Aleksander Doba era un kayaker polacco, un grande viaggiatore, un esploratore fuori dal comune.
Il nome di questo simpatico ingegnere in pensione è diventato famoso nella comunità internazionale del kayak da mare dopo aver concluso con successo la prima di ben tre traversate dell'Oceano Atlantico in un kayak di 7 metri provvisto di cabina con cuccetta.
Non è stato il primo a compiere l'impresa, perché già altri prima di lui si erano cimentati con le immensità atlantiche (Peter Bray nel 2001, Hannes Lindemann nel 1956 e Franz Romer nel 1928), ma è stato il primo a compiere la traversata per ben 3 volte, il primo ad usare la sola pagaiata (gli altri sono occasionalmente ricorsi anche alle vele) e l'unico a navigare da continente a continente (mentre gli altri si erano imbarcati o erano atterrati su isole offshore).
Aleksander è sicuramente stato il kayaker più anziano di tutti i traversatori.
La prima traversata atlantica di Aleksander Doba risale al 2010-2011, quando aveva appena compiuto 65 anni: era partito da Dakar, Senegal in Africa ed era arrivato ad Acaraù, Brasile in Sud America dopo 99 giorni e 5.500 km (3.418 miglia nautiche - per gli amanti della precisione).
Aleksander non era nuovo alle lunghe navigazioni: aveva già pagaiato le 2.6000 miglia intorno al Mar Baltico nel 1999, le 3.300 miglia tra Polonia e Norvegia nel 2000 e le 1200 miglia di circumnavigazione del Lago Baikal nel 2009.
La seconda traversata è del 2013-2014, a 68 anni: era partito da Lisbona, Portogallo in Europa ed era arrivato alle Isole Bermuda prima e poi in Florida, USA in Nord America, dopo 167 giorni e 12.437 km (7.728 miglia nautiche) e dopo essere stato "fermo" un paio di mesi nel famigerato triangolo perché alcune tempeste tropicali lo avevano costretto a pagaiare in tondo.
Quasi tutti i suoi viaggi sono rimasti pressoché sconosciuti perché il suo striminzito blog in lingua polacca non era molto seguito neanche dai connazionali...
La terza traversata atlantica è del 2017, alla invidiabile età di 72 anni: partito dal New Jersey, USA ed arrivato a La Conquet, Francia ha pagaiato per 110 giorni e 8.109 km (5.039 miglia) dal Nord America all'Europa, seguendo in questa ultima occasione la rotta meno frequentata e regolare - e che mi ha sempre fatto pensare alla precedente impresa di Peter Bray che richiamo nella nota di chiusura (*).
Con questa terza traversata Aleksander è assorto agli onori delle cronache nazionali ed internazionali, celebrato persino dal New York Times, ed il suo nome è diventato sempre più conosciuto anche fuori dalla ristretta cerchia degli appassionati di kayak...
Aleksander Doba è morto lo scorso lunedì 22 febbraio 2021 subito dopo aver raggiunto la vetta del Kilimangiaro, il monte più alto del continente africano, cioè mentre era immerso in un'altra delle sue grandi avventure. Aveva compiuto 75 anni.
Nel 2014 era stato nominato Adventurer of the Year dal National Geographic.
Non sapevo che fosse stato scritto e tradotto in italiano un libro dedicato alle sue pagaiate atlantiche: "Come attraversare l'oceano in kayak" - Ed. Jaca Book del 2019. L'ho appena ordinato: un modo come un altro per omaggiare la sua grande figura di kayaker, navigatore ed esploratore.
Aleksander ha ispirato molti di noi kayaker ad affrontare i nostri limiti, le nostre paure ed i nostri capelli bianchi: ci ha insegnato che la passione non ha età e questo pagaiatore solitario resterà nei nostri cuori con la sua barba lunga ed i suoi occhi brillanti.
Grazie Aleksander e buon ultimo viaggio!
(*) Vale la pena di ricordare Peter Bray, inglese originario della Cornovaglia, il primo kayaker ad aver compiuto la traversata atlantica in "senso inverso", cioè lungo la rotta contraria alle correnti favorevoli, dal Canada all'Irlanda, in appena 76 giorni di navigazione tra il giugno ed il settembre del 2001: ha raccontato la sua strabiliante impresa in un libro esilarante pubblicato nel 2004 (e rieditato nel 2015) dal riassuntivo titolo "Kayak across the Atlantic", che noi abbiamo avuto la fortuna di sentire raccontare durante una memorabile serata al Symposium Internazionale di Anglesey del 2014 e che conserviamo gelosamente autografato nella nostra biblioteca. Lo abbiamo riletto in questa triste occasione sin dal dedica manoscritta ("che la lettura sia di ispirazione per le prossime pagaiate!")...
Un must della letteratura di viaggio in kayak ed una lettura istruttiva sulla passione che ha mosso anche Aleksander Doba in tutte le sue traversate!