E' successo quasi per caso, una di quelle fortunate coincidenze che ti fanno sorridere alla vita.
Renè Valner mi ha invitato a raggiungerlo in Estonia quando eravamo entrambi ad
Anglesey, lo scorso mese di maggio. E' stato bello ricevere l'invito e ancora più bello partecipare alla
quinta edizione dello SKEG!
L'incontro si svolge ogni anno in un luogo diverso e stavolta la meta era il piccolo ed accogliente arcipelago di Kolga Bay, ad est della capitale Tallinn, nel Golfo di Finlandia, lassù nel Mar Baltico.
|
Almost ready to start from Kaberneeme... |
Quest'anno le condizioni meteo sembravano avverse: un inusuale e forte vento da est, basse temperature dell'aria e dell'acqua ed un mare scuro sempre increspato... Non mi aspettavo di trovare nessuno all'appuntamento di venerdì sera a Kaberneeme: ed invece i quasi 40 partecipanti sono arrivati tutti alla spicciolata, impazienti di stivare in kayak l'essenziale e partire all'avventura! Ed un'avventura è stata!
|
First breafing with the 3* group... |
Non solo perché all'imbarco il pozzetto di un kayak, traversato dalle onde, è stato forato dalla poppa di un altro kayak, e neanche perché alle 22.00 ora locale eravamo ancora a metà del percorso, e neppure perché siamo sbarcati che era quasi mezzanotte, cominciava a far freddo e dei compagni di viaggi si intravedeva solo il profilo scuro sull'acqua nera. Ma anche perché il vento teso dei due giorni successivi ci ha costretto a rimanere sulla splendida isola di Aksi, senza poter raggiungere la più lontana e piccola isola di Keri, di cui abbiamo potuto solo ammirare il faro distante all'orizzonte ed ascoltare i racconti della sua sauna seminterrata...
|
Guessing where excactly we were... |
E soprattutto perché la traversata del ritorno è diventata lenta e faticosa: un ragazzo ha iniziato ad avere la nausea e conati poco dopo la partenza, è stato zatterato e trainato da tre compagni per quasi due ore. Quando il nostro gruppo ha raggiunto il suo, un'altra ragazza ha sofferto il mal di mare, che come l'ipotermia è contagioso. Sono arrivati i soccorsi e tutto si è risolto per il meglio, ma è stato impegnativo. Ed istruttivo, anche. E' stato importante per tutti sperimentare dal vivo una situazione di reale emergenza, rimanere compatti e concentrati, aiutarsi a vicenda quando necessario. In kayak si è soli ma in mare non mai!
|
Paddling at the sunset... around 11 p.m.! |
Per questo e per altre mille prove di buona competenza tecnica (e di grande solidarietà umana!) i sei ragazzi del nostro corso 3 stelle BCU sono stati tutti promossi a pieni voti: Mariell, Kessu, Toomas, Juri, Indrek e Rainer sono stati tutti meravigliosi, entusiasti e positivi!
Come positiva ed entusiasta è stata la partecipazione di tutti gli altri insegnanti presenti:
Trenk Muller con cui ho condiviso non solo la tenda e la cucina, ma anche la gestione del gruppo in acqua;
Johan Wagner che ha coordinato gli aspiranti 4 stelle e ha sempre avuto un aneddoto adatto ad ogni situazione;
Marc Martin, Anna Moreno ed
Eva-Lotta Backam che hanno gestito il più numeroso gruppo di aspiranti 3 stelle, in una straordinaria mescolanza di lingue e stili d'insegnamento, perfetta per un symposium internazionale.
|
Trenk showing the sweep stroke... |
I padroni di casa Rene Valner e Mariell Jussi sono stati perfetti e si sono occupati di me anche dopo il symposium. Sono molto riconoscente ad entrambi. Ci sono solo due voli diretti da Bergamo a Tallinn, il lunedì ed il giovedì: mi sono concessa qualche giorno di vacanza per visitare il paese baltico. Mai avrei immaginato di immergermi tanto nella cultura e nello stile di vita estone! Grazie a Rene e Mariell, che mi hanno condotto nella loro nuova casa di campagna, ho scoperto il lato nascosto e più attraente della vita rurale estone e non sono mai stata tanto bene durante un viaggio "da sola"...
|
Individual feddback... |
Ho ammirato un kayak esposto in una teca del salone centrale dell'aeroporto, tra i divanetti imbottiti e l'angolo del book-crossing. Ho sgranato gli occhi nei bagni per signore, dove porte e pareti sono state riempite con brevi racconti bilingue sulla storia dell'abbigliamento (chissà quelli per uomini!). Ho girovagato senza meta per il centro storico di Tallinn, Patrimonio Mondiale dell'Umanità dal 1997 come "esempio eccezionalmente completo e ben conservato di una città commerciale del Nord Europa Medioevale". Ho abbracciato i tigli secolari del belvedere di Hirvepark, tra le cui foglie a cinque falde si ammira la più bella torre superstite del castello di Toompea.
|
Lunch break with bit of sun... |
Ho sgranocchiato noci caramellate alla cannella mentre curiosavo tra i cortili interni delle botteghe artigiane. Ho camminato sui ciottoli irregolari e levigati, fotografando le porte in legno decorate con cornici colorate e le doppie finestre che accolgono come in piccole serre orchidee e piante grasse. Ho dormito accoccolata nella cuccetta di una barca a vela per ricerche scientifiche su foche e cetacei. Ho osservato il lento movimento dei traghetti per Helsinki e Stoccolma sprofondata nelle poltroncine di un ristorante ricavato nei vecchi magazzini del porto turistico. Ho passeggiato lungo la pista ciclabile ricavata da una dismessa linea ferroviaria per raggiungere uno sbocco al mare tra i sobborghi popolari.
|
Session about first aid kit and incident managment... |
Ho apprezzato la cucina locale pranzando e cenando in un locale incantevole stretto tra la ferrovia e la vecchia zona industriale (che tanto mi ha ricordato Christiania a Copenaghen). Ho letto le insegne italiane di alcuni negozi del centro, "Benessere" e "Vita di moda", e l'incipit della Divina Commedia impresso in lettere d'argento sul muro in pietra di un museo. Ho ascoltato il vento tra i boschi di betulle. Ho bevuto un liquore forte ed aromatico ascoltando intorno al fuoco il suono dolce della lingua estone. Ho imparato le prime 7 delle oltre 30 figure della
danza tradizionale Tuljak (uno spasso!). Ho mangiato per la prima volta un gelato alla vaniglia guarnito con le fragole e "condito" con quadretti di pane tostato, olio d'oliva e pepe nero (giuro!).
|
Socializing is the most important moment in a symposium! |
Ho fatto la sauna finlandese prima e poi quella a fumo, tuffandomi ogni volta in fiumi per me troppo freddi. Ho sudato sette camicie per mantenere l'equilibrio (fisico e mentale!) nell'attraversare il ponte sospeso di
Karuskose. Ho seguito il sentiero di assi di legno che serpeggia nel bosco fino alle piscine naturali del
Parco Nazionale di Soomaa. Ho fatto un bagno solitario in quelle acque arancioni immerse in un paesaggio a metà tra la palude e la savana. Ho raccolto fiori di campo ed intrecciato mazzolini da seccare per un'intero pomeriggio. Ho lottato strenuamente contro le zanzare, perdendo la battaglia sin dalla prima sera. Ho apprezzato le zanzariere sul letto nella mia stanza al pian terreno nella casa di legno colorato (che mi ha ricordato quelle dell'isola rumena di Mila nel delta del Danubio!).
|
Real situation: seaskness and hypothermia beaten! |
Ho cucinato uova al tegamino sulle braci della pignatta allestita al centro del cortile. Ho pagaiato in canadese su un'affluente del fiume Parnu e nel silenzio ronzante della foresta ho ammirato il volo di cicogne ed aquile reali. Ho letto appollaiata nell'amaca appesa al melo del cortile mentre Rene falciava l'erba e Mariell preparava il te con i fiori di tiglio. Ho fatto lentamente ritorno in città e ho consumato uno spuntino sul tetto del Museo Marittimo a base di aringhe essiccate, grissini speziati e noccioline. Ho visitato il Museo Mikkeli e mi sono emozionata davanti ai dipinti di Konrad Magi. Ho raggiunto a piedi il museo di arte moderna Kumu un quarto d'ora prima della chiusura e sono rimasta a bocca aperta davanti alla sua struttura a mezza luna in pietra, vetro e rame incastonata in un giardino ad anfiteatro che ospita altre installazioni futuriste... Un giorno, dovrò tornare a visitare le sue sale disposte su sette piani!
|
Six new happy 3* Estonian paddlers! |
Ho ripreso l'autobus, l'aereo, ed il treno per il ritorno a casa. Ho guardato dall'alto cumulonembi possenti come grattacieli e campi coltivati a losanghe multicolori e laghi alpini color verde smeraldo. Ho volato con la fantasia e sognato di vivere una vita di viaggi continui e continue scoperte. Ho fatto incontri interessanti: nonostante la proverbiale riservatezza nordica gli abbracci sono calorosi e gli sguardi sinceri. Come sempre, forse, tra uomini e donne di mare. Ho pensato. E ho dolorosamente ripreso contatto con la realtà (che notizie orribili dal mondo!). Mi sono sentita fortunata: il kayak mi regala una vita diversa e pacifica e il mare non ha confini da difendere! Dovremmo tutti vivere così, in contatto permanente con l'acqua...
|
Blue springs in Saula... |
|
... and natural swimming pool in Soomaa! |
Renè Valner has invited me to join him in Estonia when we were both to Anglesey, last May.
I was really happy to receive the invitation and even more to participate in the fifth edition of SKEG! The Sea kayaking Estonia gathering is organized by Rene, every year in a different place, and this time the destination was the small and pleasant archipelago of Kolga Bay, on the east coast of the capital Tallinn, in the Gulf of Finland, up there in the Baltic Sea.
|
Paddling an open canoe while fighting mosquitos... |
The weather conditions seemed adverse: an inusuale and strong east wind, low temperatures both of the air and the water and a crinkled dark sea always around... I didn't expect to find anybody at the meeting point in Kaberneeme on Friday evening but I was wrong and all the almost 40 partecipants arrived in time, impatient to start the adventure! And that was an adventure endeed!
|
The result of my hard job during a whole evening in Karuskose... |
Not because at the early beginning one kayak, crossed by the waves, has been perforated by the stern of another kayak. And not because at 22 p.m. we were still fifty-fifty of the route, and not because we were landed almost at midnight, when the dark profile of the paddlers was glimpse on the black water. But also because the tense wind of the two following days has forced us to remain on the wonderful island of Aksi, taking of the plan the most distant and small island of Keri. We have been able to admire only its distant lighthouse far on horizon and to listen the stories about the sauna someone have built there...
|
That scared and marvellous suspended bridge... |
Above all, the gathering was a little adventure because the return crossing has become lengthy and fatiguing because a young man has had a bad seaseakness. They needed to be helped by rafting and towing for almost a couple of hours. When our group has reached his group, another girl felt seasick, that is as contagious as hypothermia. The rescue boat arrived few minutes later and everything was solved for the best. That was an instructive real situation of emergency rescue and we were all involved in an incident managment training. As team leader we were happy to see the group very closed and the paddlers very open to help each other when necessary!
|
Back to Tallinn after three days spent in the courtryside... |
For this and for other thousand evidences of good technical skills (and great human solidarity!) the six kayakers of our 3 stars course have passed the assessment: Mariell, Kessu, Toomas, Juri, Indrek and Rainer have been all marvelous, enthusiastic and positive paddlers!
As positive and enthusiastic has been the presence of all the other coaches: Trenk Muller shared with me the tent on land and the sessions on the water; Johan Wagner coordinated the aspirants 4 stars leader and he has had always a proper anecdote to every situation; Marc Martin, Anna Moreno and Eva-Lotta Backam managed the big group of aspirants 3 stars, in an extraordinary mixture of languages and coaching styles, perfect for an international symposium.
|
Little Greenland kayak, paddle and harpoon in the Maritime Museum of Tallinn... |
Rene Valner and Mariell Jussi have been perfect as organisers and promoter and they also took care of me after the symposium. I'm very thankful to both of them. They showed me the countryside, maybe the most attractive side of Estonia... I have had the chance to embraced secular lime trees and to listened to the wind among the birch trees. I have drunk a strong and aromatic liqueur listening the sweet sound of the Estonian language, I've crunched walnut-trees candied to the cinnamon and I have eaten for the first time on my life a vanilla ice cream garnished with strawberries and toasted bread, olive oil and black pepper (it's true!).
|
My last brunch in Tallinn during a sunny light shower! |
I have had both the Finnish sauna and the smoke sauna, I have had to walk on the suspended bridge of Karuskose and I have had an unforgettable swimm on the orange water of the natural pools of the National Park of Soomaa. I have picked up flowers to dry for a whole afternoon. I have paddled an open canoe along a tributary of the river Parnu and in the humming silence of the forest I have admired the flight of storks and royal eagles. I slowly came backn to the capital and I fell in love with the painting made by Konrad Magi. I have reached the museum of modern art Kumu 15 minutes before the closing and sooner or later I must fly back to Tallinn for visiting it! And I'd like to learn the other figures of the traditional dance Tuljak (such an amusement!)
|
Presents from Estonia! |
At the end of the weeks I have caught the bus, the airplane and the train to come bach home. I have had a look on the cumulonimbus as tall as skyscraper and on the multicoloured farmed fields and green emerald alpine lakes. I have flown with the imagination and dreamt to live a lifetime of continuous trips and continuous discoveries. I have made interesting meetings: despite the proverbial reservation of the Nordic people, they are bright-eyed and they know what a warm embrace is. I have painfully recovered the contact with the reality (what horrible news from the world!). I felt my self very lucky endeed: kayak offers me a different and pacific lifestyle and the sea doesn't have boundaries to be defended! We all should live in a permanent contact with the water...