La seconda ondata di coronavirus è arrivata.
Come una marea che rispetta le previsioni è giunta puntuale a seminare scompiglio.
Ma come per tutti i treni di onde, anche questa andrà attenuandosi e la situazione col tempo migliorerà.
Come sa bene ogni marinaio esperto e qualunque attento conoscitore del mare, adesso è tornato il momento di leggere le onde, raccogliere le informazioni e capire cosa succede intorno a noi: siamo nuovamente chiamati a trasferire le nostre conoscenze tecniche di pagaiatori alla gestione dell'emergenza sanitaria internazionale che sta condizionando la nostra vita quotidiana.
A distanza di pochi mesi, dobbiamo riprendere a comportarci come uomini e donne di mare.
Io credo che possa aiutarci moltissimo applicare in casa e fuori casa quello che abbiamo imparato stando in mare, il nostro migliore maestro su come affrontare le situazione di emergenza, su come prevenire il pericolo e su come gestire eventuali incidenti: tutto quello che concorre ad abbassare la nostra soglia di rischio (personale e collettivo) ci aiuta ad aumentare la nostra soglia di sicurezza (personale e collettiva).
Sono poche regole basilari che possono fare la differenza.
Se però non abbiamo mai seguito un corso di kayak, allora sarà sufficiente leggere e rispettare l'ultimo decreto ministeriale emanato lo scorso 24 ottobre 2020 e che si trova nella versione integrale sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri a questo link: DPCM 24.10.2020.
Non credo serva sottolineare che è stato dichiarato, e per tre volte prorogato, lo stato di emergenza sull'intero territorio nazionale a causa del grave rischio sanitario indotto dalla pandemia di Covid-19.
Cosa è consentito fare e cosa non è possibile fare nella seconda ondata?
La scheda riassuntiva elaborata dalla Regione Lazio è chiara nel sottolineare obblighi e restrizioni.
Quel che mi preme richiamare qui è la possibilità di continuare a svolgere attività sportiva individuale all'aria aperta, kayak compreso!
Nonostante siano state sospese le competizioni sportive (Art.1 - comma 9 - lettera e) e le attività delle palestra (Art. 1 - comma 9 - lettera f), lo stesso Articolo 1 al comma 9 lettera d stabilisce che "è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva...".
Inoltre, l'art.1 comma 4 dispone che "è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".
Quindi non è vietato (e non è sanzionato) lo spostamento per svolgere attività sportiva all'aperto.
Quindi si può ancora usare la propria auto per raggiungere uno specchio acqueo dove praticare una qualunque disciplina di pagaia.
Quindi Tatiyak continua ad offrire corsi di kayak da mare, sia individuali che collettivi fino ad un massimo di 4 allievi per corso, nel rispetto delle già adottate misure di sicurezza interpersonale.
L'attività fisica mantiene forti ed equilibrati. Il mare fa bene al corpo, alla mente e allo spirito!
Al momento possiamo ancora incontrarci in kayak per pagaiare a distanza di sicurezza!!
A presto in acqua: in alto le pagaie e buon vento a tutti!!!
UPDATE del 6.11.2020: il più recente DPCM del 4.11.2020 ha di fatto confermato le disposizioni già contenute nel precedente decreto del 24.10.2020, prevedendo al contempo ulteriori misure di contenimento del contagio nelle aree con un livello di rischio più alto.
Per il momento il Lazio è una "regione gialla" e quindi si può continuare ad andare in kayak!