinner was a special moment for all of us with that strange feeling you can feel only after having spent some days together paddling on the sea!
It was a little unexpected adventure we'd like to repeat soon!
|
Giacomo and his Nordkapp for the first time together on the salty water! |
|
Andrea and Mirella under the lighthouse of the La Guardia headland... |
|
The group paddling around Capo Bianco (White Cape) leaving Cala Luna (Moon Bay)... |
|
Mirella in the middle of the Ponziane archipelago! |
|
Camping site on the beach of the so called Harbour Bay in Palmarola island... |
|
Spectacular view from the top of the mountain: can you still check the kayaks?!? |
|
The magnificent so called Cathedral Bay in Palmarola island... |
|
Pietro admiring the entrance of one of the dozen caves along the coast line... |
|
Giacomo looking for that fantastic wooden-made sea-scape little home! |
|
Andrea on the way back from Palmarola to Ponza... |
|
Just one of the billion relaxing moments! |
|
Pietro and Giacomo admiring the cristal clear water and the yellow sulphur rocks... |
|
Mauro and Pietro along the scenographic coast-line close to the Schiavone beach... |
|
Pietro and the biggest natural arch in Ponza, the so called Spaccapurpo! |
|
Searching for the famous Emerald Cave... |
|
Giacomo paddling on the North side of the "Piana Bianca" rocky cliff... |
|
Pietro paddling on the South side of the "Piana Bianca" rocky cliff... |
|
One of the most intriguing cave close to the main harbour in Ponza island... |
|
The ancient roman swimming-pool realized as a fishfarm, called Pilato's Cave... |
|
One of my favourite activities during the lunch break: rock-balancing! |
Il viaggio a Ponza e Palmarola è stata una piccola inaspettata avventura!
Abbiamo passato 4 giorni a pagaiare intorno a due delle più belle isole del Mediterraneo: Ponza è la più grande dell'arcipelago Ponziano ma ha uno sviluppo costiero di poco più di 20 miglia nautiche; Palmarola è anche più piccola ma dista dalla più grande appena qualche miglio; Zannone è la più piccola di tutte ed è una riserva naturale dove si può sbarcare solo con un permesso speciale.
La circumnavigazione di Ponza e Palmarola è la scelta più felice per un gruppo di kayakers interessato a scoprire le bellezze del posto.
Entrambe le isole hanno un passato ricco di storia e molte sono le testimonianze dell'antico impero romano, come gli incredibili murenari scavati nella roccia lavica a due passi dal porto principale: si può spingere la prua del kayak negli stretti canali di accesso alle antiche vasche di allevamento dei pesci e restare ammaliati dai giochi di luci ed ombre creati dai vari cunicoli che si diramano su per la scogliera.
Il kayak è l'imbarcazione perfetta per scoprire gli infiniti segreti e le molteplici attrazioni di Ponza: ogni poche pagaiate si incontrano grotte, giardini di roccia, archi naturali, faraglioni e piccole spiagge silenziose raggiungibili solo dal mare.
La primavera è la stagione perfetta per apprezzare i colori ed i profumi dell'isola, quando la costa si ricopre di fiorellini gialli e viola e quando le temperature miti invitano a montare la tenda sulla spiaggia perché i villeggianti sono ancora poco numerosi.
Pagaiare intorno alle isole è la maniera perfetta per comprendere quanto può essere vicino il paradiso!
Abbiamo pianificato il viaggio in base alle previsioni meteo-marine e ci siamo ritrovati a fare più o meno
lo stesso giro dell'ultima volta, anche se abbiamo subito notato il profondo cambiamento della costa dovuto ad erosioni e smottamenti. La navigazione è comunque avvenuta in giornate calme e soleggiate che ci hanno permesso di pagaiare a pochi metri dalla riva.
Abbiamo completato il periplo di Ponza e Palmarola in 3 giorni con tutta la calma dettata dal luogo, pagaiando per 2-3 ore al mattino e qualcosa di più al pomeriggio.
Abbiamo trascorso una notte sulla disabitata isola di Palmarola ed abbiamo cenato tutti insieme sulla spiaggia ridossata e punteggiata di piccoli inconfondibili ciottoli di nera ossidiana, provenienti dalle dismesse cave ancora visibili sul costone scosceso delle colline all'intorno.
Abbiamo anche camminato su per il sentiero intagliato nella roccia per raggiungere la sommità della montagna spaccata ed ammirare dall'alto sia il mare blu disteso ai nostri piedi che il piccolo villaggio di case ricavate nelle grotte, all'apparenza così lontano dalla civiltà moderna...
Abbiamo avuto qualche lieve difficoltà solo sulla via del rientro, quando i forti venti da nord-ovest hanno ingrossato il mare di onde bianche e frangenti, che in breve tempo hanno circondato il nostro piccolo gruppo di sei kayak e che sono diventate una "lavatrice" impegnativa quando finalmente abbiamo raggiunto la costa, dove abbiamo pagaiato per un'altra ora in un mare stato 4.
Uno dei kayak ha imbarcato acqua dal gavone di poppa per una brutta infiltrazione dallo scasso della deriva ed uno dei kayaker ha sofferto un brutto mal di mare per una cattiva tempistica nella assunzione delle pillole anti-nausea.
Quando siamo arrivati al nostro ultimo campo, abbiamo deciso di andare a cena al ristorante. Abbiamo fatto bene: mangiare insieme ha rafforzato quello strano sentimento che nasce solo quando hai trascorso qualche giorno insieme in viaggio in kayak da mare!
Il viaggio a Ponza e Palmarola è stata una piccola avventura che speriamo di ripetere presto!