E' stato tutto confermato e mentre il sabato abbiamo fatto una serie di esercizi lungo la costa rocciosa del promontorio del Circeo, alla domenica abbiamo dovuto trovare rifugio nel Lago di Sabaudia.
Le raffiche sono arrivate puntuali alle 11 del mattino, appena finita l'introduzione teorica sull'uso corretto e sicuro della cima di traino: quando siamo saliti in kayak il vento ha continuato ad arruffare le acque del lago interno con una costanza tale da rendere estremamente divertenti tutti le prove pratiche, sopratutto quelle relative al timone di poppa nelle sue variegate declinazioni.
La nuova didattica promossa dalla British Canoeing permette all'insegnante di concentrarsi sulle esigenze specifiche dei singoli allievi ed in questo corso, tra le altre cose, ho avuto modo di focalizzare l'attenzione sulle differenze tecniche tra pagaia europea e pagaia groenlandese: dopo i primi consigli, e con mia grande soddisfazione, due degli allievi hanno proseguito tutta la giornata con la pagaia groenlandese, arrivando loro stessi a trarre interessanti considerazioni sulle diverse groenlandesi in uso, una in legno più lunga e pesante e l'altra in carbonio più corta e leggera. E di certo le divergenze osservate non si sono limitate alla forma e al materiale ma sono presto giunte anche alla comprensione di vantaggi e svantaggi sia nella pagaiata in avanti che in alcune manovre specifiche, come gli spostamenti laterali o i timori di prua...
I primi esercizi di equilibrio e propulsione... |
Le prove di salvataggio assistito in acque tranquille prima di ripetere tutto "in conditions"... |
La lezione a secco sulla cima di traino, i nodi e le nozioni di base sui moschettoni sicuri... |
L'ultima prova come gara di destrezza: all in rescue! |
Happy Sea kayak paddlers: Dario, Pietro, Mirko e Mimmo! |
Così come riconosciamo le persone dalle loro diverse andature perchè non siamo tutti uguali neanche quando camminiamo (un'attività motoria appresa da bambini), così anche in kayak ognuno di noi ha un diverso stile di pagaiata: dato che non abbiamo tutti la stessa corporatura, lo stesso scafo e la stessa pagaia, è impensabile imporre a tutti i pagaiatori le stesse rigide regole nello svolgimento delle manovre perchè ognuno di noi sta in kayak in maniera differente.
L'attenzione posta dalla British Canoeing alle esigenze individuali e soggettive rende questi corsi molto soddisfacenti per tutti i partecipanti, ma anche e soprattutto per l'insegnante, stimolata ad approfondire tramite l'osservazione e l'analisi i bisogni reali di ogni singolo allievo.
Il gruppo era eterogeneo e molto ben affiatato: i due ragazzi più giovani erano talmente motivati da passare più tempo in acqua che in kayak; i due più "attempati" hanno dimostrato bene come la pratica del kayak non abbia età.
Abbiamo tutti avuto modo di praticare cose nuove in maniera sicura e divertente, pagaiando dapprima nei giardini di roccia dove la risacca produceva le perfette condizioni ambientali e poi nell'apparente tranquillità del lago, dove invece le forti raffiche hanno messo a dura prova tutti gli esercizi di auto-salvataggi, salvataggi assistiti ed i vari traini semplici, in linea e con improvvisate varianti.
Insomma, il primo corso residenziale nella nuova sede di Tatiyak ha dato buoni frutti!
Tanto che siamo finiti un'altra volta sul sito della British Canoeing!!!
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