A partire dal 2017 ha deciso di cambiare nome al vecchio corso 4 stelle, che è ora diventato il "Moderate Water Leader award" per meglio evidenziare le condizioni meteo-marine in cui si svolge.
Lo scorso fine settimana abbiamo sperimentato che mai aggiornamento è stato più azzeccato: l'allerta rossa diramata dalla Protezione Civile in tutta la Liguria ci aveva fatto temere in un primo momento di non poter uscire in kayak, ma l'area ridossata e protetta di Le Grazie, il porticciolo turistico a ridosso di Portovenere, ci ha invece offerto la sponda per imbarchi tranquilli e pagaiate indimenticabili.
Il corso si è presto trasformato in una lunga tre giorni di mare, di onde, di vento, di pioggia e di grandi emozioni che ricorderemo a lungo!
Tobias nelle onde di ritorno dell'estremità meridionale della Palmaria... |
Il gruppo in navigazione lungo il versante occidentale della Palmaria... |
Mauro tra le onde nell'ingresso di Portovenere |
Un momento di respiro tra le raffiche che imperversavano nel golfo e al largo... |
Il gruppo al gran completo, con Mauro, Luigi, Gianni, Fabio, Tobias e Tatiana: grazie a Luca Tixi per lo scatto perfetto! |
Il venerdì le previsioni annunciavano forti venti da nord, un Beaufort 6 con punte a 7 e 8 per le raffiche violente che spazzavano il golfo di La Spezia a 20 nodi, con punte anche di 35 nodi. Ha piovuto solo nel tardo pomeriggio ed abbiamo avuto la fortuna di imbarcarci e di sbarcare senza essere sopraffatti da un tempo tipicamente britannico, con quattro stagioni a rincorrersi in un solo giorno.
La giornata del sabato, invece, prevedeva forti venti da sud, con un Beaufort 5 e raffiche leggermente più contenute a 25 nodi: uno spiraglio di sole ci ha fatto compagnia durante la pausa pranzo e ha accompagnato anche il periplo dell'Isola di Palmaria, affrontato in formazione compatta e con un perfetto controllo del gruppo, che in varia misura ha approfittato delle esaltanti condizioni del mare.
Il giorno conclusivo della domenica, poi, è stato il più entusiasmante di tutti: le previsioni erano incerte ed i venti variabili e provenienti da tutti i quadranti meridionali. Quando siamo usciti la pioggia fitta e spessa riduceva la visibilità al punto che non si scorgeva l'altro versante del golfo: intorno all'ora di pranzo le onde si erano alzate così tanto da ricoprire in maniera continuata e sempre più aggressiva la diga foranea di ingresso del porto di La Spezia.
Uno dei momenti dedicati alla navigazione teorica e alla pianificazione dell'escursione... |
Le diverse reazioni ad un traino di contatto :-) |
Salvataggi assistiti in acque profonde (e dal colore opalino!) |
Un perfetto esempio di comunicazione non verbale durante uno dei tanti salvataggi... |
Da fuori sembra sempre che non ci sia poi molto là in mezzo! |
Lo sbarco a Le Grazie: stanchi, bagnati e soddisfatti! |
E' stato uno spettacolo raro e suggestivo, che abbiamo avuto la fortuna di godere dal kayak: il mare è un elemento vivo e vitale che non risparmia mai sorprese e che in queste occasioni ci fa capire quanto sia più bello ed affascinante godere delle sue intemperanze a pelo d'acqua invece che dall'alto di scogliere o di punti panoramici. Colori, odori e rumori diventano speciali, vividi i primi, rarefatti i secondi e ovattati gli ultimi, come se il kayak fosse circondato da una specie di alveo protettivo...
Siamo rientrati tutti molto emozionati e soddisfatti: un fine settimana intenso, un corso molto impegnativo ma anche divertente e formativo, con tantissime prove di salvataggi, traini e ben orchestrate conduzioni del gruppo, con molte manovre provate e riprovate in mare formato, tra onde alte anche un paio di metri e con quelle creste sempre frangenti e spezzate dalle raffiche gelate provenienti dal largo oppure dai monti retrostanti. Che giornata! Che fine settimana! Che corso!
Insomma, è stata una bellissima esperienza di crescita individuale e collettiva: grazie a tutti i presenti, ai partecipanti che con grande determinazione hanno affrontato le giornate in acqua, agli assistenti che ci hanno affiancato per innalzare la sicurezza in mare e per garantire una discreta documentazione video-fotografica delle varie giornate.
Peccato solo per le gocce di pioggia che hanno rovinato la maggior parte degli scatti, ma una cosa speciale è accaduta a tutti noi: le nostre retine ed i nostri neuroni hanno registrato dei momenti di eccezionale vitalità che hanno lasciato un segno indelebile.
Non sarà facile toglierci di dosso quelle emozioni!
Nessun commento:
Posta un commento
Solo gli utenti con account Google possono inserire commenti. Grazie.