Tre giornate di sole primaverile, qualche scroscio di pioggia durante la prima notte, folate di vento gentile a scansare nubi sfilacciate per lasciare il giusto spazio alla luna piena.
Due allievi, otto amici, un'isola. E tutto il suo fascino.
Il mare all'intorno, la macchia profumata, il sottobosco pieno di funghi porcini (raccolti e cucinati con la polenta!). Il sentiero che si inerpica fino al forte, vari belvedere affacciati sul mare, il profilo lontano di Gorgona a sud-est e dello scoglio Ferale a nord-ovest. Il campo montato sotto il solito boschetto di pini marittimi, la tavolata imbandita sulle pietre di scisto, la scorta di liquori per accompagnare la notte...
E poi la traversata tra le onde, lo sbarco tra i frangenti, un salvataggio seguito da una zattera ed un traino. Ed ancora lo scivolo di alaggio con i grossi tronchi spiaggiati, la spiaggia mangiata dall'ultima mareggiata, la pagaiata conclusiva nella risacca schiumosa sotto le scogliere di Palmaria, Tino e Tinetto. Le campane a festa di Portovenere che salutano il nostro ingresso nello stretto, la solita pausa a Tellaro tra decine di scatti fotografici, un kayak che si avvia solitario nel tramonto...
L'isola della Palmaria è una piccola oasi di pace, un luogo magico nella sua comune semplicità. Un lembo roccioso adagiato ai piedi delle Cinque Terre dove non è mai difficile trasformare i sogni in realtà.
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Alla partenza da Marinella di Sarzana con Marco, Andrea, Mauro, Gianni, Mirella, Andrea e Guido... |
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Il temporale della sera... |
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L'accampamento |
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E' sempre difficile lasciare l'isola... |
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The end. |
Three sunny days, a rainy night, some wind and waves waiting for the full moon.
Two students, eight friends, one island. And its charm.
The blue sea all around, the perfumed Mediterranean scrub, mushrooms around the camp (cooked for dinner with polenta!). The path to reach the top of the hill, lot of viewpoints along the way, the profile of southeast Gorgona Island and of the northwestern Ferale rock-cliff. The tents piched up under the usual maritime pines, the table made by stones and the seat made by wood, bit of alcool to go along the night...
And then the crossing among the waves, the landing among the dump, a rescue followed by a double raft towing. And still the sliding way made by old big trees, the beach eaten by the last coastal storm, the last day paddle in the foamy backwash under the cliffs of Palmaria, Tino and Tinetto islands. The lunch stop in Portovenere and Tellaro among tens of pictures, a single kayak that slides alone in the sunset...
The island of the Palmaria is a small oasis of peace, a magic place in its common simplicity. A rocky edge abandoned to the feet of the Cinque Terre in Liguria, Italy, where is always easy to come back for turning dreams into reality.