Lo scorso fine settimana mi sono divertita come una bambina.
Tatiyak ha organizzato un
corso di rolling groenlandese e hanno partecipato tre allievi tra loro molto eterogenei. Claudia è arrivata da Siena con il suo nuovo Kaylhoa divisibile, Denyse ci ha raggiunti da Zurigo con il suo Pilgrim attrezzato ad arte per la sua disabilità e Maurizio si è presentato puntuale a Cerro di Laveno sin dal sabato mattina.
Claudia aveva già partecipato ad un
corso base tutto al femminile lo scorso anno, Denyse era venuta sul lago l'anno prima per un
corso avanzato con persone speciali. Maurizio, invece, non l'avevo ancora conosciuto e sono sicura che non mancheranno occasioni per incontrarci ancora...
Sono state due giornate calde ed afose, con temperature sopra le medie stagionali che hanno reso
oltremodo piacevoli le continue immersioni nell'acqua verdognola del Lago Maggiore.
Non ho saputo resistere al richiamo dell'acqua e mi sono cimentata in prove circensi davvero spassosissime!
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In un corso di rolling impara chi fa e anche chi guarda! |
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La dimostrazione aiuta a comprendere la corretta posizione di corpo e pagaia... |
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I primi maldestri tentativi di Maurizio sul suo mega-kayak... |
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... e le mie prove tecniche per capire meglio come eseguire un rolling sul suo gonfiabile! |
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L'allegria contagiosa di Denyse! |
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La naturalezza di Claudia! |
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La mia perplessità: something is going wrong... |
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Con una certa inventiva, riesco a migliorare l'assetto... |
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Si trova sempre qualcuno con cui giocare! |
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Si può fare!!! |
E' sempre una piccola sfida didattica lavorare in acqua con persone tanto diverse, specie se oltre alla diversa esperienza maturata hanno anche una diversa dimestichezza in acqua e soprattutto una diversa imbarcazione. Il kayak smontabile e gonfiabile di Maurizio mi ha lasciato a bocca aperta (letteralmente!) e ho faticato un po' per capire come intervenire per migliorare l'esecuzione dell'eskimo. Ma dopo alcune prove in acqua, mi sono chiarita le idee ed abbiamo proseguito i lavori.
Passare del tempo con Denyse è sempre un piacere perchè ogni volta ci fa capire che non c'è niente di veramente impossibile e che il limite è spesso solo mentale: ogni volta che entra in kayak, la sua disabilità scompare insieme all'unica gamba che si infila veloce nel pozzetto ed è ammirevole la tenacia che dimostra in ogni piccola cosa. Claudia, poi, è la classica allieva-modello che ogni insegnante vorrebbe avere nei propri corsi: attenta, istintiva, elegante. A lei rivolgo un ringraziamento particolare per avere assecondato la mia vena infantile e per avermi concesso di giocare a lungo col suo kayak divisibile!
Grande Denyse... magari faremo una bella uscita insieme!
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