La nebbia fitta, la calma piatta ed il freddo intenso hanno cospirato contro di noi e ci hanno costretto ad una semplice pagaiata lungo i canali della città e fino alla vicina Pellestrina.
La solita intraprendenza di Guglielmo ci ha fatto ritrovare in un bel gruppo numeroso, allegro e colorato: come sempre avviene in questi casi, i più curiosi ed intraprendenti hanno provato il Baidarka, rimanendo colpiti dalla sua stabilità anche in acqua piatta perchè la chiglia a V non infastidisce affatto chi ha già preso una buona dimestichezza con il kayak, anzi aumenta la sicurezza della navigazione.
L'unica foto di gruppo non poteva che essere scattata fuori dal solo ristorante aperto dell'isola di Pellestrina: dopo un risotto deludente e delle abbondanti porzioni di "caparossoli in casso pipa" da leccarsi i baffi, ci siamo tutti chiesti se nel conto salato non ci abbiano fatto pagare anche i mirabili pendagli dei lampadari di Murano...
Però mangiare al ristorante in grondante muta stagna è una di quelle soddisfazioni che raramente ci possiamo concedere e la piacevole passeggiata per tornare ai kayak ci ha un pò aiutati a mandar giù i chicchi crudi del risotto, complice ovviamente l'abbondante scorta di liquore tipico locale che mai manca nelle dotazioni di bordo dei più esperti pagaiatori.
Il rientro è stato allietato da chiacchiere, fotografie, progetti futuri e tante, tante, tante risate... effetto forse dell'alcool o del buio incipiente, che ha pure reso semplice e giocoso lo sbarco nel canale senza pontile, egregiamente sostituito all'occorrenza da un barchino lì ormeggiato, ben più malmesso del S. Nicolò II, che con la delicatezza delle sue decorazioni imponeva a noi tutti di mantenere le giuste distanze!
La sera ci siamo tenuti "leggeri" in pizzeria, dopo l'arrivo in città di un amico speciale, il famoso ed ineguagliabile "Papele 'o marenaro" che su una littorina vecchio stile ha fatto la sua magistrale comparsa in stazione... la mattina seguente, prima di riprendere a pagaiare non potevamo resistere alla tentazione di una seconda e terza colazione nel vicino caffè, consapevoli che di lì a poco avremmo smaltito le calorie in eccesso con una sana pagaiata di un paio d'ore!
Abbiamo incontrato anche Duska, ma la lentezza indotta dal freddo e dalla nebbia persistenti non ci hanno fatto trovare subito il canale di navigazione per raggiungere la base nautica del Canoa Club Chioggia e così abbiamo perso il secondo appuntamento con la "rossa" più simpatica del Nord-Est... in compenso ci siamo persi ancora tra canali, pescherecci, briccole e gabbiani!
Il rientro alla scuola di Guglielmo non poteva essere migliore: oltre ai biscottini di Francesca, subito spariti per la incredibile voracità degli astanti, un cabaret di "chiacchiere" ha allietato l'ultima nostra chiacchiera!
E' sempre un gran piacere concludere una pagaiata in allegria, oppure con un pizzico di follia!!!
E' sempre un gran piacere concludere una pagaiata in allegria, oppure con un pizzico di follia!!!
L'incontro era stato pensato (ed organizzato) per un confronto sulle diverse tecniche di recuperi e salvataggi ma non è stato difficile per nessuno dei partecipanti rimandare il tutto ad altra data, sperando nel clima più clemente e nelle temperature più miti... perchè mica vorremmo sempre e solo pagaiare, mangiare e bere, vero?!?
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