IL BLOG DI TATIYAK

Il kayak è diventato la nostra grande passione, quella che ci appaga al punto da abbandonare tutte le altre per dedicarci quasi esclusivamente alla navigazione.
In kayak solchiamo mari, silenzi, orizzonti ed incontriamo nuovi amici in ogni dove...
Così abbiamo scoperto che la terra vista dal mare... è molto più bella!
Tatiana e Mauro

Le nostre pagine Facebook: Tatiana Cappucci - Mauro Ferro
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20 ottobre 2025

Corso di aggiornamento di tecniche e tecnici del settore marino FICT

Questo fine settimana si è svolto il primo incontro di aggiornamento di tecnici e tecniche del settore marino organizzato dalla FICT a Pedaso (Marche). 
Inizio ringraziando chi lo ha ideato, organizzato e gestito perché senza il contributo di così tante persone non sarebbe mai stato possibile vivere insieme una tale esperienza.

Sullo scivolo di alaggio di Pedaso (Marche) - scusate, ma non ricordo chi ha scattato la foto!

Sono molto contenta di essere stata coinvolta come formatrice e avevo proposto di concentrare il programma delle due giornate su alcune tematiche per me sempre molto stimolanti, specie in gruppi numerosi composti da persone preparate e motivate: insegnare ad insegnare, con particolare attenzione alle più efficaci metodologie didattiche; esercizi di equilibrio a terra ed in acqua per migliorare la capacità di conduzione del kayak da mare in totale sicurezza; giochi di coppia e di gruppo per rendere ogni manovra non solo efficace e sicura ma anche divertente; sessioni teorico-pratiche di assistenza e salvataggio, con particolare attenzione ai traini in condizione di mare formato. 
Non abbiamo avuto tempo e modo di coprire ogni argomento (alcuni spero saranno "ripescati" nel prossimo incontro perché meritano di essere ripresi e approfonditi), anche perché abbiamo iniziato l'incontro con un momento dedicato al lavoro di gruppo per raccogliere le suggestioni di tutte le persone presenti (26 in totale + 3 di assistenza in cucina!). 

Le prime foto da drone - Photo credit: Alessandro Poli

Sono state un paio d'ore molto intense che ci hanno permesso di conoscerci meglio e di evidenziare sin da subito le caratteristiche di un gruppo alquanto eterogeneo per età, genere ed esperienza in kayak, sia tecniche che didattiche.
La parola più ricorrente è stata "confronto" e così abbiamo modificato il programma per adattarlo alle nostre esigenze: abbiamo iniziato articolando il lavoro in piccoli gruppi per le sessioni teorico-pratiche del sabato, mentre la domenica, complice una giornata autunnale soleggiata, abbiamo provato a sintetizzare il programma per lavorare insieme sulle modalità di apprendimento e di insegnamento attraverso il gioco: e così gli addominali hanno lavorato più per le grandi risate che non per gli esercizi ginnici proposti.
Abbiamo anche dedicato tempo e attenzione alla restituzione dell'attività a fine giornata ed è stato molto interessante notare quanto uno stesso argomento possa essere affrontato in modo tanto variegato, approfondendo aspetti via via differenti: mi sono emozionata per la cura profusa, la profondità delle riflessioni e soprattutto l'attenzione reciproca.
Mi sono sorpresa a pensare quanto sarebbe bello organizzare incontri del genere non tutti gli anni ma piuttosto tutti i mesi!

Il gruppo al primo incontro di presentazione (chi era andato in cima alle scale?)

L'accoglienza in una struttura comune, di per sé carica di fascino e di storia, ha reso le due giornate ancora più intense e formative, perché abbiamo potuto godere non solo della reciproca compagnia ma anche di tanti momenti conviviali, durante i quali abbiamo continuato a parlare di kayak a colazione, pranzo e cena (sempre condivisa, perché abbiamo assaggiato i prodotti tipici di varie località italiane e perché abbiamo scoperto una gran quantità di belle cose a proposito di tante persone!).
Mi ha molto colpita la facilità con cui riusciamo a recuperare rapporti di amicizia rimasti sospesi nel tempo, senza che la distanza geografica influisca sull'intensità, e anche ad allacciare nuove relazioni di conoscenza e di intesa sulla base del comune interesse per il kayak d'amare!
Riporto uno dei commenti che sono fioccati nella chat, ora stracolma di foto ricordo ed emoticon "cuoriciosi": "La mia prima partecipazione a un'iniziativa della Fict è stata super positiva! Simpatia, empatia, complicità, passione, amicizia, condivisione, generosità, solidità! Ho portato tanto a casa!" (Grazie Angelo per il messaggio e grazie Alessandro per le foto dal drone!).

Gadget ricordo multicolori e auticostruiti

Chiudo con un aneddoto che rende bene il livello di fatica e di allegria con cui sto tornando a casa: stamattina sono scesa per l'ultima volta nella sala comune con la faccia ancora imbrattata di crema idratante. Mi ero scordata di spalmarla perché mentre aprivo il barattolino ho sentito un rumore sospetto di ferraglia scivolare giù per il tubo di scarico del lavandino: il mio orecchino a forma di pesciolino.
E non avevo la minima speranza di poterlo recuperare, però un tentativo lo volevo fare.
Ma solito Marco tuttofare mi guarda e mi dice: "Intanto togliti la crema dal viso e poi accompagnami a prendere la chiave inglese per smontare il collo d'oca del lavandino. E che problema c'è!"
Ed è proprio quello che meglio riassume ciò che accade ogni volta che partecipiamo ai nostri incontri di kayak: troviamo persone che con invidiabile competenza, conoscenza e abilità ci aiutano a risolvere un problema, che con la giusta dose di pazienza e comprensione trovano la maniera di restituirci serenità e fiducia, che col sorriso sulle labbra ci capiscono e sostengono, sia in acqua che a terra (e anche se ci sentiamo a terra!).
Credo che dipenda dal fatto che sappiamo di essere persone privilegiate perché possiamo condividere la stessa grande passione! Che non è solo quella per il kayak da mare, ma anche per una navigazione d'altura, non in solitaria ma in ottima compagnia!

La stella marina più bella di sempre - Photo credit: Alessandro Poli

Altre foto sulla pagina social di Alessandro Poli, che ha scattato le foto con il drone!

15 settembre 2025

Ecco la scuola in cui lavorerò quest'anno! 💙
Con grande soddisfazione sono entrata come insegnante di sostegno (e pure di ruolo! 🥳) all'Istituto tecnico per il turismo dell'isola di Ponza! 💚
Che ho sempre considerato la più bella tra le piccole isole del Mar Mediterraneo! 💙
Scoprirò come si vive sull'isola d'inverno e avrò tempo e modo di girarla tutta a piedi, in bici e soprattutto in kayak: venitemi a trovare, se volete vivere Ponza fuori stagione!!! 😍

Molte persone mi hanno chiesto di leggere il diario che ho deciso di tenere con un'alterna continuità e che ho chiamato "Il sostegno dell'isola - diario scombinato di un'insegnante in trasferta a Ponza" 💙
So che è un argomento un po' alternativo e che non si sposa alla perfezione con questo mio blog, da sempre dedicato in maniera esclusiva al kayak da mare, ma vorrei tenere traccia della mia esperienza isolana, senza rischiare che vada perduta nei mille meandri dei racconti social: del resto, è pur sempre un'isola da esplorare in kayak da mare! 😍

20 agosto 2025

Lento ritorno verso casa

Mercoledì 20 agosto 2025
Trentaseiesimo giorno di viaggio
Bari - Latina con la Mauromobile
Lento ritorno verso casa


Oggi il nostro viaggio si conclude.

Finisce il tempo dei piedi nudi sulla sabbia, della pelle ricoperta dalla salsedine, dei capelli lavati in mare e asciugati al vento. 

Ci mancherà svegliarci con la prima luce del giorno e addormentarci con il primo manto di oscurità, vivere la giornata secondo i tempi dettati dalla natura e trascorrere tutto il giorno all'aria aperta, immersi nel verde e nel blu delle nostre isole preferite.


Cefalonia si conferma ai nostri occhi come l'isola più bella del Mediterraneo, ricca com'è di vegetazione lussureggiante e di coste frastagliate sempre differenti, di spiagge di sabbia bianca o rossa, di ciottoli levigati e policromi, di rocce dilavate dal tempo, di ampi golfi dai colori seducenti e di piccole baie che racchiudono i nostri ricordi migliori. È la quarta volta che veniamo a visitarla e speriamo non sia l'ultima.

Pubblichiamo la nostra mappa di Cefalonia e Itaca, secondo una tradizione che abbiamo avviato alle Cicladi, quando scattavamo la foto di ogni isola su cui avevamo messo piede.


Mappa di Cefalonia e Itaca 

L'ultima giornata a Cefalonia

Martedì 19 agosto 2025
Trentacinquesimo giorno di viaggio
Sami (Cefalonia)
0 km in kayak
L'ultima giornata a Cefalonia

L'ultima notte sull'isola è stata lunga.

Stelle grandi e piccole in cielo, da ammirare tra i rami dei pini carichi di pigne, stelline rosse sulla cresta dei monti, da combinare con la visione diurna delle pale eoliche che qui sembrano non fermarsi mai, e luci multicolori in città, da quelle fisse gialle o blu dei locali a quelle in movimento delle tante auto a terra e delle poche barche in mare.


A mezzanotte attracca in porto anche l'ultimo traghetto, illuminato a giorno come molti dei panfili in rada nell'ampio golfo di Sami, che da lontano segnano il profilo della costa e inducono un certo spaesamento perché assomigliano a dei piccoli alberelli natalizi tutti dorati.

Il traghetto però non va a dormire, o forse si ma senza spegnere i motori, che rimbombano sordi e costanti nel buio della cala per tutta la notte, fino a quando insieme all'alba arriva il momento per l'equipaggio di riprendere i collegamenti tra le isole. 

Per noi invece inizia l'ultimo giorno a Cefalonia, con emozioni miste rese più palpabili dal poco sonno ristoratore.


Smontato il campo in modo ormai automatico ed efficiente, montiamo i due carrellini che per l'intero viaggio hanno riposato nei gavoni e trasciniamo stancamente i due kayak per i 400 metri che separano la spiaggia della nostra ultima notte al porto della nostra ultima colazione.

O brunch che dir si voglia, visto che tra una cosa e l'altra ci sediamo a tavola che sono le undici da poco passate, il momento giusto per delle omelette giganti che sognavamo da giorni. Ci raggiungono Jorge, Angi e Andreas per un ultimo incontro condito di chiacchiere e risate, racconti di viaggio e nuovi progetti per il futuro.


Insieme alle compere dell'ultima ora, e nell'attesa del traghetto che da Sami ci riporterà a Bari, mettiamo nella sacca da viaggio anche una lunga serie di considerazioni più o meno condivise:

- il privilegio di poter viaggiare;

- la fortuna di poterlo fare insieme;

- le buone condizioni di salute che ci aiutano ancora, a 55 e 73 anni, a fare e ad apprezzare questa vita vagabonda;

- la compagnia piacevole e stimolante di amici e amiche di kayak e non solo;

- lo sguardo sorpreso dopo ogni capo;

- i colori brillanti della vegetazione al mattino presto oppure dopo un acquazzone;

- gli odori imprevisti e avvolgenti;

- i sapori che in viaggio sembrano sempre più intensi e genuini; 

- il verso di uccelli mai sentiti prima che non sai come fare a riconoscere;

- gli incontri in mare con foche, tartarughe e pesci volanti;

- i voli placidi sul pelo dell'acqua delle berte maggiori incontrate durante ogni singola traversata;

- i preziosi ritrovamenti in spiaggia;

- le considerazioni un po' meste sul turismo di massa e le conseguenze che finirà per avere su queste isole meravigliose;

- il desiderio di aggiungere qualche nuova parola gre o al centinaio che abbiamo imparato negli anni;

- la passione malsana per quel caffè frappè glikò megàla che poi non mi fa dormire;

- le chiacchiere serali o le riflessioni che spesso fluiscono liquide mentre pagaiamo;

- le incognite del prossimo futuro, aperto su nuovi orizzonti di altre isole più vicine;

- il desiderio di rientrare, che è forse il miglior risultato di questa vacanza in mare!


Reunion 💙🇬🇷
L'ultimo saluto alle isole 
L'imbarco caotico sul traghetto Ventouris 
Scalo serale a Igoumenitza