IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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28 novembre 2011

Justine wins a prize in Milan

Justine Curgenven ha vinto il secondo premio della rassegna milanese "La canoa esplora il mondo" dello scorso sabato 26 novembre con il suo video sulle Isole Eolie intitolato ad effetto "Islands of fire".
Dopo aver già vinto altri premi prestigiosi in vari festival internazionali, non poteva mancare un riconoscimento tutto italiano al suo splendido lavoro. Islands of fire è un documentario di 30 minuti sul kayak e sulle scalate ai vulcani, con uno sguardo d'eccezione sul nostro amato "Italian way of life"!
La serata milanese è stata anche quest'anno un successo di partecipazione e alto livello di filmati e l'instancabile Max Milani è stato come sempre un ottimo padrone di casa: ha ritirato il premio per Justine il grande vecchio del kayak italiano Luciano Belloni e la scelta non poteva essere migliore.
Anche se non è educato, chiediamo a Justine di tornare in Italia per ritirarlo, così la rivediamo?!?
Si può scaricare il video dal suo sito: http://www.cackletv.com/digital-downloads/digital-downloads-latest/


Justine Curgenven wins the second prize at the Italian Canoe and Kayak Film Festival in Milan last Saturday 26 of November 2011. After the big success of her film all around the world, she wins an Italian prize too. Islands of Fire is a 30 minute film about sea kayaking in the warm turquoise waters of Sicily’s Aeolian Islands, about paddling and climbing active volcanoes, a special film giving real insight into the Italian way of life. The prize was consign to Luciano Bellone, a big name of the Italian sea kayak little world, and we feel tempted to ask to Justine to came back to Italy to receive the price, so we all can meet you again!!! Link her web site to see the video: http://www.cackletv.com/digital-downloads/digital-downloads-latest/

21 novembre 2011

Niger River by kayak...

Ecco un viaggio fuori dall'ordinario: noi ci prepariamo ad uscire in kayak sul lago per il fine settimana e Giacomo Della Gatta è al suo terzo giorno di discesa del fiume NIGER!
Il fiume più importante dell'Africa occidentale, conosciuto ai più per le dispute legate al petrolio e ai confini geografici, sarà ora disceso, credo per la prima volta, da un canoista italiano. Che già racconta sul suo blog di villaggi, pescatori, capanne, bambini ed emozioni.
Leonardo De Chiara ha pensato e costruito per la spedizione un kayak smontabile che dalle prime foto sembra davvero molto bello: robusto, funzionale e capiente. Giacomo è in Mali che scende in favore di corrente a 6 nodi e conta di raggiungere Timbuctu per visitare il delta interno del Niger...
Se invece delle solite uscite domenicali, nei soliti posti, in compagnia dei soliti amici, vogliamo volare con la fantasia in un altro continente, adesso possiamo farlo con Giacomo.


Here is a very extraordinary kayak trip. While we spend a week-end to paddle on the lake, Giacomo Della Gatta is on his third day on the NIGER river!
The most important river in western Africa, best known for oil conflicts and the geo-political problems, will be paddle down, I believe for the first time, by an Italian kayaker. On his blog, he is already telling stories about villages and fishermen and sheds and children and emotions.
Leonardo De Chiara has thought and built for the Niger River expedition a detachable kayak that seems from the first photos very beautiful, strong and functional. Giacomo is paddling in Mali, going down with 6 knots and he wants to reach Timbuctu to visit the in-house delta of the Niger river...
Instead of the usual Sunday paddling in the usual places together with the usual friends, we can now fly with the imagination in another continent, thanks to Giacomo and his Niger River trip.

11 novembre 2011

Rolling again and again

Forse non tutti sanno che sono ripresi i corsi di eskimo nella piscina comunale di Legnano.
Grazie al Canoa Club Milano che mette a disposizione kayak, pagaie e paraspruzzi, si può entrare in vasca per un'ora di capriole in acqua vestiti solo di costume, cuffia e tappanaso.
Saranno orami una decina d'anni che si rinnova l'appuntamento del giovedì sera alle 21.30: è un'occasione unica per praticare l'eskimo, per divertirsi in compagnia e per trascorrere il resto della serata al pub!
Le pagaie groenlandesi contendono spazio a quelle moderne e molti dei fluviali rimangono a bocca aperta nel vedere le nostre evoluzioni acrobatiche... che aumentano di settimana in settimana!!!


Do you knows that the we're rolling again and again into the swimming pool?!?
Thanks to the
"Canoe Club Milano" we can use kayak, paddles and spryskirts in the swimming pool of Legnano and we can plunge into the water dressed just with swimsuit, bonnet and nose clip.
It's more or less 10 years that the meeting is renews on Thursday evening at 21.30. It is an important opportunity to practise roll, to spend good time with friends and to spend the night at the pub!
Greenland paddles contend space to euro paddles and the white water kayakers are very surprise to see our acrobatic evolutions... that we're increasing week by week!!!

05 novembre 2011

Istria with friends

Dopo averlo rimandato per cattivo tempo, a distanza di un anno riusciamo a coronare il sogno di un viaggio in Istria. Breve, appena 4 giorni, e assolato, mai una nuvola in cielo. In allegra compagnia: Guido ci ha raggiunti da Roma e a Trieste abbiamo ritrovato Beatrice e Gregorio, che non vedevamo da Maiorca. Più che macinare chilometri, avevamo voglia di stare insieme, chiacchierare e sognare. Ci è riuscito benissimo. Soprattutto bere e mangiare.


Abbiamo lasciato le auto nel parcheggio esterno del campeggio Stupice, poco fuori Premantura, un villaggio di pescatori con poche casupole addossate al campanile in pietra bianca che si vede da ogni versante del promontorio. E' la parte estrema dell'Istria, lo sperone meridionale, la punta della freccia scoccata nell'alto Mare Adriatico. Forse il tratto di costa più selvaggio ed attraente, chiuso tra Medulin e Pola.


L'Istria è terra croata, spigolosa come il carattere della sua gente. E' anche un piccolo paradiso affacciato sul mare, ricco di storia e pieno di bellezze naturali: piante, isole, fari, insenature, spiagge. E grotte, anche: in una siamo potuti entrati solo perchè abbiamo avuto la fortuna di incontrare calma piatta e bassa marea, altrimenti l'ingresso non è praticabile. E vento. La bora maltratta spesso la costa ma insieme al sole di fine stagione abbiamo trovato anche calma di vento, che solo l'ultimo giorno ci ha spettinato con folate di 8-10 nodi. Stranamente a favore.


Il campeggio libero in Croazia è vietato e abbiamo cercato di essere il più discreti possibile: fortuna che in inverno il sole cala alle 4 del pomeriggio e già alle 6 si può montare la tenda protetti dell'oscurità. Una falce di luna ci ha tenuto compagnia agli sbarchi e fino all'ora di cena, mai oltre le 8 di sera, anche quando siamo andati al ristorante di Fazana, il nostro giro di boa del viaggio in mare. Che bella, Fazana: casine affacciate sul porticciolo, traghetti che partono per il parco naturale delle Isole Brioni, una lunga passeggiata sul lungo mare e la frenesia della stagione estiva svanita con gli ultimi turisti. Siamo soli sotto la pineta, la mattina qualche cane che porta a spasso il padrone e al largo tante barchette di pescatori.

Il momento più caldo della vacanza
Non sono mancati incontri interessanti. Pensavo si fossero estinte in tutto il Mediterraneo, anche se baie, grotte e cale ne portano ancora il nome, un'evocazione dal sapore amaro che non può perdonare il massacro degli ultimi decenni. Invece le foche sono tornate!
Ne abbiamo avvistata una nel golfo di Pola e per lunghi minuti ha nuotato insieme a noi. Al principio pensavamo si trattasse di un delfino "al cazzeggio" perché l'andatura era particolarmente lenta. Quando l'abbiamo avvicinata abbastanza da riconoscerla, siamo rimasti tutti senza parole. Le foto dimostrano che non abbiamo avuto le allucinazioni: un grande esemplare di foca monaca, il manto chiaro chiazzato ed il classico sbuffo dal naso prima di ogni emersione. Nuotava tranquilla tra le imbarcazioni e sembrava godersi la giornata di sole e di calma...


Chissà dove riposa, la nostra amica foca. Gli scogli sono taglienti come rasoi ed il salto tra la roccia ed il mare è spesso immediato, troppo alto per l'animale flessuoso in acqua ma goffo a terra. Invece, sulla via del ritorno, abbiamo capito che l'Istria è il luogo ideale per questi nostri antenati: ci sono angoli dove gli elementi hanno reso la costa accogliente anche per dei pescioni lunghi e pesanti come i nostri 5 kayak.
Su questo scoglio piatto ai piedi di una base militare, poco fuori dal porto mercantile di Pola, abbiamo prolungato la sosta per il pranzo finché il senso di colpa non ha preso il sopravvento: siamo venuti fin qui per pagaiare, mica per bighellonare!


Ma anche per gozzovigliare! L'ora migliore è quella del primo mattino, quando Gregorio ci dava la sveglia poco prima del sorgere del sole, appena in tempo per smontare il campo senza dare nell'occhio. Poi, al riparo della macchia mediterranea e su un tappeto di aghi di pino ci siamo impegnati a fondo per smaltire la cambusa stivato a bordo. Riuscendoci. Chissà perchè, ma non c'è modo di perdere peso, anche pagaiando per 60 chilometri in 4 giorni...
Un bellissimo racconto di Beatrice pubblicato sul sito del CKF racconta lo stesso viaggio con tanti altri particolari che ho dimenticato o volutamente taciuto: buona lettura!


Last year we cannot gothere, finally this month we paddle in Istria. Short trip, just four sunny days.
In very good company: five friends, Mauro,Guido, Beatrice, Gregory and me. Rather than kayaking for long distances, we wanted to stay together, to talk and dream. We left the car in the parking area of ​​the camp Stupice, just outside Premantura, a fishing village with a few colored huts huddled around the bell tower, which is visible from each side of the promontory. This is the extreme part of Istria, the southern spur, the tip of the arrow shot in the northern Adriatic sea. The wildest coastline, closed between Medulin and Pula. It's a little paradise, rich in history and full of natural beauty: trees, islands, caves, coves and beaches. And wind. And caves. We riched Fazana, the little harbour excactly in front of the natural parc of Brioni Islands. And we had interesting meeting!
I thought they were extinct in the Mediterranean, although bays, coves and bays will still bear the name. But the seals are back! We paddle with a seal around Pula for long minutes. At first we thought it was a dolphin, swimming very slow. The pictures show that we did not have hallucinations: a great example of a monk seal, it swam among the boats and seemed quiet, enjoying the sunny day.
On a flat rock near a military base just outside the harbour of Pula, we stopped for the lunch break. There is no way to lose weight, even paddling for 60 miles in 4 days...