Le maschere più belle sfilano per le calli e si pavoneggiano nelle piazze.
I bambini lanciano coriandoli dai ponti e l'acqua si ricopre di circoletti colorati.
Poi si sporgono un po' in là e urlano felici: "Mamma, guarda, loro si sono mascherati da canoisti"!
Una parte del gruppo all'imbarco nella darsena del campeggio di Fusina |
Poi c'è l'emozione di essere scambiati per una maschera del carnevale, quando invece quel travestimento involontario è l'abbigliamento tipico di ogni nostra uscita invernale in kayak da mare.
In più, si mescola nell'aria quella indicibile gioia di visitare una delle più belle città del mondo dall'acqua, entrando dal mare, pagaiando lungo i canali come nei secoli passati...
E' così che comincia la favola di questo ultimo fine settimana!
Le maschere più belle del carnevale veneziano! |
All'imbarco del sabato mattina, però, si sono presentati puntuali e sorridenti ben dieci kayaker, provenienti da mezza Italia - Roma, Milano, Trieste, Udine e Ascoli Piceno - e diventati poi tredici nel cuore di Venezia, quando incontriamo altri amici armati di pagaia e parrucca. La domenica, poi, ci raggiungono anche su simpaticissimi romagnoli su un doppio e quattro singoli, rendendo così la piccola flottiglia ancora più colorata e ridanciana.
Le vere maschere del Carnevale di Venezia |
Partire dal campeggio di Fusina significa attraversare la laguna per 6-7 km, seguire le briccole che delimitano i canali navigabili, evitare le secche fangose nei pressi delle barene, sostare per qualche minuto sull'isolino di San Giorgio in Alga ed entrare a Venezia dai suoi ingressi principali, il Canal Grande ed il Canale della Giudecca... Siamo presto alla punta della Dogana e sbarchiamo per il pranzo proprio ai piedi della Chiesa della Salute. In pochi minuti si raccoglie una folla animata: il gruppo che si fa fotografare tra i kayak, si riunisce come noi tutti gli anni per andare in giro mascherato per la città... Bello!
Alle porte dell'Arsenale, all'imbocco di uno dei canali più suggestivi della città... |
Invece, per chi l'apprezza, la nebbia trasmette un senso di sicurezza, di protezione, di calma, come in un nido imbottito di piume e batuffoli bianchi... ma c'è forse bisogno di un po' di fantasia, chissà!
Nella nebbia fitta della laguna compare dal nulla l'isolino di San Giorgio in Alga |
La neve ghiacciata sui tappi dei gavoni: l'imbarco della domenica è tutt'altro che incoraggiante! |
Il carnevale mette allegria! La mascherina l'ho trovata nel canale, ancora confezionata... |
Altre foto su facebook!
A questi link le foto ed il video di Emilio Rigatti!
Qui le foto di Riccardo... E anche un bellissimo resoconto di Giorgio sul sito degli "uomini liberi"!
Il gruppo a tavola! |
We were twelve paddlers every day, despite the bad weather, the cold wind, the snow of the Saturady night and the foggy Sunday morning. Sea kayaking in Venice is the most exciting way to deeply discover the city soul and we lived two unforgettable days, as every year when we went there!
We paddled for 4 miles through the lagoon, than along Canal Grande, Canal of Giudecca, Saint Marc square, Ponte di Rialto and Canareggio sestiere, probably the most interesting area of the city.
We stopped for lunch near the Salute Church on Saturday and in the marvellous red brics church yard of Madonna dell'Orto on Sunday: we were so lucky to meet some sea kayakers walking around and we came back just in time for a good pizza and beer... More pictures on facebook!
And here you are photos and video made by Emilio Rigatti! And Riccardo's pictures...
Here a post on the web site of the "uomini liberi" sea kayak group!
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