Ieri abbiamo testato Voyager ancora sul Lago Maggiore.
Alla mattina ci ha fatto visita Andrea Bolis e, dopo un paio di manovre di assaggio, da campione dell'eskimo qual'è, sfidando la temperatura dell'acqua ancora un po' freddina, ha effettuato un paio di evoluzioni con il kayak scarico.
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Appoggio alto |
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Appoggio groenlandese standard |
Siamo poi partiti per una escursione di una ventina di chilometri, ed è Tatiana che ha messo alla prova Voyager.
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Tatiana |
Alcuni particolari del kayak.
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La prua |
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I passacime |
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La poppa |
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Lo scafo rovesciato |
E poi, verso il tramonto, siamo ritornati alla base.
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Mauro |
Le facili condizioni ambientali ci hanno permesso di appurare che, a dispetto delle sua generosa lunghezza, il Voyager è abbastanza manovrabile da prestarsi bene anche per le escursioni giornaliere.
Nella seconda foto (appoggio Groenlandese standard) la mano sinistra tiene la pala alla fine.Ho sempre visto la mano tenuta in posizione orrizontale in linea con la pala e non camabiare la posizione della mano mentre se la lascia scivolare sulla pala?
RispondiEliminaCiao Gnarlydog, la pagaia ha i puntali chiari e la prospettiva trae in inganno.
RispondiEliminaSe scarichi la foto e la ingrandisci, anche se l'immagine si sgrana un poco, potrai vedere che la posizione è quella corretta.